5. Perché proprio a me

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Pov's Elisabeth

La testa mi gira e le mie palpebre sono pesanti, non riesco proprio ad aprirle. Sotto di me sento qualcosa di morbido, soffice. Mi sembra di essere fra le nuvole, e pensandoci non mi sembrerebbe strano dopo tutte le cose successe nelle ultime ore... Aspetta...mi hanno rapita?

Apro gli occhi di scatto alzandomi con il busto, troppo in fretta visto che la testa inizia a girarmi e inizio a vedere solo dei puntini gialli che ricoprono la mia vista... Chiudo le palpebre aspettando che passino un pò di secondi e dopo aver riaperto gli occhi finalmente riesco quasi a vedere tutto. E dico quasi anche se in realtà la vista è ancora appannata, mi guardo intorno confusa, non è la mia camera...i muri sono color panna, sembrano molto accoglienti e mi sembra di essere a casa mia...ma questa non è casa mia! Mi guardo intorno, il muro dietro di me invece è un marroncino chiaro, quasi grigio...non so come spiegarlo, sembra tutto così magico. L'arredamento è in stile moderno, minimal direi...un armadio con ante a specchio scorrevoli, davanti l'armadio si trova una poltrona che sembrerebbe di velluto bianca, dove sullo schienale c'è una camicia da uomo bianca. Accanto all'armadio in due estremità opposte ci sono due porte, entrambe bianche. Ai lati del letto a 2 piazze si trovano due comodini con sopra delle lampade a spirale, un comò abbinato ai comodini, questo mi fa immaginare sia la stanza di una coppia. So molto su queste cose, che anche se minime danno un tocco diverso ad ogni stanza, perché Liliana, la donna che mi ha fatto da madre, aiutava molte donne e molte famiglie a trovare casa. Mi manca così tanto la mia di casa...che ci faccio qui? Annabeth, Seb, Greg...erano persone che davo per scontato ci sarebbero state per il resto della mia vita, che mi avrebbero consolato dopo i pianti come hanno sempre fatto. Davo troppo per scontato tutto e adesso capisco che non li ho saputi apprezzare come avrei dovuto fare...si gli dimostravo il bene che volevo loro...ma quante volte gliel'ho detto? Forse avrei dovuto dirglielo più volte...farglielo presente. Mentre rimugino sul passato sento una mano accarezzarmi i capelli, sussulto girandomi di scatto buttando quei pensieri in un angolo della mia mente, mentre la sorpresa è l'unica emozione che provo...questa però non dura molto perché la paura inizia a farsi spazio nella mia mente, nel mio corpo, nel mio cuore. Che ci faccio qui? Perché invece di pensare non sono scappata? Che stupida...

Sta di fatto che guardando i suoi occhi la sensazione è la stessa di quando i miei occhi e i suoi di sono incrociati la prima volta. I suoi occhi incastonati nei miei quasi a completarli, non riesco a distogliere lo sguardo, non ho più alcun comando sul mio corpo e inizio a sentirmi accaldata.

Sta succedendo di nuovo.

Non so nemmeno io cosa mi succede e più lo guardo più penso a quanto sia bello, ai suoi occhi su di me, al suo ghigno, alle sue labbra...

E come se capisse che i miei pensieri sono poco casti sorride continuando ad accarezzarmi...se pensa di potersela cavare così si sbaglia di grosso. La prima cosa che mi passa per la mente è scappare, ma come si scappa da un luogo che non si conosce? Mi alzo di scatto e i miei piedi si poggiano su un enorme tappeto morbido.

-Cosa mi stai facendo?- la mia voce esce quasi strozzata, come se non bevessi da molto tempo, ma da quanto sono qui? Mesi...anni forse...

Mi vengono i brividi solo a pensare di potermi essere persa anni della mia vita senza saperlo...solo per lui.

Si alza guardandomi infastidito, molto infastidito a dire il vero.

Ma cosa vuole questo scimmione senza cervello da me?

-Sto tornando, aspettami qui- dice andando verso una delle due porte e prima che potesse uscire mi affretto a trovare le parole -come se potessi andare da qualche parte- dico con un'ironia molto affilata ma le sue parole divertite mi stupiscono

-In effetti- dice infatti per poi uscire dalla porta.

Eppure seguirlo non mi sembra per niente una brutta idea, ma quando mi avvicino per mettere in atto il mio piano sento uno scatto provenire dalla porta: mi ha chiusa a chiave.

Il terrore si impossessa di me, mi ha chiusa a chiave e invece di disperarmi sto qui a pensare il perchè quando sto vicino a lui non riesco a ragionare lucidamente. Quando sento il suo profumo la mia mente si annebbia e non capisco più nulla, mi sembra di essere tornata nella fase dei primi amori...eppure non lo sono! Quell'uomo metà lupo e metà scimmia non è niente per me, anzi io dovrei odiarlo perchè probabilmente è il distruttore della mia vita, il distruttore della mia famiglia, eppure mi rendo conto che non so ancora chi sia realmente e che forse non lo odio poi così tanto, e non lo odierei così tanto nemmeno se fosse chi penso sia.

Sento dei passi fuori vicino alla porta in cui lui è uscito poco prima, effettivamente devo ancora scoprire il suo nome...Anche se scimmione gli si addice particolarmente.

-Drake- dice una voce, la sua voce, facendomi sussultare e girare di lui. Lo guardo e probabilmente capisce la mia confusione perché subito dopo aggiunge - Mi chiamo Drake-

Continuo a guardarlo e probabilmente sembrerò una stupida ma al momento l'unica cosa che voglio è capire. Capire perché sta succedendo tutto questo. Perché proprio a me.

Mi passa una bottiglietta d'acqua -Ho trovato solo questa, spero ti basti- dice scrollando le spalle come se non dipendesse da lui. Non rispondo prendendo l'acqua iniziando ad osservarla e levo il tappo per annusarla.

-Non crederai mica che sia avvelenata, generalmente preferisco pratiche più dolorose del veleno- dice facendomi irrigidire. Non lo guardo e inizio a bere, cerco di bere lentamente perchè non so proprio che dire, dovrei essere furiosa ma credo che la mia mente non abbia ancora modulato e analizzato nulla di ciò che è successo. Mi sento ancora stordita anche se la sete è passata. Prova ad accarezzarmi nuovamente i capelli, come poco prima, ma mi scosto continuando a tenere lo sguardo su  di lui. Lo vedo sospirare e sembra come se il suo fiato accarezzi il mio viso, solitamente questo mi dà fastidio fatto da altre persone, insomma perché farlo? Ma invece sono troppo concentrata su di lui per dire qualcosa, sul suo viso, sui suoi occhi che sembrano come liberi, come se si stessero liberando dopo tanto tempo. Il suo viso, la sua espressione, esprime sollievo, ma anche fastidio, probabilmente per il modo in cui mi sono scostata dal suo tocco. Vorrei capirlo, capire cosa gli passa per la testa, perché mi ha rapita...

Mi accorgo che anche lui mi guarda, sposta spesso lo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi. Sembra come se combattesse con se stesso, ma se pensa di baciarmi si sbaglia di grosso. Scendo di scatto dal letto non allontanandomi in effetti troppo ma quanto basta per allontanare questo energumeno . Insomma sono realista, sono in una casa che non conosco,in una zona che non conosco, probabilmente piena di persone e con un uomo a cui piace fare il mago nel letto. Dove potrei andare? 

-Dove vorresti andare?- chiede calmo, e questa calma mi mette molta paura -Non puoi uscire da qui senza di me, lo so io e lo sai anche tu. A meno che non voglia essere attaccata o mangiata viva , vai non sarò io a fermarti ma ti ho avvisata a cosa stai andando incontro-

Ecco dove sta il trucco, mi  ha fregata.

revisionato, Buona pasqua a tutti voi, questa volta ho cambiato molto il capitolo e da qui in poi cambierà tutto quindi da qui si ricominciaa❤️

Non puoi scappare dal tuo Re (revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora