Capitolo XIII: Small Insecurities

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***POV.  Erin Moore***

Tutto nero.
Sempre più nero.
Le voci ovattate.
E poi tutto, di colpo, diventa più chiaro.
Mi trovavo nel bosco? Per quale motivo..

Iniziai a correre per uscire dal quel brutto posto.. fino ad arrivare in piazza.

Tante le persone che passeggiavano.

La riconobbi; quella donna, l'agente della polizia...
Quando fui abbastanza vicino a lei potei sentire perfettamente il nome di Calum.

"Andremo dal signor Hood e incastreremo Lysbeth Maddox" disse l'uomo
"Speriamo ci sia anche la sorella di Hood" disse ridendo lei, per poi continuare "Almeno sarà divertente"

Decisi di seguirli fino alla casa di Calum, era strano; ma non si erano ancora accorti di me...

Adoravo la casa di Calum, anche se ci ero stata tipo 10 volte (la maggior parte delle quali ero troppo impegnata a mangiarmi la faccia di Luke visto che Lily non era mai invitata), aveva un ottimo odore.
Sapeva di lavanda, e io adoro la lavanda..

TOC TOC
L'agente Obson bussò alla porta nera, che venne immediatamente aperta mostrando la figura di Cora...
"Mi scusi, siamo agenti della polizia e desideriamo parlare con Calum Hood" disse l'agente Obson facendo vedere il distintivo
"Certo, entrate; Cal è in sala sta guardando la tele" disse la ragazza aprendo di più la porta in modo che entrassimo tutti, o più o meno visto che riuscii ad entrare per un pelo

Arrivati in sala, notai Calum e sua madre sdraiati sul divano.
Appena si accorse di noi, Calum si alzò immediatamente mentre sua madre stava dormendo tranquillamente.

"Calum Hood?  Possiamo parlarle?" chiese l'agente Obson sussurrando
"Certo, ma magari possiamo andare in camera mia?  Altrimenti sveglieremmo mia madre" disse lui invitando gli agenti a salire le scale
"Ehi Cal" dissi sorridendogli

Ma lui non se ne accorse...  fu come se io non esistessi.

Un po' delusa seguii Cal è gli agenti al piano di sopra; sapevo benissimo dove si trovava la camera di Calum perché...  bhe perché io e Luke la usavamo per fare delle "cose", ma non solo noi.
L'agente Benson si sedette sulla sedia della scrivania, mentre Calum chiudeva la porta prima di sedersi sul suo comodo letto.
L'agente Obson rimase in piedi ad osservare le foto che Cal aveva appena sulle pareti della sua stanza.
Erano tante.
In alcune c'ero anche io.

"Signor Hood? Questa foto quando è stata scattata?" chiese indicando l'ultima foto appesa
"Alla festa di paese, quella maledetta sera" rispose abbassando gli occhi
"Prima della scomparsa delle due ragazze?" chiese ancora
"Si, è un bel ricordo di Erin e Taylor"

La sua voce era spezzata e molto triste...

"Allora, Calum; vogliamo cominciare dal suo rapporto con Erin Moore e Taylor Dowson" disse l'agente Benson
Mentre Calum raccontava tutto quello che sapeva e tutto quello che interessava me e Taylor; l'agente Obson rimaneva in piedi senza prestare minima attenzione all'interrogatorio.
"Scusatemi, vado giù a prendere un bicchiere d'acqua" disse poi allontanandosi dalla stanza

Riuscii a seguirla, andò tranquillamente in cucina come se fosse a casa sua.
Un motivo in più che mi fa odiare la polizia.
Anche Cora era in cucina. Lei era sempre la stessa, la stessa pelle ambrata simile a quella di Calum, gli stessi occhi neri e gli stessi lunghissimi capelli castano mogano.
Insomma sempre la stessa.

"Tu devi essere la sorella,  non è vero?" chiese l'agente Obson fermandosi accanto al tavolo
"Certo sono Cora; ha bisogno di qualche cosa?" chiese la ragazza sorridendole
"No, volevo solo parlare un po' con lei.. " rispose gentilmente l'agente Obson
"Cosa?!?!  Voi siete qui per interrogare Calum Hood; non Cora Hood?!?!" urlai piena di rabbia, ma come prima, nessuno sembrava sentirmi
"Lysbeth Maddox ha fatto la spia: ha detto che lei e suo fratello avete avuto dei rapporti e che lui poi l'ha costretta a uccidere il bambino... " disse l'agente Obson come se fosse la cosa più normale del mondo
"Non urli, la prego" disse Cora agitando le braccia "È vero; c'è stato un periodo in cui Calum era diventato qualcosa più di un normale fratello, ma quando mi sono accorta di essere incinta ho abortito io"
"Sta zitta!!  Ti vogliono fregare, Cora" dissi senza alcun risultato

#
***POV. Cora Hood***
Avevo appena fatto il test e ora mi trovavo seduta sul letto di Cal, avevo leggermente paura della sua reazione; ma dovevo dirglielo.
Ero totalmente immersa nei miei pensieri quando la porta della stanza si aprì di colpo.

"Cora, che ci fai qui?" chiese chiudendo la porta alle sue spalle e posando il borsone della società di calcio sotto l'appendiabiti
"Ti stavo aspettando" dissi con voce flebile
forse il mio modo di pormi non era il solito; e Calum deve essersene accorto
"Qualcosa non va?" chiese mio fratello sedendosi sul letto accanto a me

Aveva uno sguardo preoccupato, è cercò di prendermi le mani; ma tra le mie deboli mani avevo il test.

"Questo?" chiese con voce più leggera
"Ho fatto il test questa mattina perchè avevo un ritardo.. " risposi quasi sussurrando
"Ed è risultato positivo?" chiese poi
"Si, mi dispiace Cal; abortisco non ti preoccupare" dissi io totalmente in panico
"Ma cosa stai dicendo?  È una cosa bellissima..." disse lui quasi felice di questo situazione
"E le malattie?  Sai cosa dicono dei rapporti tra fratelli.. "
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"Cora; tu eri incinta?" chiesi posando la mia mano destra sulla bocca
"Vede Calum voleva darlo in adozione.." disse Cora posando lo sguardo sul pavimento
...

Quando uscimmo da casa Hood ero ancora leggermente sconvolta da quella storia. 
Nessuno mi aveva raccontato nulla di tutto questo.
Perché?

"Calum Hood ha parlato; ha detto che Lysbeth Maddox è una eroinomane e che ha barato per vincere una borsa di studio che poi ha perso lo stesso.." disse l'agente Benson mentre ci avvicinavano al ciglio della strada

La attraversarono tranquillamente la strada prima di entrare in un bar.
Io, invece, mi accorsi che si erano allontanati poco dopo e senza guardare la strada corsi attraversando la strada quando una macchina passò nello stesso momento.

Panico.
Paura.

Ma poi il nulla.
La macchina era tranquillamente passata lungo la strada, come se io non ci fossi stata.
Sentii un brivido.
La macchina mi aveva trapassato.
Che diavolo stava succedendo?!?!

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