~Iᴍᴍᴀɢɪɴᴀ Tᴀᴇʜʏᴜɴɢ~

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POV YOU

Accosti la macchina sul ciglio della strada e ti guardi intorno, controllando la zona. Il navigatore del tuo telefono è letteralmente morto, quindi decidi di spegnerlo del tutto e affidarti all'istinto. Sei sulla via giusta, ne sei sicura.

Un certo Signor Kim ti aveva contattata per badare a suo figlio e ricordi che nel messaggio diceva fosse una via piena di case e prati verdi.

Facevi la babysitter da solo un anno ma adoravi particolarmente quel lavoro. Come, d'altronde, hai sempre adorato i bambini. Sin da quando eri piccola ti comportavi da mamma con tuo fratello minore, dandogli insegnamenti, consigli, aiuti e tanto amore. Insomma, tutto quello che non erano stati in grado di fare i tuoi genitori.

Eri una bambina molto matura nonostante la tenera età, ma eri stata obbligata a diventare donna a 8 anni. Eravate una famiglia disastrata: tua madre era depressa e tuo padre non c'era mai. La bambina che c'era in te ne subì molto, tanto che un giorno decisi di non farlo pesare a tuo fratello e presi le redini in mano.

Hai un bellissimo rapporto con lui: l'hai cresciuto, l'hai accudito, amato e coccolato. Lo avevi fatto diventare uomo grazie alla maturità che possedevi e adesso, che avevate rispettivamente 24 e 20 anni, siete l'uno l'ancora dell'altra.

Girovaghi alla ricerca di una villetta a schiera, con giardino e pareti celesti. Così il signor Kim l'aveva descritta e appena ne vedi una molto simile a quelle caratteristiche parcheggi la macchina e la spegni. Scendi dal veicolo e indossi subito gli occhiali da sole, è una mattina molto calda e soleggiata che ti mette di buon umore.

Pareti celesti, giardino e aiuole. Ok, doveva essere quella.

Ti avvicini al citofono e leggendo il nome Kim, suoni aspettando una risposta. Essa ti viene data da una voce relativamente calda e roca e subito dopo ti apre il cancelletto in ferro. Percorri il sentiero, non pestando assolutamente i fiori, e bussi alla porta.

Appena quest'ultima viene aperta, una figura snella e longilinea si presenta davanti ai tuoi occhi. È un uomo dai tratti molto caratteristici: occhi castani, naso sottile con un piccolo neo posto sopra, labbra a cuore e mascella tagliente.

Altro che mascella tagliente, qua ti cade l'intera mandibola.

«Tu devi essere la signorina Y/n, giusto?» ti accoglie porgendoti la mano. Annuisci distrattamente e in modo goffo afferri la sua, snella e dalle dita lunghe. È la stessa voce che ti ha risposto al citofono prima: profonda, ma dal tono gentile.

«E lei il Signor Kim» gli sorridi, ti fa entrare all'interno della casetta accogliente spostandosi al lato.

Ti accoglie subito un profumo piacevole di incenso e ti guardi intorno, apprezzando il luogo ben ordinato e l'arredo moderno.

«Oh per favore chiamami solo Taehyung» ti giri verso di lui e crei un piccolo sorriso con le labbra. Solo ora noti come sia ben vestito: camicia bianca infilata in un pantalone a sigaretta blu notte, scarpe eleganti ai piedi e capelli sul castano dorato ben pettinati.

Deduci debba andare a lavoro. E ti ha chiamato per accudire in quelle ore suo figlio.

Adesso che ci pensi, è molto giovane per avere già figli. Ti aspettavi un papà quarantenne o giù di lì, non un ragazzo che poteva avere la tua stessa età.

«Dov'è suo figlio?» chiedi ingenuamente. Rimani perplessa quando sgrana gli occhi e nega vistosamente con il capo.

«Oddio no! Non è mio figlio, sono troppo giovane. Jung-Su è mio fratello» ridacchia infilando le mani nelle tasche.

𝕋𝕪𝕡𝕖 𝕠𝕗... #BᴛsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora