Martino si sveglia scosso, quello che ha visto ieri notte lo ha fatto dormire appena.. che cazzo è successo? Non sa darsi una risposta sensata. Guarda il telefono, c'è un messaggio di Giovanni.
"Ciao Marti, tutto ok a Londra? Come ti trovi? Com'è il tipo che ti affitta la stanza? Noi stasera facciamo serata partita e pizza da Elia.. ci mancherai stronzo! 😂"
Decide di rispondere più tardi, perché sente movimento in cucina. Esce e come la mattina precedente c'è musica che risuona..
"...don't get too close, it's dark inside.. it's where my demons hide. It's where my demos hide..."
"Hey! Buongiorno." Dice Martino, sorpreso a vedere il salotto in ordine, senza libri sparpagliati sul pavimento, e Nico che prepara il caffè. "Buongiorno... siediti che facciamo colazione dai."
La conversazione che segue è come un pugnale al petto per Martino... Niccolò gli parla del suo disturbo borderline, della diagnosi fatta anni prima, dei momenti di euforia e i conseguenti episodi depressivi, delle cure che sta ricevendo, i farmaci, la terapia... parla a cuore aperto e spiega tutto con precisione. Poi si ferma e dice "Martino, se decidi di cercare un altro posto dove stare io lo capisco..non preoccuparti. Non sarebbe la prima volta che qualcuno scappa da questa casa a gambe levate..." abbassa gli occhi e si fa silenzioso.
Martino non dice nulla per un po'... poi fa un grande sospiro e decide di parlare: "Senti Nico, io non ho nessuna intenzione di andarmene da qua.. ieri è stato uno dei giorni più belli e spensierati che abbia mai passato in vita mia. Sei una persona meravigliosa, e come dici tu..conta la persona che sei. E tu sei tante altre cose oltre al tuo disturbo.. quello c'è ma è solo una piccolissima parte di te. E ti ringrazio di avermi confidato qualcosa di così personale."
Si guardano e Martino sorride. Ci mette un po', ma anche Nico alla fine accenna un sorriso di sollievo.
Decidono di passare il pomeriggio ad Hyde Park, a guardare i cigni e a prendere il sole....evento abbastanza raro da quelle parti... Mentre sono seduti sull'erba, Martino pensa che sia un buon momento per far sapere a Nico alcune cose che non avrebbe mai pensato di poter confessare ad un ragazzo che conosceva da 3 giorni..
"sai Nico, quando ho deciso di venire a Londra, stavo scappando da qualcosa come ti ho già detto... il fatto è che credevo di avere una bella cotta per il mio migliore amico.. sì insomma.. il mio migliore amico etero. E non ho mai voluto ammetterlo a me stesso, ma sono già un paio d'anni che mi sento diverso dai miei amici.." Nico interviene "diverso? Vuoi dire gay?" Martino ha un piccolo sussulto a sentire quella parola.. "mah....che ne so... può essere! Sono venuto qua proprio per fare chiarezza, lontano da lui.." martino abbassa lo sguardo pensieroso. "Vabbè.. Marti... qua a Londra avrai occasione di capire cosa ti piace, non preoccuparti.. qua c'è di tutto, veramente, pensa che io ho scoperto di essere attratto da entrambi i sessi da quando sono arrivato qua.. nemmeno sapevo di essere bisessuale, e invece mi ci ritrovo un sacco. Tutto ha più senso ora. Non che metterci un'etichetta sia la soluzione a tutti i problemi..però almeno sai definirti, ti senti meno solo."
Martino ci pensa un attimo... fa fatica a capire il discorso di Nico, ma dopo un po' si rende conto che infondo è un discorso che ha molto più senso di quel che credeva...e soprattutto... le sue speranze non vengono infrante, anzi... a Nico non importa se sono uomo o donna, gay o etero. Magari con un po' d'impegno potrei anche riuscire a conquistarlo.... si gira a guardare Nico, disteso sull'erba ad occhi chiusi. I suoi lineamenti puliti e decisi, le labbra carnose e invitanti..i suoi capelli ribelli e perfetti allo stesso tempo.. Ma chi voglio prendere in giro?? È un fregno da paura, questo non mi guarderebbe neanche di striscio. Sogna Marti.. sogna.
All'ombra di quell'albero si ritrovano distesi vicini, ognuno immerso nei propri pensieri. Poi a Martino è sembrato che Nico gli stesse toccando una mano col mignolo... ma di sicuro si è solo spostato per sbaglio. Figuriamoci... ma dopo qualche secondo sente di nuovo quel tocco timido e dolce.. questa volta Nico gli prende la mano, e intreccia le sue dita a quelle di Martino. Sto sognando, pensa Marti.. la mano calda e delicata di Nico s'intreccia perfettamente con la sua. Rimangono così per un sacco di tempo. E a Martino sembra di volare.
Quando decidono di tornare a casa prendono la metro e siedono vicini. Martino vorrebbe fare il primo passo e prendergli la mano, ma è terrorizzato. Ha paura di un rifiuto, ha paura di lasciarsi andare, ha paura di tutto in questo momento. Come se varcare quella soglia con Niccolò volesse dire arrivare ad un punto di non ritorno.. e lui non è ancora sicuro di quello che prova.
Decide invece di prendere il telefono e scorrere instagram distrattamente.. c'è una foto di Giò ed Eva in piazza del popolo, mette un cuoricino e sente Nico che sbircia da dietro la sua spalla.. "chi sono..?" Chiede curioso. "Eh...sono i miei migliori amici..stanno insieme. Lui è Giovanni e questa è Eva." Niccolò ci pensa un secondo e poi dice.. "ah...ma Giovanni è il famoso migliore amico..??" Martino sorride.. "sì è lui.." Nico prende in mano il telefono e fa uno zoom sulla faccia di Giò. "Eh beh... il fascino dell'occhio azzurro ha sempre il suo perché..!!" Poi si apre in un sorriso dei suoi, di quelli che ti fanno venire voglia di prenderlo di peso ed incatenarlo al letto per fargli qualunque cosa... e Martino sente un brivido lungo la schiena.
***
Canzone citata: Demons - Imagine dragons.
STAI LEGGENDO
London Rames
FanfictionMartino finisce il liceo e decide di prendersi un anno sabbatico e trasferirsi a Londra. Non si è ancora dichiarato gay, e ha bisogno di fare chiarezza. Certamente non si aspetta quello che gli succederà una volta arrivato a Londra... la sua vita ca...