"Hai fatto quello che potevi..." Ron fece di tutto per tranquillizzare Harry, che correva frenetico sul ponte coperto, inghiottito nella nebbia. "Nessuno può vincere contro quella vecchia megera." Scoppiò Annie. "Perfino Silente non se lo aspettava." Anche Hermione provò a fermarlo. "Harry se la colpa è di qualcuno è la nostra." "Sì ti abbiamo convinto noi!" Disse Ron. "Hanno ragione, Harry, non è colpa tua." Annuì Annie. "Però io ho accettato!" Si rimproverò il ragazzo che finalmente si fermò. "Mi sono impegnato tanto per aiutare. Risultato? Ho peggiorato le cose. Comunque non ha più importanza ora, perché io non voglio più giocare ormai, finisce solo che tieni a troppe cose e...più ci tieni più hai da perdere." Annie fece scattare involontariamente lo sguardo su Ron. "Perciò forse è meglio..." "Che cosa?" Lo spronò Hermione. "Procedere da solo." Disse, dopo un longo silenzio. "Pssh." Un rumore distolse l'attenzione dalle parole di Harry, e la portò su Hagrid. Il gigante tentò invano di nascondersi dietro ad una colonna. "Hagrid!" Esclamò Harry. Non parlò, fece solo cenno di seguirlo. I ragazzi fecero come ordinato, e rimasero in silenzio mentre li conduceva nella foresta oscura. Era buia e gelida, impenetrabile. "Avete idea di dove ci sta portando?" Chiese Ron, rompendo il silenzio. Nessuno seppe rispondere alla sua domanda. "Hagrid perché non ce lo dici e basta?" Chiese Harry che lo seguiva passo passo. Non rispose. Rumori di zoccoli sembravano avvicinarsi. Davanti ai loro occhi una mandria di centauri spiccava il galoppo tra i fitti alberi, facendo tremare la terra. "Non ho mai visto i centauri così furiosi, e già sono pericolosi normalmente. Ah..." sbuffò "Se il ministero riduce ancora di più il loro territorio si ritroverà una grossa rivolta tra le mani." Aveva un tono arrabbiato. "Hagrid, che cosa sta succedendo?" Chiese tremano Hermione "Mi dispiace di essere così misterioso con voi...io...non vi disturberei per niente con questa cosa, ma..." sembrava essere terribilmente in imbarazzo. "Ora che Silente se n'è andato, mi...metteranno alla porta da un giorno all'altro." Erano tutti sulla soia delle lacrime. "Non potevo andarmene senza parlare a qualcuno di lui." Un forte fruscio di foglie si dirigeva verso di loro. Annie, non più tranquilla, afferrò istintivamente la mano di Ron traendosi indietro. Davanti ai loro occhi un enorme montagna dalle vaghe sembianze umane si rizzò in piedi. "Groppie!" Gridò entusiasta Hagrid. "Siamo qua giù, grosso buffone." Fu allora che videro la sua faccia. Una grande naso porcino separava due enormi occhi castani. I quattro ragazzi camminavano indietro a tentoni. Annie, più degli altri, si sentiva minuscola, come una formichina, al cospetto del gigante. Quest'ultimo, con un gesto pesante e maldestro, schiacciò tra le enormi mani un uccellino, come se fosse una mosca. I ragazzi si abbassarono di scatto, per paura di essere colpiti. "Groppie!" Lo rimproverò Hagrid "Ti ho portato compagnia." Il gigante fece un sorriso ebete verso i ragazzi, poi spiccò una corsa a grandi falcate verso di loro. I ragazzi terrorizzati scapparono, senza mai distogliere lo sguardo da lui. Il gigante fu trattenuto di scatto da una corda, che aveva legata alla vita. "Non potevo abbandonarlo, perché... perché lui è mio fratello." Piagnucolò Hagrid. "Miseriaccia." Tremò Ron. "Beh fratellastro, veramente. È completamente innocuo, proprio come vi ho detto. Un pochino vivace, tutto qua." Il gigante si fece ancora una volta avanti. Annie, prontamente tirò verso di se Harry, per portarlo fuori dalla sua portata, ma Grop stava mirando ad un altra preda. Allungò la mano ed afferrò Hermione come un giocattolo, portandola a più di tre metri dal suolo. La ragazza emise un gelido grido. "Groppie, non è educato." Lo rimproverò. "Hagrid fa qualcosa!" Scoppiò nel terrore Annie. "Ne abbiamo già parlato, non devi afferrare, vero? Quella è la tua nuova amica, Hermione." Annie sfilò la sua bacchetta, pronta a schiantare un incantesimo contro il gigante. Harry gliel'abbassò lentamente. "Grop!" Gridò Hermione, con tono fermo, puntando il dito. "Rimettimi a terra!" Rimasero tutti pietrificati. "Subito!" Il gigante, lentamente, le fece toccare di nuovo il suolo. Annie la abbracciò forte, come se avesse paura che scappasse, "Stai bene?" Le domandò. Il gigante se ne andò, coperto dalla vergogna. "Benissimo. Ci vuole mano ferma, tutto qui." Guardarono Grop allontanarsi. "Credo che tu abbia un ammiratore."Disse Harry, non distogliendo lo sguardo. "Stalle lontano!" Gridò Annie, che aveva ritrovato un po' del suo coraggio. Il gigante tornò indietro, tenendo tra le mani quello che sembrava il manubrio di una vecchia bicicletta, lo porse lentamente ad Hermione, facendolo suonare. La ragazza lo afferrò e suonò anche lei il campanello. Grop ricambiò con un grosso sorriso. "Ci pensa da solo al cibo e al resto." Affermò Hagrid. "È la compagnia che gli servirà quando sarò via." Sembrava fortemente abbattuto. "Vi prenderete cura di lui vero? Io sono la sola famiglia che ha." Harry annuì, titubante.
*spazio autrice*
Eccomi tornata con un nuovo capitolo. Chiedo scusa per aver saltato la pubblicazione della scorsa settimana, ma ho avuto problemi di connessione e ho preferito rinviare a questa settimana. Questo capitolo è più breve degli altri, ma solo per prepararvi al prossimo, che è molto più interessante! Fatemi sapere comunque cosa ne pensate!
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𝐀𝐧𝐧𝐢𝐞-||𝐑𝐨𝐧 𝐖𝐞𝐚𝐬𝐥𝐞𝐲||
FanfictionHermione spostò la mano, ancora tesa ad indicare Harry, verso il ragazzo seduto con le gambe incrociate sul tappeto. Era evidentemente più robusto dell'altro e anche più alto. I suoi capelli erano rossi, solcati da ciocche che sembravano fili dorati...