02|| L'inquisitore supremo

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Nell'aula di difesa contro le arti oscure regnava il caos. Gli studenti si dedicavano alle proprie attività, prima dell'arrivo della professoressa. Hermione aveva voluto esplicitamente che Annie si sedesse accanto a lei. Aveva accettato senza esitazione, anche se, in cuor suo, sparava di potersi sedere accanto al ragazzo. Sta mostrando alla sua compagna come muovere il polso. "Adesso dì Chartanimus!". La ragazza fece come le era stato detto e il suo foglietto di carta si trasformò in un piccolo uccello. "Bravissima Hermione!" La ragazza si trattenne a stento sulla sedia. L'uccellino di carta volò per la stanza, sfiorando le teste degli studenti. Le ragazze lo seguivano con gli occhi, ma Annie fu catturata dal suo sguardo smeraldo. I loro occhi rimasero attratti, come due calamite. "Ciao." Mimarono le labbra di Ron. "Ciao." Risposero le sue, prima di essere coperte da uno strato di imbarazzo. Alzò nuovamente gli occhi sull'uccellino, ma le cadde tra le mani, completamente bruciato. La professoressa, sempre di rosa vestita, era in piedi, dietro alla classe sbigottita, col la bacchetta in alto. "Buongiorno, fanciulli!". Hermione portò nervosamente lo sguardo sul suo libro. "Giudizio, Unico, per Fattucchiere, Ordinarie." Sulla lavagna appesero le parole che aveva appena detto, scritte in un bel corsivo. "Più comunemente noti come GUFO. Studiate sodo e sarete premiati. Mancate di farlo e le conseguenze possono essere severe." Il suo tono caldo e sorridente, aveva all'interno qualcosa di molto irritante. Fece un cenno con la sua bacchetta e delle pile di libri si distribuirono tra gli studenti. "In passato l'insegnamento di questa materia è stato preoccupantemente discontinuo, ma vi farà piacere sapere che d'ora in avanti seguirete un corso ben strutturato e approvato dal Ministero della magia." Hermione sfogliava freneticamente le pagine del volume che le era stato assegnato. Vece scattare la mano prontamente in aria. La professoressa la invitò a parlare. "Qui non si accenna ad usare incantesimi di difesa!" Puntualizzò. "Usare incantesimi?" Il suo tono di voce infastidì terribilmente Annie. Squittì in una delle sue risate. "Non riesco ad immaginare perché dovreste usare incantesimi nella mia classe?" Si avvicinò alle ragazza con fare falsamente materno. "Non useremo la magia?" Chiese Ron, portando lo sguardo della donna su di se. "Voi apprenderete gli incantesimi di difesa in modo sicuro e privo di rischi." Si rivolse a tutta la classe. "Ma a che serve? Se saremo attaccati non sarà privo di rischi!" Annie era visibilmente infastidita, come se le avessero toccato un nervo scoperto. "Gli studenti alzano la mano quando vogliono parlare nella mia classe." Cambiò drasticamente tono, dandole le spalle. Una sensazione di sfida pervase la ragazza, le gambe le tremavano sotto al banco. "É opinione del Ministero che una conoscenza teorica sarà più che sufficiente a permettervi di superare gli esami. Il che, dopo tutto, è quello che la scuola ha come scopo." parlava velocemente, ma le parole arrivarono forti e chiare. "Ma come può la teoria prepararci a quello che è là fuori." Harry intervenne, anche lui sembrava parecchio infastidito. "Non c'è nulla là fuori, caro! Chi lei immagina aggredirebbe dei ragazzini come siete voi?" "Non lo so, lord Voldemort." Quel nome risuonò nella stanza, facendo alzare a tutti la testa. Bisbigli arrivarono alle sue orecchie. La donna si incupì, forzando un sorriso. "Ora permettete che chiarisca, una volta per tutte." Fece un passo avanti. "Vi è stato riferito che un certo mago oscuro è di nuovo in circolazione." Camminava lentamente tra i banchi, i ragazzi non le rivolgevano lo sguardo. "Questa è una bugia." Scandì lentamente l'ultima parola. "Non è una bugia, io l'ho visto, l'ho affrontato." Harry si sentì colpito nel profondo. "Punizione signor Potter." Con passi pesanti tornò alla cattedra. Tutti rimasero in un silenzio sospeso. "Secondo lei Cedric Diggory è morto così, da solo." Le urlò contro. "Cedric Diggory è morto per un tragico incidente." "È stato un omicidio, Voldemort l'ha ucciso e lei lo sa!" "Basta!" Gridò per farlo fermare, furiosamente. "Ci vediamo dopo signor Potter. Nel mio ufficio." Squittì.

"Credete che il Ministero sia qui per un motivo?"  Annie, li rincorse per il corridoio, e loro si voltarono una volta sentita la sua voce. Le fecero spazio per farla camminare tra di loro. "Se la professoressa Umbridge è qui, è sicuramente opera del Ministero." Disse Hermione tirandosi i libri sul petto. "Credete che sia qui per Harry?" Voltò la testa verso di lei, poi verso Ron, alzando in alto lo sguardo, erano entrambi più alti di lei. Era sempre stata una ragazzina minuta, non aveva mai superato il metro e cinquanta, ma questo non l'aveva mai penalizzata nella cosa che sapeva fare meglio, o in qualsiasi cosa. "Sicuramente è qui per lui." Ron rivolse uno sguardo verso di lei, che gli sorrise. Si accorse solo adesso che anche il ragazzo aveva molte lentiggini, come lei. "O per Silente." disse, non muovendo lo sguardo da lui, che fece lo stesso. "Ne parliamo a pranzo." disse Hermione, facendo cenno loro di smettere di parlare. Avanti a loro, nella direzione opposta, camminavano tre ragazzi. Quello che era al centro, più basso dei due, con la chioma bionda ben pettinata doveva essere Draco Malfoy. Non si spostarono, anzi andarono incontro agli altri tre. Draco diede una spallata alla piccola ragazza, facendole perdere l'equilibrio. Stava per cadere quando Ron la sorresse, tirandola su dalle spalle, sembrava una bambolina nelle mani del ragazzo. "Levati di mezzo Weasley." Sputò queste parole Malfoy. La ragazza si rimise in piedi e andò verso di loro, con passo deciso. "Hai qualche problema con Ronald?" Gli chiese, aveva già la sua bacchetta in mano. La fece girare, come era solita fare quando sfidava qualcuno. "Oh oh oh...L'avete sentita?" Si rivolse ai sui compagni. Ron ed Hermione le si misero accanto. "Scusa potresti ripetere, non credo di capire la tua lingua." Le si avvicinò con fare sfacciato, prendendola in giro per il suo accento. "J'ai dit que tu étais un connard!"* Lo sfidò ancora di più. Il ragazzo rise di gusto, si voltò verso i compagni per cercare appoggio, loro risero con lui. "Lasciala stare Malfoy!" La tirò indietro Ron. Solo allora la ragazza lasciò liberi gli occhi di Draco. "Andiamo via Annie." La prese per il braccio portandosela con se. "È vero, è pazza!" Sentì i ragazzi schernirla in lontananza. "Connard!" Assaporò le sue parole amare.

𝐀𝐧𝐧𝐢𝐞-||𝐑𝐨𝐧 𝐖𝐞𝐚𝐬𝐥𝐞𝐲||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora