Apre gli occhi alla luce chiara mattutina, e Nico è addormentato sul suo petto. Sembra un sogno.. rimane lì immobile, per non svegliarlo. La notte scorsa aveva provato sensazioni talmente forti da fargli girare la testa.. e più guardava Niccolò, più il suo cuore diventava grande. Gli accarezza piano i riccioli neri, e vorrebbe rimanere così per tutto il week-end. A letto, abbracciati.
Nico apre gli occhi, alza lo sguardo verso Martino e accenna un sorriso. "Buongiorno.." dice con voce assonnata. Poi lo abbraccia ancora, e gli dice di rimanere a letto un'altro po' mentre lui va a preparare il caffè.
Martino rimane lì a pensare per 5 minuti e poi lo raggiunge in cucina..
"I found my way to let you in, but I never really had a doubt. Standin' in the light of your halo, I got my angel now.."
Ok..pensa Martino..un'altra canzone.. poi guarda Nico canticchiare in cucina e vorrebbe solo saltargli addosso. Lo abbraccia da dietro, e inizia a muoversi a ritmo di musica con lui. "Nico... c'hai dei gusti molto discutibili in fatto di musica comunque..." dice Martino ridendo. "Eehhh?? Non ti permettere sai..."
Gli bacia il collo e appoggia il mento sulla sua spalla. Dopo aver acceso il gas con sopra la moka, Niccolò si gira e gli prende il viso portandolo a se, lo bacia a lungo.. finché vengono interrotti dal suono del caffè che borbotta.
Siedono entrambi al tavolo, e fanno colazione assieme. Martino vorrebbe parlare, dire qualcosa, ma in testa ha solo un sacco di domande... non capisce se sia stata soltanto una notte di passione..oppure l'inizio di qualcosa.. magari Nico faceva queste cose con tante altre persone...infondo non lo conosceva affatto! Non sapeva davvero cosa pensare...
Ed è Niccolò a parlare per primo. "Allora? Come ti senti stamattina?" Martino sorride.. "beh...direi bene.. anche se non me l'aspettavo, insomma.. non mi aspettavo che succedesse tutto quello che è successo ecco.. sono un po' confuso." Dice abbassando lo sguardo e prendendo un'altro biscotto. "Confuso..? Perché? Cos'è che ti ha confuso?" Chiede Nico. Martino sospira.. "beh.. io non credevo di piacerti in quel senso... anzi.. non so ancora se ti piaccio in realtà.. magari tu sei abituato a fare certe cose spesso, e in quel momento c'ero solo io..non lo so.. non so che cosa pensare."
Niccolò rimane zitto per un po'.. poi si appoggia allo schienale della sedia a braccia conserte, con uno sguardo duro e accigliato. "Marti...ti sei fatto un'idea un po' sbagliata di me...a quanto pare. Io non faccio queste 'cose' spesso e con chiunque... l'ho fatto perché tu mi piaci. Davvero. Ti conosco appena, e mi sembra di conoscerti da anni.. forse la sento solo io la sintonia e la chimica tra di noi..? Non so.. mi sono sbagliato??" Martino rimane scioccato da quelle parole e gli fa un sorriso grande come una casa.. "no Nico.. non ti sei sbagliato... anche tu mi piaci tantissimo, è solo che sei talmente bello che non avrei mai creduto di avere una chance..." Niccolò scoppia a ridere e gli fa una carezza in volto.. "ma stai zitto Marti.. stai zitto e baciami scemo!"
Sto ufficialmente sotto un treno. Martino Rametta ha lasciato questa terra. Ciao. Tante belle cose.
Dopo aver fatto una doccia ed essersi vestiti, decidono di andare a farsi un giro.. Niccolò lo porta alla TATE MODERN, la galleria d'arte moderna. Martino non capisce niente di arte, ma con Nico tutto ha più senso.. gli spiega alcune delle opere esposte, le installazioni più bizzarre, e i suoi occhi brillano più del solito mentre cerca di fargli capire quali emozioni abbiano spinto gli artisti a creare quei capolavori.. l'arte e la musica sono le passioni più grandi di Nico, si sente libero di esprimere ciò che a parole non sarebbe mai in grado di spiegare al mondo. Quando compone un pezzo al pianoforte, per esempio, ci mette dentro tutte le sue sensazioni.. la paura di non riuscire a rialzarsi dopo una crisi, l'ansia di vivere ogni giorno in bilico, rimanendo sempre attento a non cadere nel baratro. Il fatto di sorridere sempre e comunque, anche quando dentro si sente solo e sconfitto.. e soprattutto, i pensieri oscuri che ogni tanto gli passano per la testa.. il voler smettere di lottare e lasciarsi andare giù, in un buco nero di depressione e malinconia. Nico deve lottare ogni giorno, ogni minuto, contro quei pensieri..
Martino non riesce nemmeno ad immaginare come ci si possa sentire a vivere con quel peso addosso. Lui si è fatto un sacco di problemi soltanto per il fatto di essere gay e non avere coraggio di dirlo a nessuno, soprattutto a se stesso... e questo vive ogni giorno come se potesse essere l'ultimo giorno felice della sua vita. Non sapendo se domani si sveglierà talmente depresso da andare su un ponte e pensare di buttarsi giù da quanto può vedere tutto nero. Soltanto a pensarci Martino ha i brividi.. e il fatto che lui gli stia aprendo il suo cuore, lo fa sentire in parte responsabile della sua vita.
Usciti dalla galleria d'arte, vanno a cena in un ristorante indiano e poi prendono la metro per tornare a casa. Niente alcol e serate pazze, si mettono a sedere sul divano, Niccolò appoggia la testa sulle gambe di Martino, e guardano un film insieme. E stanno bene. Davvero bene. Martino si sente in pace col mondo, finalmente.. e decide che forse sarebbe ora di uscire da quella corazza di silenzio ed omissione che negli ultimi anni lo ha spento e tenuto rinchiuso in se stesso. Deve dire a tutti che si sta innamorando di un ragazzo speciale..fantastico..l'essere più fragile e forte che abbia mai incontrato.
Finito il film Martino sveglia Nico, che si è addormentato dopo mezz'ora dall'inizio.. vanno a dormire entrambi in camera di Nico, si baciano e si stringono forte. "Nì.. (sì, aveva deciso che nei momenti più intimi lo avrebbe chiamato così..) io vorrei dire ai miei amici almeno che sono gay.. mi sembra giusto farlo, sono stanco di fingere con loro.. però non saprei come fare. Non voglio farlo per telefono. O per messaggi.." Nico sospira. "Potresti invitarli qua a capodanno come dicevi.."Martino ci pensa.. "sì, sicuramente.. però mancano ancora tanti mesi.. non mi va di aspettare così tanto. Pensavo di chiedere a Giò di venire qua un weekend... lo devo dire almeno a lui.. non voglio tenermi questo peso tutto per me."
Nico sorride, e lo bacia dolcemente. "Potrebbe dormire sul divano per un paio di giorni....oppure in camera tua, visto che tu non potrai mai più uscire dal mio letto..." poi Nico ride e inizia a fargli il solletico. E a morderlo sulle spalle. Bastardo. Demone provocatore. Cosa non gli farei....
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Canzone citata: Halo - Beyoncè.
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London Rames
FanfictionMartino finisce il liceo e decide di prendersi un anno sabbatico e trasferirsi a Londra. Non si è ancora dichiarato gay, e ha bisogno di fare chiarezza. Certamente non si aspetta quello che gli succederà una volta arrivato a Londra... la sua vita ca...