❁ 𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 ❁

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Questa è la parte due della Oneshot su Taehyung ginecologo, visto che me l'avete chiesta♥️

nunziabari

POV Y/N

Bussai a quella porta come facevo da un mese a questa parte. Il brusio di sottofondo si bloccò e in compenso sentì «Un secondo» che mi fece aggrottare le sopracciglia.

Taehyung aveva qualche paziente ancora dentro. Strano, visto che doveva aver già finito.

Come d'abitudine finito il mio turno a lavoro mi sarei recata all'ormai conosciuto ospedale e avrei percorso il corridoio che portava allo studio del mio ginecologo preferito. Io e Taehyung avevamo uno strano rapporto: verteva dalle incredibili esperienze sessuali alle uscite come coppia.

Peccato che non eravamo, neanche lontanamente, una coppia. Ci scambiavamo effusioni amorose, rapporti intimi, ci raccontavamo la giornata passata e cosa ci piacesse fare nel tempo libero...ma non eravamo mai caduti sull'argomento "che cosa siamo?".

Da un lato mi sentivo legata a lui, come Taehyung si sentiva legato a me, ma non credevo mi ritenesse un qualcosa di più di un'amica che soddisfaceva i suoi bisogni. Si, mettiamola così.
La verità era che un po' mi dispiaceva, con lui mi trovavo benissimo e ogni sensazione che provavo quando consumavamo i nostri corpi non sembrava lasciarmi per tutto l'arco della giornata.

Finivo il turno a lavoro in fretta e furia, sapendo che poco dopo lo avrei rivisto.
Aprivo la porta del suo studio e mi stampava un bacio sulle labbra che mi faceva spuntare un sorriso.
Mi incantavo quando parlava di un qualcosa che lo appassionava talmente tanto da non accorgersi del mio sguardo infatuato di lui.
Ma la cosa che più mi piaceva era la nostra complicità: ci capivamo con uno sguardo, ci bramavamo con un tocco e ci baciavamo con il calore all'altezza del petto.

Era questo l'amore? Io provavo amore per Taehyung?

Una domanda a cui sinceramente avevo paura a dare una risposta.

Il flusso dei miei pensieri si bloccò quando la porta si aprì e rivelò una figura femminile, anche più giovane di me, che usciva dallo studio. Mi rivolse un'occhiata e lasciò velocemente la sala d'attesa.
La guardai finché non scomparì nel corridoio. Sicuramente avevo un'espressione infastidita, con le labbra arricciate e le sopracciglia corrugate, ma me ne fregai poco.

Perché cazzo aveva quel sorrisino vittorioso stampato sul viso?

Una risatina mi fece distogliere lo sguardo, che puntai verso Taehyung, appoggiato sulla scrivania con le braccia conserte.
«Non entri?» sorrise.

Scossi la testa, cercando di eliminare il pensiero di quella che approcciava con il mio ginecologo, ed entrai dentro, chiudendo la porta alle spalle.

Ero gelosa marcia ma non lo diedi a vedere. D'altronde non eravamo niente.

Mi avvicinai alla sua figura snella e fasciata dal camice bianco, incrociando le dita sul suo collo.
«Salve Dottor Kim» sussurrai prima di legare le nostre labbra in un bacio a stampo più lungo del solito. Taehyung mi agganciò i fianchi e mi avvicinò maggiormente a sé.

«Ciao e cazzo quanto amo quando mi chiami così» imprecò sottovoce.

Ridacchiai perché lo sapevo benissimo.
Adorava quando usavo la formalità e per qualche strano motivo era la parolina giusta da usare per farlo arrivare all'apice del piacere.

«Non lo sapevo, wow» dissi ironica, guadagnandomi un pizzicotto sul fianco.

«Guarda che mi offendo».
Un tenero muso si fece spazio sul suo viso, con le guance gonfie e le sopracciglia corrucciate. Mi mordicchiai il labbro inferiore a quella vista: a volte era così carino e bambinesco che neanche se ne accorgeva.

𝕋𝕪𝕡𝕖 𝕠𝕗... #BᴛsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora