Capitolo 7.
Justin's POV.
Non finirà bene...
Non finirà bene per niente...
Non finirà bene proprio per niente!
Lux si sposta leggermente cosicché mi possa sedere, e si siede su di me, evitando gli sguardi della gente che la osservano siccome fino a pochi secondi fa sussurrava parolacce a non finire perché non danno le noccioline sull'aereo.
«Come faccio a parlare con te se qualcuno si siede accanto?» Sussurra mentre si allaccia la cintura e appoggia la borsa sul sedile di fianco.
Faccio spallucce tranquillamente e infilo le dita nei suoi fianchi appena l'aereo si muove, solo per fermarsi due secondi dopo.
Dio, ti prego, fai che non capiti nessun incidente. Non farebbe differenza visto che sono già morto ma non potrei sopportare di cadere da 20.000 e schiantarmi al suolo. E anche perché perderei Lux.
«Hai paura di volare?» Mi chiede piano, tirando fuori l'iPod e un libro e appoggiandoli sulle gambe; Non può aprire il tavolino finché l'aereo non sarà stabile in aria.
«Non ho mai volato con un aereo prima.» Bofonchio mentre guardo i passeggeri farsi strada verso i loro posti. Sento vari mormorii intorno a noi, qualche anta che sbatte e qualche tizio imprecare perché non può bere finché non decolliamo.
«Cosa vuol dire che non posso prendere dell'acqua? É solo acqua, per l'amor di Dio! Non farà crollare un aereo che sta fermo!» Sbraita.
«L'aereo non cadrà, vero?» Chiedo a Lux, e lei scuote la testa mentre gira qualche pagina. «Che ne sai?»
«L'aereo è il mezzo più sicuro. C'è più gente che muore andando in balcone che sull'aereo, stai tranquillo. E poi non sei già morto? Che ti frega?» Un passeggero le lancia un'occhiata perplessa e lei gli sorride velocemente. «Sto leggendo. Leggere mi calma.» L'uomo annuisce lentamente e torna a guardare fuori dal finestrino.
Oddio mio, so già che finirà molto male. O per me o per Lux. Potrei anche farle dei buchi nel corpo che continuo a infilarci dentro le dita.
Allento un po' la presa e mi schiarisco la voce, sporgendomi per leggere con lei. In circa un quarto d'ora tutti i passeggeri sono seduti e le porte dell'aereo si chiudono, poi le hostess iniziano a mostrare le uscite di sicurezza e le varie cose da fare in caso di pericolo; Non mi rilassano e non mi fanno sentire più sicuro, e sicuramente mi dimenticherò anche come si cammina semmai l'aereo stesse per cadere. Le misure di sicurezza sono completamente inutili se paragonate al panico che scoppierebbe tra i passeggeri. L'aereo inizia la sua corsa e Lux mette giù il libro, gustandosi il fatto che il sedile accanto a noi è vuoto.
«Posso sedermi lì?»
«No, non mentre siamo in fase di decollo. Quando saremo su, potrai spostarti.» Annuncia allegramente, poi guarda fuori dal finestrino. «Allora, sei emozionato? Spaventato?»
«Sono schiacciato.» Borbotto e lei mi da una sberla senza farsi vedere. «Lux, te l'ho già ripetuto che è una pessima idea, vero?»
«Sì, mi hai tenuta sveglia tutta la notte per ripetermelo. E io ti ho già ripetuto che è un'ottima idea. Ti divertirai, vedrai quanto è cambiata Milwaukee nel corso degli anni. A me piacerebbe.»
Alzo gli occhi al cielo e appoggio la testa al sedile, respirando profondamente e ignorando la spinta che arriva quando l'aereo si stacca da terra. In pochi minuti siamo in volo, e l'allarme per le cinture di sicurezza si spegne, così metà dei passeggeri si alzano e così fa anche Lux per farmi sedere accanto a lei. Fa finta di prendere qualcosa dalla borsa e si rimette a sedere, sospirando.
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Breath of an angel
Acak"Essere l'angelo custode di qualcuno fa schifo. Specialmente quando non ti vedono e non ti sentono. Sono praticamente isolato, ecco tutto. Isolato con una ragazza di 17 anni che ho visto nuda almeno un miliardo di volte, e non sa neanche della mia e...