Capitolo 20.

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Nic si strinse nel suo cappotto nero, mentre piccole nuvolette di vapore lasciavano le sue labbra.

Intorno a lui Central Park era ricoperto da un consistente strato di fresca neve dando una magica atmosfera natalizia.

Nic si sentiva come racchiuso in una di quelle palle di vetro con la neve finta al loro interno e ne sarebbe stato felice in condizioni differenti: amava il Natale, la neve, i dolci fatti in casa e l'amore che si respirava in quel periodo.

Eppure quel giorno non riusciva a godersi l'atmosfera natalizia di New York, nonostante fosse a Central Park, nonostante stesse per trascorrere un pomeriggio a pattinare, nonostante fosse alla sua terza uscita con Paul.

Strinse forte le mani in tasca, cercando di tornare presente a se stesso, cercando di eliminare i ricordi e non pensare a quello che due sere prima aveva visto e non avrebbe dovuto vedere.

"Tutto ok?" Chiese Paul, mentre anche lui si stringeva nel suo cappotto blu.
Il freddo di quel giorno era davvero pungente.

"Si, scusami. Sono davvero stanco, il lavoro qui è bellissimo ma molto impegnativo" Disse Nic come scusa per essere stato in silenzio negli ultimi cinque minuti, mentre Paul gli parlava di qualcosa che aveva a che fare con le feste.

Eppure di solito era più bravo negli appuntamenti.

"Prima di lui" Gli ripeté una piccola vocina nella sua testa.

Si riscosse, strofinandosi le mani per scaldarsi e per scacciare quei pensieri.

Poi guardò Paul negli occhi e lo vide così sereno e raggiante che si sentì in colpa per non provare le stesse cose.

"Può aiutarti a ricominciare"
Le parole di Nelson gli rimbombavano nel cervello.
Sospirò e sfoderò il suo miglior sorriso.

"Allora, mi porti alla pista di pattinaggio? Non vedo l'ora di farti vedere quanto io sia un pattinatore mancato" Disse, tenendo la mano verso Paul perché la prendesse.

Il biondo non aspettava altro: gli strinse la mano e lo trascinò ridendo verso la pista.

Mentre correva dietro a Paul, Nic si sentì leggermente più libero, come se con quella corsa potesse perdere per strada i brutti ricordi.

Peccato che l'immagine di Cesare che baciava la bellissima Megan Collins dai lunghissimi capelli nero corvino, nonché consulente finanziario privato in appoggio per quella sola settimana di Dicembre, Nicolas non riuscì a perderla con quella corsa.

*

Erano seduti, uno di fronte all'altro, in uno dei tanti Starbucks vicino al parco più famoso della città.

Nic aveva davanti a se una calda tazza di Toffee Nut Latte e un cinnamon roll, mentre Paul un semplice caramel macchiato e un muffin con mirtilli.

Dopo aver passato due ore abbondanti a pattinare, infreddoliti, si erano rifugiati lì dentro per qualcosa di caldo da bere.

Inoltre, Nic non voleva ammetterlo troppo ad alta voce, ma era caduto più di una volta: doveva sedersi un attimo per recuperare energie e dare riposo al suo corpo dolorante.

Nicolas addentò con sguardo sognante il suo cinnamon roll e fu subito una esplosione di sapori: ne era innamorato perso.

Paul, davanti a lui, sorrise divertito.

"Ti piace, vedo" disse sorseggiando il suo caramel macchiato.

Nic annuì con lo sguardo colpevole e divertito.

"Amo le paste al burro e adoro la cannella: connubio perfetto quindi".

Paul lo guardò pensieroso, come se valutasse se confidargli un segreto di stato.

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