1. Cuffie

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Capitolo 1.

Justin's POV

Se avessi aspettato solo un secondo di più per entrare in quella stanza, ora non sarei qui a seguire una ragazza solo per prevenire un qualsiasi disastro che potrebbe capitarle.

Se avessi rifiutato e se mi fossi messo contro Dio, ora non sarei qui a seguire una ragazza solo perché è troppo imbranata e riesce a scivolare anche mentre sta ferma.

Però, mi tocca occuparmene.

Non posso allontanarmi da lei, se non per pochi metri, quindi sono costretto a osservare la sua giornata senza mettermi in mezzo, rimanendo a debita distanza di sicurezza perché non possa sentire la mia presenza.

Sospiro e la guardo tirare fuori l'iPod e infilarsi le cuffie nelle orecchie, per poi guardare a destra e sinistra prima di attraversare la strada per raggiungere la sua via di casa.

"Dannazione." Sibila, cercando di slegare le cuffie dai soliti nodi che si formano nella sua borsa.

Okay, lo ammetto: faccio io i nodi.

Passo 8 ore al giorno, cinque giorni a settimana con un solo obiettivo: proteggerla.

Ma questo mi fa anche perdere di vista tutte le ragazze che fanno la doccia negli spogliatoi, quindi devo pur vendicarmi su di lei, no? Sì.

Lux tira fuori le chiavi di casa e ne infila una nella toppa, girandola prima di aprire la porta e richiuderla subito dopo essere entrata.

"Non sei affatto ospitale." Borbotto mentre oltrepasso il legno e entro in casa.

Mi butto sul divano e Lux sussulta, guardandosi intorno.

Bene, l'ho spaventata. Oggi sarà una bella giornata.

"Mamma!" Urla, salendo le scale per andare in camera sua. Mi metto a frugare nella sua borsa e tiro fuori il libro di matematica, appoggiandolo sul tavolino e aprendolo.

Vediamo se pensa di essere impazzita di colpo, o no.

Mi sdraio di nuovo sul divano e metto le braccia sotto la testa, aspettando il suo arrivo.

"E come al solito non c'è." La sento sospirare quando rientra in sala. Lancia un'occhiata al libro di matematica e si guarda intorno di nuovo. "Sto impazzendo, è ufficiale."

"Non sai quanto." Ridacchio, mettendomi a sedere e soffiando sui suoi capelli.

Fa un salto all'indietro che avrei dovuto registrare, se solo avessi un telefono o una fotocamera.

"Ma che cazzo..." Lux si sistema per bene i capelli e muove la mano nel punto dove prima le ho soffiato contro. Mi scanso velocemente proprio mentre la sua mano mi colpisce la guancia; la guardo ritirarla e aggrottare la fronte.

Cazzo, mi ha dato uno schiaffo!

Mi massaggio la guancia, pur non sentendo dolore, e mi alzo.

"Stronza." Borbotto a bassa voce.

"Vivo in una casa infestata." Sospira, buttandosi sulla poltrona e accendendo la televisione. Tira fuori una barretta di cioccolato e ne stacca un pezzetto. Mi siedo sul bracciolo della sua poltrona e aspetto che metta la barretta sul tavolino per cambiare canale, e questo succede qualche secondo dopo. Allungo una mano e tiro leggermente l'angolo della carta, trascinando la barretta sullo spigolo del tavolino. Lux non se ne accorge, impegnata com'è a cambiare canale.

Bene, la metti così? Ora vediamo se non te ne accorgi.

Mi alzo e raggiungo la TV, premendo il bottone per spegnerla. Lux sbuffa, alzando gli occhi al cielo.

Breath of an angelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora