CAPITOLO 5

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(Nella foto: Asher)

NON REVISIONATA.

***

"No."

"No?"

"Lo contatterò dopo la riunione."

Il cuore che batte fortissimo nel petto, il ronzio nelle orecchie ed il respiro in gola sono le uniche cose che percepisco in questa silenziosa stanza.
Nessuno fiata, però tutti mi guardano.
Odio quegli sguardi, i loro occhi incollati al mio viso come a voler scrutare ogni incertezza, peccato per loro che esso rimane inespressivo. Gli occhi fissi sul tavolo e la mascella serrata, le labbra spinte tra loro a formare una linea sottile.
Non ho intenzione di cadere nel loro tranello, non mi mostrerò mai impreparato alle loro domande.

"Contiamo su di te." dice semplicemente Alphonse, anche se dall'espressione che mi rifila si nota l'insicurezza alle mie parole.

"Direi che possiamo cominciare la riunione." dice la brunetta, estraendo dalla sua borsa un pezzo di carta marrone, ripiegato più e più volte in sé stesso per dargli la dimensione di un dito della mano. Con nonchalance inizia ad aprirla sino a dar ad essa una forma a ventaglio, stesso che poi poggia sul tavolo proprio davanti agli occhi annoiati di tutti.
Abbasso lo sguardo ed osservo, per l'ennesima volta, la sagoma della piantina della nostra città con diversi segni rossi in punti sparsi, tra cui il mio unico legame con una vita normale, quello stesso luogo dove posso scorgere uno spiraglio di luce in un lavoro umano.

"Ultimamente ci siamo accorti di come i licantropi si siano avvicinati pericolosamente al confine nord e sud, sopratutto in queste due zone."
inizia a parlare, indicando due punti della mappa con le sue esili dita.
Corrugo le sopracciglia appena noto che quegli stessi siano vicini ai luoghi da me più frequentati.

"Ieri in questa zona c'è stato un avvistamento, i civili dicono di aver visto un lupo insolito con gli occhi lampeggianti." proprio vicino alla discoteca...

"Mh... invece in quest'altro è stata catturata quella cagna omega dell'ultima volta, giusto?" vicino a casa mia...

"Omega?" mi accorgo troppo tardi di averlo detto ad alta voce, ma per mia fortuna nessuno nota la mia uscita bizzarra.

Profumo di mandarino... Omega?

"siete sicuri fosse un Omega?" questa volta la mia voce è più udibile e qualcuno di loro si volta pure a guardarmi, una smorfia schifata scritta sul volto a ricordare la ragazza.

"Ne siamo sicuri. Comunque John. Però anche ad ovest pare vi sia un piccolo accampamento loro, non vorrei sbagliarmi e non possiamo ancora intervenire."

Nemmeno mi stupisco più di essere ignorato.

"Perché no?" chiede uno degli uomini all'affermazione di Alph.

"Sembra ci siano anche dei bambini."

Il silenzio cala nella stanza e solo un rumoroso sbuffo riecheggia in essa.
"Pezzi di merda, dovrebbero smetterla di procreare e darci solo rogne."

Un piccolo dolore al petto si fa subito sentire non appena sento le parole esordite da James.

"Sai Andres.. un giorno mi piacerebbe avere dei bambini."

"In effetti sei una bella ragazza, dovresti pensarci e farti una famiglia ora che sei giovane e pronta a subirti notti insonne per colpa delle loro lagne." le mie parole creano una sonora risata alla ragazza sdraiata accanto a me, il corpo coperto solo dall'esile lenzuolo e le spalle nude che sbucano da esso. Si volta a guardarmi, poggiando la mano sul cuscino sotto il suo capo. Un smagliante sorriso mi accoglie all'ombra dei raggi del sole che entrano dalla finestra dietro di ella.

il richiamo del lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora