~kings of hearts~ jjk+kth

Capitolo 10

Non appena furono fuori portata d'orecchio, Namjoon tirò delicatamente la manica di Taehyung per farlo rallentare. Il bruno voleva essere il più lontano possibile da Bogum, ma il senso di colpa nella sua mente indugiava più guardava il suo fratellastro. Non poteva fare a meno di pensare che nel suo percorso di vendetta avrebbe dovuto ferire una delle uniche persone a cui importava davvero di lui con tutto il cuore. Quel pensiero lo tormentava, ma non aveva intenzione di indietreggiare. Dovrebbe solo trovare un modo per aggirare la cosa per Namjoon. Proteggerebbe suo fratello qualunque cosa accada.

"Taehyung, aspetta un secondo, vero?" Namjoon alzò le mani, già frustrato dal comportamento di suo fratello. "Mi hai letteralmente trascinato via da un compito importante e ora non ti interessa nemmeno spiegare cosa sta succedendo?"

Taehyung si passò una mano tra i capelli, sospirando profondamente prima di voltarsi verso Namjoon che aveva già smesso di camminare e lo guardava con un'espressione perplessa, le braccia incrociate sul petto come un genitore esasperato.

"Mi dispiace, Joonie. Volevo dirti una cosa ed era molto importante e -"

"Cosa c'è? Mi stai preoccupando, Taehyung. Dillo e basta!" Suo fratello lo interruppe, al di là stufo del modo in cui si stava comportando.

"Uhm- in realtà, mi ero quasi dimenticato cosa fosse ..." sussurrò imbarazzato Taehyung, facendo una smorfia e grattandosi la nuca in modo imbarazzato. In realtà non aveva intenzione di parlare con lui, quindi ha avuto difficoltà a inventare una scusa adeguata.

"Che cosa?" Namjoon scattò, incredulo. "Tae, non ho tempo per questo. Mio padre mi ha mandato a chiamare il principe Jungkook. Probabilmente vuole un altro incontro per discutere di pace, anche se penso che entrambi sappiamo che non è quello che desidera veramente."

"Quale pensi sia il suo piano?" Chiese provvisoriamente il più giovane, analizzando attentamente il viso di Namjoon. Forse ne sapeva più di Taehyung.

Namjoon si rifiutò di dire qualcosa per un momento, ma poi le sue spalle si abbassarono e si sgonfiò. "Non lo so, Tae, non ne ho idea. A questo punto, sto solo seguendo ciecamente i suoi ordini. Proprio come tutti intorno a questo castello ..." aggiunse più piano e Taehyung comprese la sensazione così bene.

Le responsabilità di Namjoon si stavano accumulando e Hyun-woo aveva aspettative maggiori dato il fatto che un giorno sarebbe diventato re. Taehyung lo compativa, ma allo stesso tempo lo apprezzava ancora di più. E si lamentava dei suoi problemi ...

"Andrà tutto bene", ha cercato di offrire supporto, mettendo una mano sulla spalla di Namjoon che in cambio gli ha offerto un piccolo sorriso.

Quando stava per rispondere, Taehyung vide Bogum che si avvicinava e si irrigidì immediatamente. Fortunatamente per lui, il maschio lo fissò solo per un secondo, ma per il resto gli passò accanto con un ghigno sulle labbra, senza nemmeno salutare Namjoon. Taehyung si accigliò, chiedendosi cosa avrebbe potuto dirgli Jungkook per metterlo in uno stato d'animo così acido. Dentro, però, si rallegrava, anche se la chiave rimaneva un fardello. Avrebbe dovuto trovare un buon nascondiglio.

"Grazie, Tae, ma adesso-" il più vecchio raddrizzò le spalle, "se non hai più bisogno di me devo fare quello per cui sono venuto qui."

"Non preoccuparti," si udì una voce familiare da dietro Namjoon. "Vengo con te dal re. Primo, posso passare un momento con tuo fratello?" Chiese Jungkook, indicando Taehyung, le cui guance diventarono rosa alla vista del giovane. Il momento di prima era ancora fresco nella sua memoria, le mani di Jungkook avevano bruciato la sua pelle e lasciato segni invisibili che Taehyung poteva sentire come se fossero nuovi lividi.

"E perché avresti bisogno di un momento con lui?" Chiese Namjoon con sospetto.

"È un po 'privato, mi dispiace," Jungkook era evasivo di proposito, ma Taehyung voleva ancora fare il palming. Era il meglio che poteva fare?