2.

40 6 3
                                    

Hermione era ancora lì che fissava la sua casa, quando una mano le si poggiò sulla spalla dopo un leggero "sush" causato dallo spostamento d'aria.
Si girò a piangere sulla spalla della ragazza dai capelli rossi fuoco che le si era smaterializzata accanto.
-Dai Hermy, non buttarti giù - cercò di consolarla Ginny abbracciandola -Entriamo prima che si chiedano dove siamo finite! -

Così varcarono insieme i cancelli sovrastati dai cinghiali alati e si diressero verso l'entrata della sala grande.
Anche da fuori si sentiva la festa che era in atto all'interno, erano tutti felici come una volta a giudicare dalle grida di gioia e le risate allegre, certamente erano tutti cambiati gli alunni del secondo anno in su.
Anche se non tutti erano tornati a scuola, sicuramente tutti avevano vissuto periodi duri ma sembravano essersene già dimenticati.

Alla fine, la Mc Grannit si alzò dal suo posto di preside al centro del tavolo e annunciò:
-Ragazzi ben tornati e benvenuti a Hogwarts, finalmente quest'anno sarà un anno ordinario, finalmente quest'anno potremo essere felici e al sicuro.
Volevo ricordare a tutti le persone che sono morte lottando perché noi avessimo queste opportunità, oggi i loro ritratti sono stati appesi al corridoio nell'ala destra del terzo piano per non lasciarci dimenticare il loro immenso sacrificio.-

Quando la Mc Grannit andò a sedersi Hermione chiamò l'amica seduta al suo fianco per sussurrarle che che dovevano assolutamente andare a vedere i loro amici dopo cena e la rossa accetto con entusiasmo e nostalgia.

La mora mangiò tra i suoi tristi pensieri, quel cibo le ricordava Dobby, morto da piccolo eroe per salvare al trio la vita. Le dispiaceva così tanto pensare che una volta quel cibo era opere delle sue manine ma la consolava il fatto che ora riposava davanti al mare sulla spiaggia a Villa Conchiglia.
Il resto del tempo passò tranquillo tra le due amiche che si raccontarono delle vacanze e cercando in giro per la sala le facce che erano tornate ed elencando quelle che non avevano finito gli studi.

-Herm guarda, è tornato pure Malfoy, chi l'avrebbe detto che sarebbe venuto anche quest'anno?! Inoltre qualche giorno fa letto sulla Gazzetta del Profeta che suo padre è andato ad Azkaban ma sua madre è riuscita a tenersene fuori perché il Signore Oscuro non gli aveva dato nessun compito è quindi lei non aveva fatto niente. Mentre per Draco, bhe hanno detto che la signora Malfoy ha garantito che era sotto la maledizione Imperius e quindi non ha fatto niente di sua spontanea volontà!- fece notare Ginny all'amica.
-Sì Gin ho notato, però si comporta in modo strano... Guardalo è in disparte solo con Zabini e gli altri sembrano non vederlo nemmeno. Per altro oggi mi ha sorriso sul treno mentre cercavo Neville e Luna.
Che ne è stato del vecchio Malfoy, quello che mi prendeva in giro, mi chiamava Mezzosangue e l'unica espressione che mi rivolgeva era di disgusto?
Non so Ginny forse la guerra avrà cambiato anche lui!- rispose Hermione con un'alzata di spalle.

Dall'altra parte della sala Draco era intento a discutere con Blaise sul perché quando era salito sul treno nessuno gli aveva rivolto nemmeno uno sguardo quando di solito era il Re delle Serpi e il più rispettato della scuola.
-Dai Draco, non lo hai notato?! Tutti quanti sono troppo impegnati nel raccontare i loro fantastici ruoli nella battaglia contro Colui Che Non Dove Essere Nominato per prestare attenzione a Colui Che ha Aiutato a Portare alla Quasi-Distruzione del Mondo Magico- disse Blaise ridendo con l'amico che di scherzare non aveva proprio voglia.
-Spiegami, sei capace di stare serio anche solo per un secondo? Sto cercano di rifarmi una reputazione e tu mandi tutto all'aria perché "hai voglia di scherzare", sei proprio un cretino.-
-Ok scusa, ma sei talmente giù che non so più come farti tornare quello allegro e simpatico di una volta- su giustificò Zabini.
-Il punto è, Blaise, che io non sono più quello di un volta, sono cambiato, e in meglio direi dato che non mi interessa più ridere per le battute e le offese che facevamo- rispose secco Draco.

Blaise lo aveva notato questo cambiamento, era da quando erano piccoli che conosceva Draco, passavano tutte le estati insieme al Manor a giocare e anche quando erano a scuola erano inseparabili. Però era da quando gli avevano affidato un compito che non aveva voluto dirgli che non era più stato lo stesso.

Tutti i ragazzi si stavano avviando verso i dormitori ma Hermione e Ginny avevano pianificato di tornare solo per mettere giù le borse e poi sgattaiolare fino al terzo piano con il mantello che Harry le aveva prestato.

Quando si furono assicurate che la sala comune era abbastanza libera da poter passare senza rischiare di essere scoperte, si avviarono strette e invisibili sotto il mantello fino al terzo piano.

Era buio ma ogni quadro era stato posizionato in modo che un fascio di luce, proveniente dalla luna dietro alle finestre, illuminasse bene i visi dei ritratti. Passarono a salutare e a chiacchierare con tutti i ritratti e si fermarono parecchio a parlare con quello di Fred.
Arrivarono all'ultimo quadro, Severus Piton le guardava da sopra il naso adunco.
-Signorina Grenger, signorina Weasly, cosa ci fanno due Griffondoro come voi fuori dai letti a quest'ora?- chiese con il suo tono supervisore.
-Salve professore, eravamo venute a trovarvi- rispose Hermione con la voce leggermente più stridula del solito come capitava quando veniva scoperta a infrangere le regole.
-Bhe dato che è qui, e non credo che capita tutti i giorni, volevo farle i complimenti per come ha salvato la situazione qualche mese fa.
Volevo inoltre farle una domanda, sa perché i nostri ritratti sono posizionati proprio in questo corridoio?- continuò il dipinto.
-Non saprei, professore, non ci avevo dato peso!- riflettè Hermione.
-Perché, proprio in questo corridoio, lei, il signor Potter e il signor Weasly avete avuto la vostra prima avventura proprio in quella porta laggiù-
Ad Hermione si aprì un cassetto della sua immensa memoria e ricordò di come, dietro la porta indicata dal professore, c'era Fuffi.
Oltre quella porta avevano rubato a Voldemort la Pietra Filosofale.

Ginny la prese per un braccio e la tirò sotto il mantello, Hermione si rese conto solo allora che dei passi si avvicinavano, non solo loro avevano avuto l'idea di andare subito a trovare gli amici prima che il corridoio fosse troppo affollato.

Ginny la trascinò dietro l'angolo e si sporse per vedere chi arrivava.
Anche Hermione voleva vedere ma la lunga chioma rossa della sua migliore amica le bloccava la visuale e se si fosse mossa, chiunque fosse, l'avrebbe sentita, così rimase ferma fino quando una voce che non conosceva iniziò a conversare con ognuno dei quadri.
C'erano dei momenti dove sia uomo che quadro ridevano e altri in cui entrambi erano tristi, tutto questo la mora non lo capiva.

Finalmente la persona se ne andò da dove era arrivata e le due Griffondoro corsero senza degnarsi di non fare rumore fino al dormitorio.

Dopo essersi accertate che non ci fosse nessuno, si tolsero il mantello e si buttarono sfinite e ansimanti sui divanetti davanti al fuoco.

Quando Hermione riprese fiato chiese all'amica
-Chi era? Un professore?-
-No- disse Ginny -era Malfoy! -

Tutto ricorda te ~Dramione~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora