CHRIS - Parigi

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Chris sapeva che Hunk lo stava ancora cercando, non aveva altra scelta che restare nascosto in quel motel squallido per qualche giorno. Usciva pochissimo, aveva pagato in anticipo per una settimana, e passava le giornate a fumare, guardare la televisione, e a togliere e rimettere i proiettili dalle armi, uno per uno. La notte dormiva poco, stava sempre allerta, con la pistola sul comodino, si aspettava che Hunk sarebbe spuntato da un momento all'altro dalla porta della sua stanza. Erano passati cinque giorni da quando aveva rubato quel campione, che portava sempre così, e quella notte venne svegliato da dei passi fuori dalla sua porta. Si mise seduto e prese la pistola, togliendo la sicura. Rimase in attesa, in silenzio, e sentì i passi farsi più vicini, chiunque fosse si era fermato proprio davanti alla sua porta.

"Alla fine ce l'hai fatta a trovarmi, bastardo" si disse Chris alzandosi.

Non aveva tempo per mettersi una maglietta, si avvicinò alla porta, l'aprì di scatto, e trascinò dentro un uomo con un berretto scuro in testa. Accese la luce, e lo sbatté contro il muro.

"Chi cazzo sei tu?" ringhiò togliendogli il capello con una mano, mentre teneva l'altro braccio sul suo collo.

L'uomo era in realtà un ragazzo sulla ventina con i capelli biondi. Sembrava un po' troppo giovane per essere un agente della Umbrella, ma con loro non si poteva mai sapere.

"Calmati, non sono... Sono un amico di Claire..." disse con voce strozzata.

"Cosa?" disse Chris a occhi stretti.

"È la verità, mi... mi chiamo Leon, Leon Kennedy... Ho conosciuto Claire... Elza Walker... a Raccoon City..." disse lui, e tossì.

Chris staccò il braccio. Soltanto una persona vicina a loro poteva conoscere il nome Elza Walker, il ragazzo diceva la verità.

"Eri con Claire a Raccoon City quando si è diffuso il virus?" disse Chris.

Leon annuì.

"Come mi hai trovato?" chiese Chris.

"Jill Valentine mi ha detto dove trovarti. Volevo dire, Trish White" rispose Leon.

"Non si può nascondere nulla a quella donna" disse Chris sedendosi.

Si accese una sigaretta, e ne porse una a Leon.

Lui scosse la testa. "Sto cercando di smettere" disse.

"Buon per te. Allora, che ci sei venuto a fare qui biondino? C'è anche mia sorella con te?" disse Chris.

"No, è proprio questo il punto" disse Leon a denti stretti. "La Umbrella l'ha catturata, si è messa in contatto con me qualche giorno fa, era ancora viva..."

"Che cosa?!" disse Chris spaventato, alzandosi di nuovo.

"Pensano che abbia rubato un campione dai loro laboratori, ma lei non ha fatto niente del genere, è stata con me tutto il tempo..." disse Leon.

"Dio... Dio, no, non posso crederci!" disse Chris, e diede un pugno al muro con rabbia. "È colpa mia, è tutta colpa mia, ancora una volta, maledizione!"

"Vuoi dire che hai preso tu quel campione?" chiese Leon.

"E loro pensano che sia stata Claire! Io ho causato tutto questo, maledizione, maledizione!" disse Chris, e diede altri pugni al muro con le lacrime agli occhi.

"Senti, non è ancora detta l'ultima parola, so dove si trova..."

"Dove?"

"In una struttura della Umbrella, nell'isola di Rockfort. Jill ha trovato le coordinate"

"Come l'hai conosciuta Jill?"

"Lei e Barry mi hanno trovato mentre cercavo Claire... Non so bene come abbiano fatto..."

"Non importa, devo andare a Rockfort e salvare Claire, è tutta colpa mia, devo sistemare le cose"

"Possiamo prendere una..."

"No, noi non faremo niente, andrò da solo, è una cosa che devo fare da solo"

"Stai scherzando! Non puoi andare da solo contro la Umbrella, ti serve aiuto!"

"E mi aiuterai, ma in un altro modo".

Chris prese dalla tasca il campione che aveva rubato, e lo mise nella mano di Leon.

"Questo è..." disse lui stupito.

"Sì. Devi consegnarlo a Ingrid Hunnigan, è un agente governativo. Ti dirò come trovarla" disse Chris.

"Sicuro di voler affidare a me una cosa così importante?"

"Hai attraversato l'oceano per Claire, penso di potermi fidare di te".

Resident Evil Code Veronica RemakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora