Era freddo. Non era abituata a tutto quel freddo. Faceva fatica a stare al passo con la professoressa McGranitt. Stringeva forte tra le dita la sua bacchetta. La donna al suo fianco le stava parlando di quanto fosse felice della sua presenza in quella scuola. Lei la guardava negli occhi, senza distogliere lo sguardo. Svoltarono l'angolo e trovò propio avanti ad un groviglio di capelli castani.
"Eccola, signorina Granger." Il tono pacato della professoressa face voltare la ragazza dalla chioma ribelle. Una scossa d'emozione le corse negli occhi. "Con estremo piacere, le presento la signorina Annie Joly, la più brava duellante della Beauxbatons!" La donna posò la mano ossuta sulla spalla della ragazza al suo fianco. Fu allora che riportò il suo sguardo sul viso della professoressa, che le sembrò pieno di emozione, quasi quanto quello della ragazza che le era davanti. "É un piacere conoscerti Annie, sono Hermione." Le porse la mano. L'afferrò timidamente e la scosse lentamente. "La signorina Granger frequenterà l'anno con lei, la accompagnerà nel vostro dormitorio. Spero che il suo soggiorno qui sarà gradito." La salutò facendole una carezza sulla spalla. La professoressa fece girare i tacchi e se ne andò, creando grandi onde con il mantello. "Seguimi, da questa parte c'è il dormitorio dei Grifondoro." Le fece un cenno con la mano che aveva libera, poiché nell'altra teneva una gran pila di libri. Avevano la stessa divisa, ma ad Hermione sembrava stare molto meglio. "É vero ciò che dicono su di te?" Si voltò nuovamente a guardarla. Annie fece una smorfia, non aveva capito a cosa si riferisse. "Oh perdonami, volevo sapere se sai davvero tutti quegli incantesimi per duellare." Le fece cenno di salire le scale. "Ehm...così sembra." Fu allora che si rese conto di quanto si sentisse il suo accento francese. Hermione si fece sfuggire una piccola risata. Anche Annie fece un sorriso, più per coprire l'imbarazzo. "Ma conosco tanti altri incantesimi, non solo per il duello." La suola della scarpa scivolò sullo scalino, facendole perdere il passo. Dovette accelerare per recuperarla. Hermione sembrava muoversi in quel labirinto come se lo facesse da sempre, mentre lei si sentiva costantemente disorientata. Tutti i ritratti appesi nelle altissime pareti la seguivano ad ogni passo, tutti con gli occhi puntati sulla graziosa ragazza. "Anche io sto provando a memorizzarne di nuovi." Hermione interruppe il piccolo silenzio che le separava. "Intendo di incantesimi. Magari potresti darmi una mano." Si fermò di colpo davanti al ritratto di una donna molto formosa. "Con piacere." Le rispose timidamente.
"Mimblus Mimbletonia." le parole della ragazza risuonarono nella tromba delle scale. Fu allora che la cornice si ritrasse per lasciar passare le due ragazze. Annie la seguì, standole dietro, come se avesse paura di ciò che si nascondeva davanti alle spalle di Hermione. "Per adesso siamo da soli, gli altri studenti stanno arrivando." Si voltò per guardare Annie, che la seguiva come un cucciolo spaventato. Davanti ai sui occhi si aprì un enorme salotto, tutto ricamato di oro e rosso. Stendardi della casa scendevano lungo le pareti. Un odore di legno invadeva la stanza. Su un divano di velluto rosso intravide delle gambe incrociate, sembrano essere di un ragazzo. Sul tappeto, ai piedi del divano, di fronte al caminetto acceso, un altro ragazzo era sdraiato a fissare il soffitto, con le braccia incrociate sotto la testa. Hermione si avvicinò a loro schiarendosi rumorosamente la voce. I ragazzi scattarono sull'attenti, spaventati dalla sua voce, come se si fossero appena svegliati. "Ragazzi" ,Annie le si avvicinò,"vi presento Annie." Si voltò verso di lei e le fece un sorriso molto caloroso, che la tranquillizzò. I due le fecero un cenno di saluto con la testa o con la mano. "Annie, loro sono Harry", Hermione indicò il ragazzo mingherlino seduto sul divano. Aveva una chioma di capelli scuri scompigliati dal cuscino. Lo riconobbe immediatamente, per via degli occhiali tondi e dell'evidente cicatrice a forma di saetta che gli spuntava sulla fronte. "Piacere di conoscerti, ho sentito parlare di te." Le porse la mano. La ragazza fece scorrere velocemente gli occhi dalla mano a quelli del ragazzo. La afferrò delicatamente. "Anche per me, ovviamente." Gli sorrise. Lui sembrò stupito dal suo forte accento. "e Ron." Hermione spostò la mano, ancora tesa ad indicare Harry, verso il ragazzo seduto con le gambe incrociate sul tappeto. Era evidentemente più robusto dell'altro e anche più alto. I suoi capelli erano rossi, solcati da ciocche che sembravano fili dorati. "Piacere." Disse con ancora in bocca il boccone del dolce che teneva in mano. La ragazza dai capelli ricci sembrò fulminarlo con lo sguardo, le aveva fatto fare brutta figura. Il ragazzo deglutì rumorosamente. Annie fece un passo avanti per stringere la mano anche a lui, ma si tirò subito indietro, trattenuta dalla timidezza. "Il piacere è tutto mio." Non riusciva a staccare gli occhi dal suo sguardo color zaffiro, e neanche lui. "Bei capelli." Le disse indicandoli con un cenno del capo. Lei abbassò lo sguardo, sentì le guance diventarle calde, e si guardò una ciocca che le correva sulla spalla. La prese tra le dita e la fece girare. Sorrise quando si accorse che avevano lo stesso colore di quelli del ragazzo. "Anche i tuoi." Gli rispose sorridendo. "Ronald!" Lo rimproverò Hermione sedendosi sulla poltrona che le era accanto. "Che ho detto?" Ron staccò a fatica lo sguardo dalla ragazza per rivolgersi all'amica. Harry incrociò le gambe e fece cenno a Annie di sedersi accanto a lui. "Quindi...com'è la Francia?" Chiese la mora rivolgendo tutta l'attenzione sulla compagna. "Molto più calda dell'Inghilterra." Sbuffarono tutti in una risata. "Abbiamo incontrato alcune tue compagne durante il torneo, l'anno scorso." Intervenne Harry. "Oh al torneo tre maghi, immagino." Tutti annuirono. "Ci sono le case alla Beauxbatons?" Chiese incuriosito. "Certo." Fece un lungo respiro, "Sono tre, io ero nella Bellefeuille." Gli spiegò. Tutti la stavano ascoltando attentamente. "La casa dei leali e dei ribelli." Specificò Hermione. Annie annuì stupita dal suo intervento. "Non molto simile alla vostra, ma il cappello mi ha smistato qui." Fece ricadere la schiena sul divano. "É tutta vera la storia dei duelli?" Le chiese Ronald, avvicinandosi strisciando sul tappeto. "Oh...Ehm sì." Si sentì subito in imbarazzo. "Non mi piace parlarne." Le guance cominciarono a diventarle di nuovo rosse, cominciò a giocare con le dita, come faceva sempre quando era a disagio. "Miseriaccia, sei la duellante più in gamba degli ultimi tempi." Un enorme sorriso apparse sul volto del ragazzo. "Scommetto che Harry potrebbe battermi ad occhi chiusi." Disse la ragazza spostando l'attenzione sul ragazzo al suo fianco. "Ne dubito." Gli sorrise lui, lei ricambiò. Ci fu un breve silenzio tra i quattro, sembrava infinito. "E sei anche un animagus, vero?" Ron le porse un'altra domanda, che la mise ancor di più in imbarazzo. Harry ed Hermione si voltarono occhi spalancati verso di lei. Lei annuì, si sentiva davvero sotto pressione. "Possiamo vederlo? Se ti va, ovviamente." Chiese Harry emozionato per il personaggio che aveva davanti. Come se tutti in quella stanza si fossero scordati che lui fosse il prescelto. La ragazza sembrò titubare alla proposta. Lo sguardo curioso di Hermione la spinse a trasformarsi. Fece un bel respiro. Il suo nasino cominciò a diventare più acuminato. Le pupille le si allargarono e le riempirono gli occhi. Piume maculate le spuntarono sulle braccia e sul corpo. In un secondo i ragazzi videro sparire la tenera ragazza e al suo posto apparse uno stupendo falco. "Et voilà!" Le parole fluirono fuori dal becco del piccolo rapace. "Miseriaccia!" Esclamò il rosso, con lo sguardo entusiasta. "Sei stupenda Annie!" Si complimentò Hermione con gli occhi emozionati. Il falco sbatté leggermente le ali e volò su braccio di Harry, che rise anche lui entusiasta. Nella stanza entrarono altri due ragazzi, due gocce d'acqua. "Ron, non ci crederai, hanno comprato dei nuovi bolidi quest'anno!" Disse uno dei due. Il falco volò giù dal braccio del ragazzo e in un batter d'ali tornò alla sua forma originaria. Si sistemò nervosamente i capelli arruffati. "Per la barba di Merlino!" Dissero entrambi i gemelli quando videro il rapace trasformarsi in una graziosa ragazza. "Oh scusatemi, non volevo spaventarvi!" Disse lei rivolgendogli lo sguardo. Anche loro avevano i capelli ramati, come i sui e quelli di Ron, ma erano alti e magri, dal volto tagliente. "Fred." Disse uno. "E George Weasley, al suo servizio." Disse l'altro. Entrambi si avvicinarono. Le presero una mano ciascuno e le fecero il baciamano, sfiorandole il dorso con i nasi aquilini. Si sentì tremendamente in imbarazzo. "Annie. Annie Joly." Si presentò. Intravide lo sguardo imbarazzato di Ron tra le sagome dei due gemelli. "Immagino siate fratelli." Indicò prima loro ed infine il ragazzo vicino al caminetto, una volta che riuscì a liberarsi dalla loro presa. Ronald annuì lentamente. "Ci fai vedere qualche trucchetto per un duello?" Chiese Fred, assecondato dall'eccitazione di George. Si sentì nuovamente sotto pressione, sempre gli occhi puntati su di lei. "Ragazzi credo che Annie voglia riposare prima di andare in sala grande." Hermione si alzò in piedi e la prese sottobraccio, spingendola via dal gruppo di ragazzi. Lei abbassò lo sguardo, voleva ringraziarla per averla portata via da quella situazione, ma non proferì parola. Si allontanarono per salire verso il loro dormitorio. "Ci vediamo dopo." Gridò, forse un po' troppo, Ron per richiamare la sua attenzione. Entrambe le ragazze si voltarono verso la sua voce. Le sue guance divennero nuovamente scarlatte, coprendo tutte le sue lentiggini, sorrise in segno d'approvazione. Si voltarono nuovamente. Stava per mettere il piede sul primo scalino quando si girò di scatto, bacchetta in alto. "Farfallus Explodit!" Farfalle luminose uscirono dalla punta della bacchetta e volarono al centro della sala, esplosero in scintille infuocate. La gioia esorbitante dei ragazzi si sentì nonostante le ragazze fossero quasi al piano superiore.
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𝐀𝐧𝐧𝐢𝐞-||𝐑𝐨𝐧 𝐖𝐞𝐚𝐬𝐥𝐞𝐲||
FanfictionHermione spostò la mano, ancora tesa ad indicare Harry, verso il ragazzo seduto con le gambe incrociate sul tappeto. Era evidentemente più robusto dell'altro e anche più alto. I suoi capelli erano rossi, solcati da ciocche che sembravano fili dorati...