Capitolo I: Peanuts Damned

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[Agente Benson]

"Agente Benson ha trovato qualcosa?" chiese una voce alle mie spalle

Quella mattina, ci eravamo diretti nel luogo dove era stato ritrovato il corpo di una ragazza per indagare; ovviamente.

E in effetti qualcosa avevo trovato: un sacchetto pieno di noccioline che probabilmente appartenevano alla vittima.

Discretamente, senza farmi notare da nessuno, misi il sacchetto all'interno di una tasca del mio lungo cappotto nero.

"Dottor Snipe che mi dice della causa della morte?" chiesi alzandomi da terra

"Questo è facile, sicuramente la vittima è morta per dissanguamento e in oltre sembrerebbe che ci siano degli organi mancanti..."

Stramberie.

Hunter Grove ne aveva in grade quantità e con grande frequenza, di stramberie.

...

Intorno a mezzogiorno rientrai in caserma e mi sistemai alla mia scrivania per godermi la mia pausa pranzo, ma questa era un'idea condivisa solo e solamente da me.

"Samantha Montgomery è il nome della vittima; mentre io sono l'agente Miriam Obson" disse una donna sulla trentina mentre lasciava dondolare un fascicolo arancione davanti ai miei occhi

"Come dice, prego?" chiesi garbatamente voltandomi verso di lei

"Dico che sono l'agente Miriam Obson, la sua partner in questo caso" disse lei con molta sicurezza e determinazione

"Bhe, allora piacere" dissi non curandomi della sua presenza per poi tornare a poggiare l'attenzione sul mio panino com prosciutto cotto e salsa rosa.

La signorina Miriam Obson, o agente Obson (scegliete voi insomma), era una donna abbastanza alta. Aveva i capelli biondi che le arrivavano alle spalle e gli occhi azzurri come il cielo. Inoltre si poteva benissimo notare che era una persona che prendeva il suo lavoro sul serio; lo si notava da come era vestita cioè i pantaloni a zappa di elefante grigi con una camicia bianca infilata all'interno; ma lo si notava anche da come non aveva intenzione di lasciarmi mangiare in pace.

"La vittima si chiamava Samantha Montgomery, aveva sedici anni.." disse per fare una pausa e tirare un sospiro, forse l'età della vittima la aveva lasciata senza parole "..e l'ultima volta che è stata vista, le amiche dicono che stesse tornando a casa da scuola"

In quel momento, qualcosa mi ricordò del sachettino e delle noccioline. Così lo tirai fuori dalla tesca e lo porsi all'agente Obson.

"cosa sarebbe?" chiese lei continuando a fissare il sacchetto senza nemmeno toccarlo o sfiorarlo

"Un sacchetto di noccioline.." dissi io alzando evidentemente le spalle

"Non ho fame, sto bene così" disse lei alzando le mani

"Non le devi mangiare, le devi solo analizzare.." dissi lasciandogliele in mano per poi voltarmi verso la mia scrivania piena di fogli con ancora il mio panino "..che razza di partner mi mandano" bruntolai tra me.

[Agente Obson]

Ero stata chiamata a Hunter Grove per investigare su un nuovo caso, al quale ero stata letteralmente obbligata a partecipare. Il caso della morte di una ragazzina vicino a quel bosco.

Dopotutto, la cittadina di Hunter Grove era veramente piccola; tutti gli abitanti si conoscevano e quindi chiunque poteva essere l'assassino. Ma quale razza di uomo sarebbe in grado di rapire una ragazzina, portarla vicino al bosco per poi aprirla letteralmente a metà? Perchè la causa della morte era lo scuoiamento della vittima, vero e proprio.

"Signorina? come posso aiutarla?" chiese un dottore davanti a me

"Oh, mi scusi, devo far analizzare questi per l'agente Benson" dissi io porgendo il sacchettino al dottore

"Certo.." disse prendendo il sacchettino e portandolo in laboratorio "..quindi lei è il nuovo agente?"

"Si, Miriam Obson, sono qui per lavorare al caso di Samantha Montgomery" dissi abbassando lo sguardo alle mie scarpe

Il pensiero dell'assassinio di quella ragazza mi faceva venire letteralmente i brividi.

"Quindi, in sostanza lei non è di qui, giusto?" chiese nuovamente il dottore

"No, infatti"

"Io sono il dottor Snipe e mi occupo più o meno di tutto a parte investigare, a quello ci pensate voi..." disse ridendo ".. comunque ti consiglierei di andare a fare un giro alla biblioteca comunale e cercare un libro che racconti la storia di questa piccola città, giusto per farsi un'idea"

E così feci.

Abbandonai il sacchettino al dottor Snipe e mi diressi verso la biblioteca comunale.

Hunter Grove sicuramente non era una città molto calda, tirava un vento terribile.

....

Il centro città non era niente male, una piccola piazzetta con la chiesa, una statua con una fontana spenta al centro, qualche alberello qua e là e anche due o tre panchine.

Intorno di estendevano un sacco di bar e poi comune, biblioteca, bed&breakfast, ...

Niente male insomma.

La biblioteca era buia e silenziona, come tutte le biblioteche naturalmente, ma questa aveva un non so che di misterioso.

"Posso aiutarla Signorina?" chiese una donna anziana dall'altra parte di un bancone

"Sto cercando un libro che mi possa raccontare qualcosa di questa città, non so se mi spiego" dissi gesticolando, anche perchè  la signora metteva una certa ansia

"Si, si sa spiegare discretamente.." disse la signora uscendo da dietro il bancone e dirigendosi verso una porticina accanto che passò silenziosamente.

Camminammo lungo un noioso, buio e triste corridoio fino a quando la vecchia signora si fermò davanti a uno scaffale, fece scorrere il dito indice della mano destra per poi tirare giù un libro enorme.

"Questo ti dirà tutto quello che devi sapere su Hunter Grove, buona lettura" disse posandomelo sulle braccia per poi sparire

...

[Dottor Snipe]

Era da un'ora che stavo cercando la signorina Obson come un pazzo e ancora non l'avevo trovata. Fino a quando per mia fortuna incontrai il corpo muscoloso dell'agente Benson.

"Snipe!" disse fermandosi di colpo

"ho analizzato il sacchetto, e stavo cercando l'agente Obson per consegnarglielo" dissi per giustificare la mia corsa e il mio fiatone

"Puoi anche rilasciare i risultati a me" disse Benson sorridendomi

"Bene, allora. Come sarà felice di sapere ho trovato due tipi di impronte su quel sacchetto. Il primo tipo corrisponde alla vittima Samantha Montgomery, mentre il secondo tipo sfortunatamente no. Ma sono riuscito a metterle sul database e ho scoperto che appartengono a una certa Erin Moore, che abita sulla ventiquattresima"

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