Entrambe erano sedute a terra, con i piedi intrecciati dal freddo. Si abbracciavano, aspettando che qualcuno uscisse di lì per dargli spiegazioni. Una sagoma scura, dall'ondeggiante mantello, gli passò accanto. Severus Piton varcò la soglia dell'ufficio, lasciando di nuovo le ragazze senza alcuna spiegazione di ciò che stesse succedendo. Solo pochi minuti dopo l'uomo uscì dalla stanza, trascinando pesantemente Harry da un braccio. Le ragazze, svegliate dal tonfo della porta, scattarono in piedi e cercarono di fermare il ragazzo per chiedergli se stesse bene, ma il professore lo portò con se nel buio. Un istante dopo quattro teste rosse uscirono tremati dall'ufficio. Ginny, correndo a testa bassa, si gettò fra le braccia delle due ragazze. I fratelli Weasley avevano tutti un aria sconfitta. "Che succede?" Chiese Annie, che mentre accarezzava la testa della ragazzina, fece scorrere lo sguardo preoccupato sui ragazzi. "A quanto pare papà è stato attaccato, da una specie di serpente, o al meno così dice Harry!" Ron si chiuse sconvolto nelle spalle. "Sta bene?" Chiese preoccupata Hermione. I gemelli annuirono all'unisono, dissero che lo avevano trovato e ora era al sicuro. "Ragazzi tornate pure nelle vostre camerate." La professoressa McGranitt, ancora in vestaglia, uscì anch'essa dall'ufficio e, spingendo i ragazzi, li invitò a tornare a dormire. Annie si liberò dall'abbraccio tremante di Ginny e si infilò sotto al braccio di Ron, come fanno i cuccioli per essere protetti, il ragazzo la strinse a se dalla spalla. "Sta tranquillo, domani saremo a casa." La ragazza lo lasciò andare a dormire, anche se sapeva che non l'avrebbe fatto.
Avevano tutti i bagagli ai loro piedi. Harry fece in tempo a preparare il suo solo poco prima di partire. Quando aveva raccontato agli altri che Piton stava cercando di insegnargli l'arte dell'occlumanzia, era diventato bianco come un lenzuolo. Trascinò pesantemente i piedi fino alla banchina e successivamente fino al suo vagone, dove si sedette con tutti gli altri. Fuori dal finestrino correva veloce la campagna inglese, che era ricoperta dalla neve. Fu Annie a spezzare quel silenzio imbarazzante. "Qualcuno ha intenzione di spiegare quello che sta succedendo?" Richiamò su di se lo sguardo stralunato di Harry. Fece un gran sospiro prima di procedere. "L'altra notte ho-ho avuto una specie di sogno. Solo che era così reale." Tutti si sporsero in avanti, pendendo dalle sue labbra. "Non è la prima volta che ho avuto delle visioni del genere." Si fermò. "A quanto pare c'è un collegamento tra me e Voldemort." Ron fu percorso da un brivido una volta sentito quel nome. "Per adesso non sappiamo se lui ne è al corrente." Riprese pesantemente il fiato. "Che ti ha fatto Piton?" Chiese Annie, che era molto preoccupata, avendolo visto così pallido. "Ha provato ad entrarmi nella mente." Harry vomitò queste parole. Fu allora che il treno si fermò, erano arrivati a destinazione. "E ci è riuscito." Si chiuse lo sportello alle spalle.
Avevano camminato incessantemente in quella Londra ricoperta dalla neve, tant'è che Annie cominciava a non sentire più i piedi. Quando svoltarono l'angolo, una donna paffuta, anche lei dalla chioma infuocata, si sbracciava per farsi vedere dai ragazzi. Harry ed Hermione, che erano davanti agli altri due la salutarono alzando il braccio. Annie si voltò verso il ragazzo con sguardo curioso. "Mia mamma!" Disse lui arricciando il naso in una smorfia imbarazzata. Arrivati sulla porta la signora Weasley riempì di baci le guance di Harry, Hermione e di suo figlio, che divenne molto imbarazzato per quella scena. La donna si fermò solo quando vide la piccola ragazza, uscire da dietro le spalle del figlio. "Oh!" Sussultò sul posto, lasciando libero il viso arrossato del ragazzo. "Che piacere vederti cara!" Ora si diresse verso la ragazza e la strinse forte sul suo petto grassoccio. "Ron ci ha parlato tanto di te." Molly fu subito ripresa dal ragazzo. "E anche Sirius ovviamente!" La lasciò respirare. "Oh! Entra pure, entra, sembra che tu stia congelando!" La spinse calorosamente all'interno della casa. Si diresse in fondo a quel corridoio che sembrava fin troppo stretto anche per lei. "Lascia pure qui i tuoi bagagli tesoro, li porterò poi in camera tua." La signora Weasley la recuperò e la invitò ad entrare nella sala da pranzo, che, pur essendo molto piccola, era decorata alla bell'e meglio con un albero spelacchiato. A tavola erano già accomodati tutti i fratelli Weasley ed anche Harry ed Hermione, tutti con un piatto già pieno di cibo davanti. Ginny fece cenno ad Annie di sedersi al suo fianco, la stessa cosa fece la ragazza con Ronald, che le si sedette vicino prendendole la mano. Annie arrossì. "Aspettate ragazzi, ho una sorpresa per voi!" Molly si diresse in una stanza adiacente alla sala da pranzo. Ne uscì il signor Weasley, con il volto sfigurato da decine di piccole ferite, e su una sedia a rotelle, con in testa una coroncina di carta. "Papà è tornato!" Risuonò la donna, che lo spingeva da dietro. La stanza si levò in un sonoro applauso. "Ragazzi, ragazzi." Li fermò Arthur, prendendo tra le mani un calice. "Innanzitutto." disse con voce flebile "Volevo ringraziare Harry." Diresse il bicchiere verso il ragazzo, che gli sorrise. "che mi ha salvato." Tutti applaudirono per il ragazzo. "E per secondo...oh!" Sobbalzò anche lui. "Per la barba di Merlino, Molly, non ricordavo di avere un'altra figlia." Disse guardando attentamente la ragazza al fianco di Ron. "Oh Arthur." Molly gli diede una sonora pacca sulla spalla. "Lei è Annie! La ragazza di cui ci parlava Sirius." Le fece un gran sorriso. "Oh! Benvenuta cara! Mi sembrava di contare una testa rossa in più!" Fece ridere la tavolata. "Come ti trovi ad Hogwarts?" Le chiese. "Bene, molto bene, grazie." Gli rispose sorridendo, imbarazzata dal suo accento. L'uomo sembrò non farci caso. "Ora basta parlare!" Disse la signora Weasley, con numerosi pacchetti nelle mani, incartati come poteva. Ne distribuì uno ciascuno, invertendo innumerevoli volte quelli dei gemelli. Ron ne tirò fuori uno strano gilet di pelo con su ricamata una R rossa. Il suo sguardo disgustato fu subito rimpiazzato da un falso sorriso, per compiacere la mamma. Annie si sentì terribilmente a disagio, lei non aveva mai ricevuto regali alla résistance, neanche uno. La signora Weasley le mise sotto al nasino un pacco grande come un giornale. "Per te cara!" La incoraggiò la donna. "Ron mi ha detto che adori i maglioni!". Aprendo la carta da regalo ne uscì fuori un maglioncino di lana nocciola, con una A dorata ricamata al cento. "Oh no, adesso anche tu hai maglione alla Weasley!" Sbuffò Ronald. "Grazie mille signora Weasley, è-è davvero stupendo." I singhiozzi le rimassero incatenati in gola. Fu allora che una sagoma barbuta, dai lunghi capelli scuri, uscì dalla porta in fondo alla stanza, era Sirius. Annie si alzò di colpo, facendo strisciare rumorosamente la sedia su pavimento. Corse nelle braccia dell'uomo, che fece fatica a rimanere in piedi. "Sirius!" Lo abbracciò forte. L'uomo le regalò un sorriso, terribilmente simile a quello di suo padre.
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𝐀𝐧𝐧𝐢𝐞-||𝐑𝐨𝐧 𝐖𝐞𝐚𝐬𝐥𝐞𝐲||
FanfictionHermione spostò la mano, ancora tesa ad indicare Harry, verso il ragazzo seduto con le gambe incrociate sul tappeto. Era evidentemente più robusto dell'altro e anche più alto. I suoi capelli erano rossi, solcati da ciocche che sembravano fili dorati...