CHRIS - Rockfort

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Per Chris non fu difficile trovare dei mezzi di trasporto, c'erano molte persone che gli dovevano dei favori. Sapeva che era troppo rischioso arrivare all'isola in via aerea, quindi optò per una barca. Attraccò, prese con sé una pistola, il fucile a pompa, qualche granata, munizioni, un coltello e una torcia. Gettò da una parte la sigaretta spenta, e scese dalla barca. Anche se ormai la STARS non esisteva più, lui sentiva di farne ancora parte, quindi si era portato dietro una divisa verde scuro con lo stemma della STARS sulla parte alta della manica, e un gilet antiproiettile nero. Dalla spiaggia, vedeva la fortezza di Rockfort, era più in alto rispetto alla sua posizione.

"Ci sarà molta strada da fare" pensò Chris, e si mise in marcia.

Era notte fonda, ed era buio pesto, fu costretto ad accendere la torcia, questo lo rendeva visibile a potenziali nemici, ma era impossibile muoversi al buio. Quel silenzio assoluto era quasi di conforto, ma a un certo punto sentì un rumore, e si bloccò. Silenzio. Fece qualche passo, e sentì ancora quel rumore, qualcosa lo stava seguendo.

"Sono quei dannati cani zombie, ne sono sicuro" pensò irritato.

Si voltò di scatto e sparò, ma vide che non era un cane, era un essere diverso da qualsiasi mostro della Umbrella avesse mai visto prima, alto quasi lui, grosso, con la pelle che sembrava umana e nessun pelo, e una testa a forma d'uovo. La bocca ringhiava, mostrando denti sporchi di sangue, e l'unico occhio sulla fronte lo fissava in modo terrificante. Chris si sentì preso alla sprovvista, non aveva mai visto niente del genere, e il mostro riuscì a saltargli addosso. Lo mandò a terra, e Chris sentiva tutto il suo peso su di lui, il suo alito fetido addosso, e la sua saliva nella faccia, ma riuscì a colpirlo dritto nell'occhio con un pugno, e si rialzò sparando. Il mostro indietreggiò e spiccò un altro balzo verso di lui, Chris schivò e lo respinse con un pugno, e diede il colpo di grazia con un proiettile dritto nell'occhio.

"Fanno sempre più schifo" pensò disgustato, mentre ricaricava la pistola.

Mentre proseguiva, sentì improvvisamente il piede battere su qualcosa. Abbassò la torcia e vide che era il cadavere di un uomo, aveva un uniforme militare con il simbolo della Umbrella.

"Uccidono i loro stessi uomini, perché?" pensò chinandosi a osservarlo.

Lo guardò bene, la carne sul collo e in parte del petto era stata sbranata.

"Sicuramente non è stata una morte rapida" si disse Chris.

Lo girò dall'altra parte, recuperò un caricatore e riprese a camminare. Un'altra delle creature con un occhio solo gli andò addosso, stavolta Chris lo eliminò con un colpo di fucile a pompa.

"Non ho tempo per queste stronzate!" pensò aumentando il passo.

Ormai era un po' che vagava per la foresta, la base sembrava vicina vista da lì, ma uscire da lì si stava rivelando un'impresa.

"Come cazzo si esce da qui, non c'è neanche un sentiero!" si disse nervoso, illuminando i dintorni.

Poi sentì degli spari in lontananza, spense subito la torcia, e si chinò dietro un albero. Sentì delle urla, piedi che correvano, versi animaleschi.

"Corri, muoviti!" disse qualcuno.

"Ah, aiuto, aiutami!" urlò un altro, e Chris sentì una di quelle creature che lo divorava.

"Mi spiace, non possiamo fermarci!" disse un altro.

Avanzando un po', vide soldati della Umbrella che correvano, inseguiti da quei mostri con un occhio solo, e cercavano di rallentarli sparandoli addosso.

"Cristo, sono troppi!" urlò qualcuno.

"Non ti fermare!" urlò un altro.

"Glieli stanno mandando contro per impedirli di fuggire. Come si può essere così perversi?" pensò Chris a denti stretti.

Resident Evil Code Veronica RemakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora