04|| La croce di Lorena

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Le lezioni continuarono per giorni e i ragazzi sembravano stare imparando qualcosa. Questo riempiva i cuori di Harry e Annie di felicità. Ad Annie faceva piacere mostrare agli altri i suoi incantesimi. "Gli schiantesimi sono uno degli incanti più utili nel vostro arsenale." Il ragazzo comminava su e giù davanti alle due file, dispose una di fronte all'altra. Il bambino dai capelli biondi, lo stesso che aveva parlato alla prima riunione, era in fondo alle due file. "É praticamente l' ABC di un mago, ecco. Perciò forza Nigel!" Si formò proprio davanti a lui, ad alcuni metri di distanza. "Metticela tutta." Il bambino si mise in posizione e scagliò l'incantesimo. "Stupeficium!" Entrambi balzarono in aria, cadendo alcuni metri più in là. Annie si affrettò a rialzare il bambino. "Complimenti Nigel!" lo aiutò ad alzarsi. "Ron." Gridò una volta allontanato il ragazzino. "Te la senti?" Sfilò la bacchetta dai capelli di fuoco. "Io..." il ragazzo portò l'indice al petto. Annie annuì. "Ci andrò piano con te." Le disse avvicinandosele. "Grazie Ronald." Rise lei. Il ragazzo era visibilmente turbato. Gli altri facevano il tifo per lui, più per sostenerlo che per altro. Si misero in posizione. "Stupeficium." Sussurrò la ragazza, quasi non muovendosi. Ron cadde all'indietro colpito dall'incantesimo. Le ragazze si riunirono intorno a lei, facendole i complimenti. Arrossì visibilmente. "Gliel'ho lasciato fare." Disse lui, avvicinandosi ai gemelli. "È buona educazione, no? È stato assolutamente intenzionale." "Certamente." ribadirono in coro Fred e George. La ragazza si voltò verso di lui, mimò con le labbra uno scusa, che fu sommerso dalle risatine ingenue delle ragazze. Lui scosse la testa, come per dirle di non preoccuparsi. Nel frattempo la professoressa Umbridge cominciò ad insospettirsi, sottopose gli studenti a numerosi interrogatori.

    "Continuate così, rimanete concentrati." Annie girava tra i ragazzi, evitando di scontrarsi con Harry, che le sorrideva entusiasta. Erano tutti occupati a far levitare Nigel. "Ottimo lavoro Ginny!" La ragazzina le sorrise. "Un po' più in alto." Si avvicinò lentamente al ragazzo e prese delicatamente la sua mano. Lui si voltò, imbarazzato, vero di lei. La ragazza si avvicinò, facendo toccare il suo bacino con la gamba di lui. Sentì una scossa pervaderle il corpo. "Vedi, così." Sollevò delicatamente la mano di Ron, che fece come ordinato. Si distrasse guardandola. I loro occhi rimasero incollati fin quando il tonfo di Nigel che cadeva a terra non li separò. "Sto bene, sto bene!"

    La Umbridge divenne ogni giorno più paranoica. Tant'è che creò una squadra di inquisizione per controllare ulteriormente la scuola. Malfoy fu il primo ad iscriversi. La stanza delle necessità divenne sempre più controllata. L'esercito di Silente imparò numerosissimi incantesimi grazie a Annie, e ad Harry ovviamente. La ascoltavano come se fosse la loro professoressa e seguivano attentamente tutti suoi consigli. Divennero esperti nei duelli, soprattutto Ginny, che era veramente portata.

    Davanti a lei una pila di fogli ingialliti sembrava non diminuire mai. La luna era ormai alta nel cielo scuro di quella notte. Il suo volto pallido era illuminato solo dalla fievole luce di una candela. Indossava solo la camicia da notte, che le arrivava alle ginocchia. La sala comune era fredda, solo un tenue calore proveniva dal caminetto acceso. Stava compilando i suoi amati moduli. Gli occhi le pesavano a causa del sonno, stava per addormentarsi quando un rumore la fece sobbalzare sul posto. Afferrò in fretta la bacchetta che le era affianco e la puntò verso il rumore. "Perdonami." Una voce familiare le arrivò alle orecchie. "Stavo andando a prendermi qualcosa da mangiare." Il volto sorridente di Ron uscì dal buglio. "Oh sei tu, stavo per colpirti, mi hai fatto prendere un colpo." La ragazza sospirò, posando la bacchetta al suo posto. "Che fai?" Il ragazzo le si avvicinò, mettendo una mano sullo schienale della sedia su cui era seduta. "Scrivo gli incantesimi da esercitare durante le vacanze, per ognuno di voi." Portò nuovamente lo sguardo sulla pila di fogli. "Non conosci un incantesimo che possa riempirli al tuo posto?" Rise il ragazzo. "No, purtroppo." Sbuffò in una risata. Si alzò dalla sedia e fece posare i piedi nudi sul pavimento freddo. Con passo indeciso si diresse verso il divano. Incrociò le gambe come una bambina e lo invitò a sedersi al suo fianco. "Cosa farai a natale?" Le chiese sdraiandosi scomposto sul divano. Fu allora che Annie notò il suo buffo pigiama a quadri. "Oh ehm.." Pensò alla risposta che stava per dire. Si passò una mano sul retro del collo. "Credo che rimarrò qui. Sai i miei sono impegnati con il Ministero, non ho voglia di tornare in Francia." Si rivolse verso il fuoco, che scoppiava vivace nel caminetto. "Tu?" Disse come se si fosse appena svegliata da un sogno. "Oh io sarò con la mia famiglia, come ogni anno. Ci saranno anche Harry ed Hermione, puoi venire anche tu sei vuoi." Le sorrise. Il cuore della ragazza le si sciolse nel petto. "Non voglio essere un disturbo." Arrossì, coprendo le lentiggini. "Mai." Il ragazzo si fece sfuggire queste parole, sembrò non voler averle dette. I loro sguardi si incontrarono. Il cuore di Annie le batteva forte nel petto e nelle orecchie. Sollevò lentamente la mano e con le dita spostò una ciocca ramata dal viso del ragazzo. Lui seguì con gli occhi quel movimento. Gli si avvicinò lentamente. Gli occhi le correvano velocemente da quelli della ragazzo alle sue labbra. Lui sembrava fare lo stesso. Erano a pochi centimetri l'una dall'altro, riusciva a sentire il suo respiro. Fu allora che se ne ricordò e si tirò indietro, rompendo in mille pezzi l'alchimia. "Verrò con piacere." Gli diede un bacio sulla guancia, come se non volesse andare via. Si alzò in piedi e lasciò il ragazzo, tutto nervi, da solo.

𝐀𝐧𝐧𝐢𝐞-||𝐑𝐨𝐧 𝐖𝐞𝐚𝐬𝐥𝐞𝐲||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora