10|| La Tana

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Sui giornali si diffuse presto la notizia: L'Oscuro signore era tornato. Perfino Hogwarts era mosso da un continuo fremito. Quando tornarono dal ministero quella notte, la sala comune del Grifondoro era vuota e silenziosa. Hermione e Ginny salirono nel proprio dormitorio, Harry, non si fece vedere. Ron, ancora tutto polveroso, chiese Annie se le andava di rimanere con lui. Lei annuì. Si sedettero sul divano. La ragazza fece una smorfia di dolore, portandosi le mani tremanti sul naso, che ormai non era più così piccolino. "Stai bene?" Le chiese il ragazzo vedendola contorcersi per il dolore. "Fammi vedere." Le chiese cercando di sfilarle via le mani dal viso. "Ron, ti prego, fa piano." Lo supplicò. Il ragazzo passò l'indice sul naso, ormai completamente storto e sanguinante. Fece una faccia disgustata. "É così brutto?" Chiese Annie spaventata, coprendosi di nuovo. "Sembri una strega." Disse lui per sdrammatizzare. Alla ragazza fece ridere, anche se gli diede una piccola pacca sulla spalla. "Vuoi provare ad aggiustarlo?" Gli chiese. "Io?" Si indicò stupefatto Ron. "Sei tu quella brava con gli incantesimi." "Non posso farlo da sola, rischio di peggiorare la situazione." Gli spiegò lei. Prese la bacchetta del ragazzo e gliela mise tra le mani. "Adesso puntala verso il mio naso..." gli alzò delicatamente il braccio "...e dì 'Epismendo'!". Chiuse gli occhi per far capire che era pronta. Il ragazzo, un po' impacciato, chiuse gli occhi anche lui e disse "Epismendo!" quasi sussurrando. Un sonoro 'crack' risuonò e Annie si portò le mani sul viso per il dolore. Quando Ron aprì gli occhi, e la vide in quello stato, si sentì profondamente dispiaciuto. "Scusami...Oh ti prego, scusami..." Le cadde letteralmente addosso e cominciò a darle centinaia di teneri baci su tutto il viso. Annie cominciò a ridere e a tirarsi indietro dallo strano modo di farsi perdonare di Ron.

    L'estate arrivò lenta e placida su Hogwarts. Il sole si fece lentamente spazio tra le nuvole che sormontavano il castello. I ragazzi tornarono alle loro attività, un po' più spaventati di prima. Annie, Ron ed Hermione continuarono con le loro lezioni. Harry si fece vedere raramente. Hermione speronava gli altri due a concentrarsi e a studiare di più, Ron non sembrava minimamente interessato, Annie, al contrario, studiava. I suoi incantesimi, ovviamente. Hermione le aveva regalato un nuovo libro da scarabocchiare. I segreti delle streghe delle campagne di madame Boardman. Le aveva dato il libro per tirarla un po' su, dopo la morte di Sirius. Ci riuscì. Era un fascicoletto rivestito di pelle celeste. Le scritte si illuminavano ogni volta che Annie lo apriva. Fred e George le chiesero di insegnargli degli incantesimi per duellare. Lei rispose che era meglio non farli all'interno della scuola. Così i due gemelli provarono ad estorcerglieli in ogni modo,  infine scoprirono che spaventandola sarebbero riusciti a tirarle fuori qualche formula. Le apparivano all'improvviso dietro agli angoli, entravano di notte nel dormitorio delle ragazze facendo rumore. Una volta lanciarono perfino un fuoco d'artificio Filibustier nell'aula in cui si stava tenendo la lezione di trasfigurazione. La McGranitt andò su tutte le furie, ma li perdonò. Continuarono fin quando, uno degli ultimissimi giorni di scuola, non riuscirono a spaventarla davvero. Annie stava uscendo dal bagno delle ragazze. Non fece in tempo a rimettersi la camicia nei pantaloni che i due gemelli le apparvero a pochi centimetri dal viso. Non riuscì neppure a riconoscere i loro nasi corvini che i due ragazzi furono schiantati a uno o due metri da lei. Quando li riconobbe, e si affrettò a chiedergli scusa, i ragazzi avevano qualcosa di strano. Si voltarono uno contro l'altro e scoppiarono entrambi a ridere. Fred, non aveva più i capelli rossi, ora li aveva di un viola scuro, quasi prugna. Quelli di George, invece, erano di un arancione acceso. Annie, senza volerlo, gli aveva lanciato un 'Colovaria'. Harry usciva raramente dalla sua camera, lo incontravano solo per i pasti, ma non gli rivolgeva mai la parola. Era così affranto, e loro rispettavano il suo silenzio. Fu all'ultimo banchetto, quello che cadeva l'ultima giorno di scuola, che tornò a parlare con loro. Aveva quasi un sorriso sulle labbra. Questo rasserenò gli amici.

    Il pesante baule di Annie le fluttuava dietro. Tutte le persone che le camminavano alle spalle facevano attenzione a non sbattere la testa contro la valigia. Harry, Ron ed Hermione le camminavano proprio di fianco. Aveva i capelli raccolti e il vento caldo le soffiava sulla fronte. Si voltò verso di Ron e notò il suo occhio, gonfio e violaceo. Sorrise. "Stavo pensando ad una cosa che mi ha detto Silente."  Disse Harry, intromettendosi in quel gioco di sguardi. "Che cosa?" Chiese curiosa Hermione, con il naso rivolto verso di lui. Il ragazzo prese fiato prima di rispondere. "Anche se ci aspetta una lotta, noi abbiamo qualcosa che Voldemort non ha..." "Cioè?" Chiese Ron, avvicinandosi ad Annie. "Qualcosa per cui vale lottare." Concluse Harry, prima di salire sulla banchina. Il baule di Annie, si diresse da solo all'interno del treno, per sistemarsi con gli altri bagagli. La ragazza sentì che gli occhi e si stavano riempiendo di lacrime. In quegli ultimi giorni non aveva fatto altro che pensare a quello. Il suo soggiorno ad Hogwarts, in Inghilterra, era ufficialmente finito. Poche ore prima della partenza, il suo gufo, Zoé, le aveva portato una lettera con sopra il sigillo della Resistenza. La richiamavano al quartier generale. Il suo compito lì era finito. Tutto era finito. Si voltò verso Ron, che le stava accanto, aspettando di salire sul treno. "Mi piace l'Inghilterra." Disse lei, senza distogliere lo sguardo dalla locomotiva. Il ragazzo fece scattare la testa verso di lei. "Non voglio andare via." Trattenne le lacrime e passò la lettera della Resistenza al ragazzo. Ci mise un po' a leggerla tutta. "Devi tornare?" Chiese lui. Annuì. "Ci sarà pure un modo per farti restare.". Scosse la testa. Un lungo silenzio, riempito solo dal chiacchiericcio degli altri studenti, si interpose tra i due. "Faremo mandare una lettera... da Silente stesso... vedrai che ti faranno restare, Annie." Disse Ron tutto d'un fiato. Gli occhi della ragazza si accesero di una strana luce. Una scintilla. "Sei un genio, Ron!" Disse ridendo. "Ogni tanto capita!" Il ragazzo le prese la mano e la accompagnò nella loro carrozza.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 27, 2021 ⏰

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