❁ 𝐎𝐧𝐞𝐬𝐡𝐨𝐭 𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚 ❁

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Erica_gheorghe06

POV ERICA

L'adrenalina è quell'ormone che produce aumento della pressione, della capacità di lavoro dei muscoli e del battito cardiaco. Comporta il distacco della mente, quindi causa l'impossibilità di usare la razionalità e in quell'esatto momento feci la stessa cosa.

Dopo una semplice frase uscita dalle labbra dell'allenatore: «Erica tocca a te», avevo aumentato l'impugnatura della Glock che tenevo nella mano destra ed ero avanzata di pochi passi sotto gli sguardi di tutti gli altri membri.

«Non aspettavo altro Hyunjin» ridacchiai affiancando la sua figura e mantenendo lo sguardo alto, verso il manichino lontano almeno una decina di metri.

«Non fare come l'ultima volta Erica, piuttosto tieni il braccio alto e rafforza la presa» sospirò.
Seguii gli ordini e dopo aver caricato la pistola con maestria, la puntai verso il manichino.

Riuniti fuori dalla villa dove vivevamo, cioè in mezzo al bosco, ci stavamo esercitando con le armi.
Qua dentro tutti credevano che essendo la ragazza del boss fossi privilegiata o ancor peggio incapace, ma non era affatto così.

Anzi, ero diventata una dei migliori cecchini, oltre che essere una malata ingannatrice e un'esca perfetta per le nostre vittime, essendo donna.

Com'ero finita qui e in questa vita di merda?
In realtà è semplice da raccontare.

I miei genitori mi avevano venduta a loro, ai Bangtan, dato che ero sempre stata un peso, una figlia illegittima e mai voluta. Avevano preferito indirizzare una ragazzina di sedicini anni tra le vie malfamate, in assenza di affetto e cazzate di questo genere.

Ho imparato a impugnare una pistola, a sparare, a uccidere, ingannare, provocare e sentire il costante odore di sangue sotto al naso.
Mi avevano rovinata, ma d'altronde è meglio così. Ho conosciuto un amore, seppur malato e maledettamente tossico, è comunque amore.

Jeon Jungkook.

Il Boss della sua organizzazione criminale.

Lo amo con tutta me stessa e, nonostante la sua posizione sia poco vantaggiosa per avere una relazione, abbiamo un rapporto bellissimo. È fatto di alti e bassi, di litigi, rabbia, rancore, ma non siamo persone dalla stabilità mentale quindi lo troviamo più che normale. In più è maledettamente pericoloso, ma è questo che più ci piace: sentire la tensione e la sensazione dello sbagliato.

Come mi piace sentire l'orgoglio aumentare quando le vittime pregano e urlano di smetterla. Quando prendi la mira per premere il grilletto, il suono dello sparo e infine il silenzio.
O ancora avere le mani tinte di quel rosso fuoco.

Mi darete della pazzoide, ma non è stata mia la colpa. Non sono stata io a volere questa vita, semplicemente non ho avuto scelta.

«Erica sei posizionata male».

Hyunjin mi fece risvegliare dai miei pensieri e notai che si avvicinò posizionandosi dietro il mio corpo. Sentivo il suo respiro sul collo quando nei fianchi appoggiò le sue mani per raddrizzarmi la schiena e posizionarmi nel modo giusto, per non sbagliare il colpo.

Quando assottigliai lo sguardo mettendo a fuoco la testa del manichino, l'indice sembrava sapere già cosa fare. Abbassai il dito e l'attimo dopo percepii un boato e il suono del proiettile lacerare il polistirolo. Avevo mantenuto il braccio rigido e in tensione, quando lo abbassai mi tremolò ma non ci feci caso. Un grande stormo di uccelli voló via, spaventati dal forte rumore.

𝕋𝕪𝕡𝕖 𝕠𝕗... #BᴛsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora