CLAIRE - Rockfort

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"Dov'è il campione?"

"Io non lo so, non so neanche di cosa stai parlando...".

Uno schiaffo.

"Non te lo chiederò un'altra volta, dov'è quel cazzo di campione?"

"Ti ho detto che non so di cosa stai parlando, e anche se lo sapessi non te lo direi!"

"D'accordo, portatela via, le faremo venire voglia di parlare".

Claire si risvegliò in un letto, si sollevò, era il letto della sua stanza. Qualcuno era seduto vicino a lei, con un sorriso tranquillo.

"Chris! Chris, sei... Sei tu?" disse Claire stupefatta sollevandosi.

"Dovresti riposare, ne hai passate tante" disse Chris sollevandosi.

"Chris, io... Io ti stavo cercando..."

"Lo so, ma adesso sono qui, andrà tutto bene".

Il muro venne sfondato improvvisamente, e nella stanza apparve un creatura enorme, con qualche capello biondo in testa, un camice da laboratorio strappato, e un grosso tubo di metallo in mano. Claire urlò, e continuò a urlare mentre Chris veniva colpito, finiva a terra, e continuava a essere colpito ripetutamente, mentre il sangue schizzava ovunque.

Claire si risvegliò di soprassalto su un pavimento freddo e umido, era buio ovunque.

"Dove... Cosa è successo?" si disse confusa, cercando di ricordare.

Si sollevò, c'era pochissima luce, riuscì a intravedere appena le sbarre della sua cella.

"Maledizione!" disse a denti stretti.

Sentì un oggetto di metallo nella tasca interna del gilet di pelle rossa, e trovò l'accendino color oro. Lo accese, cercando di illuminare i dintorni, vide solo il corridoio fuori dalla cella, e altre celle vuote.

"Dove diamine sono, come esco da qui adesso?" pensò. "Aspetta, se ho ancora l'accendino, forse..." si disse.

Si abbassò, e infilò la mano dentro uno dei suoi stivali, da cui tirò fuori un grimaldello.

"Idioti, non sanno neanche fare una perquisizione" pensò con un sorriso.

Le ci volle qualche minuto prima di riuscire ad aprirla, ma alla fine ci riuscì. Un suo compagno delle superiori che era stato in riformatorio le aveva insegnato a usarlo per gioco, e dopo Raccoon City aveva pensato che fosse meglio averne uno sempre con sé, ma fino a quel momento non aveva mai avuto bisogno di usarlo. Uscì dalla cella, fuori era buio, freddo e silenzioso, sembrava che a parte lei non ci fosse nessuno. Avanzò, cercando di illuminare i dintorni, il silenzio iniziava a essere opprimente.

"Possibile che qui ci sia solo io?" pensò Claire, osservando le celle vuote. "Ho un brutto presentimento, vorrei almeno sapere dove mi trovo" si disse.

Sentì un rumore, e si girò di scatto, non c'era niente. Si girò ancora, e vide uno zombie andargli addosso. Cercò di afferrarla e morderla, ma Claire lo tenne lontano con le braccia.

"Non è possibile, anche qui!" disse.

Lo spinse via, e iniziò a correre.

"Devo trovare un'arma, qualcosa per difendermi..." pensò.

Uno zombie rotolò giù da una scala, Claire lo scavalcò e iniziò a salire, nel corridoio di sopra c'erano altri zombie, e continuò a correre.

"Maledizione, ma dov'è l'uscita?" si disse agitata.

Finalmente trovò una pistola per terra, vicino a un cadavere, e riuscì a farsi strada sparando agli zombie che aveva davanti. Ma per quanto continuasse a correre, le sembrava di girare intorno.

Resident Evil Code Veronica RemakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora