5. Little Miss Sunshine

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"I'd rather see the ocean once in a lifetime
And miss it for the rest of my days
Than never feel the sand beneath my naked feet
And never hear the sound of breaking waves..."

Native - Ocean

Rachel è cresciuta illuminata dal sole.
E il sole è diventato parte di lei.
Erano i tempi in cui correva sulla sabbia bollente di Huntington Beach.
Danzava vestita di rosa con le sue compagne, saltellando sulle punte, sognando di diventare una grande ballerina.
Si immergeva nell'oceano vicino all'isola di Santa Catalina e prendeva il gelato a Natale perché faceva caldo tutto l'anno.
I tempi in cui il suo papà era perfetto.
Rachel ricordava le gite in barca per vedere le balene al largo, gli amici della scuola elementare.
Il suono dell'ultima campanella era come lo sparo per gli atleti. La corsa verso la spiaggia, la svestizione istantanea e il tuffo nelle acque fresche e piacevoli. Le gare di nuoto fino alla boa, la sfida ad andare oltre e la rinuncia per paura dei motoscafi che passavano.
Una volta Rachel andò oltre. Erano lei, Cindy, Jordan e Tyler aggrappati alla boa rossa dopo una nuotata. Il cuore batteva in tutto il corpo, sorrideva così tanto che le guance facevano male. I capelli lunghi appiattiti sulla testa e lungo la schiena, riflessi dorati al sole.
"Dai, ti sfido raggiungere quella boa laggiù!" gridò ansimante Tyler.
"Ma sei pazzo?!" protestò Cindy.
"Si dai. Ti sfido anch'io!" rincarò la dose Jordan.
Rachel abbassò gli occhialini e corrugò la fronte.
"Se lo faccio cosa vinco?"
"Il mio rispetto!" disse noncurante Tyler.
"E' l'unica cosa che hai, non puoi neanche farle copiare i compiti visto che sei tu che copi da lei!" attaccò Cindy.
"Boom!" rise Jordan.
"Va bene... lo faccio e poi deciderò il premio!" tagliò corto Rachel, reggendosi con la sinistra alla boa e puntando al suo prossimo obiettivo.
La mano di Cindy le bloccò il polso.
"Che fai?! È pericoloso! E se passa una barca?"
"La faccio passare e poi riparto!"
Era facile no?
"E se non la vedi, ti investe e l'elica ti fa a pezzi?" Tutti si voltarono verso Jordan, che abbassò lo sguardo.
"Guardi troppi film..." concluse Rachel.
"Era un documentario in realtà..." bofonchiò il ragazzo con le guance che si arrossavano nell'imbarazzo.
"Lascia stare!" l'avvertimento di Cyndi arrivò tardi, Rachel si divincolò e partì.
"Cazzo l'ha fatto! L'ha fatto!" sentì tra lo sciabordio delle sue bracciate. Era concentrata. Certo, la boa era lontana almeno altri 50 metri, arrivare fino a quella da cui si era appena separata era già stata un'impresa per il suo piccolo cuore. Ma non le importava. Lei poteva farcela!

No... non poteva...

Iniziò a rallentare dopo una decina di metri, il cuore in gola, il fiato corto. Usò immediatamente la tattica d'emergenza che usava in piscina e si mise a dorso, dando bracciate calme, riprendendo fiato con gli occhi sul cielo, azzurro come non mai.
Un motore iniziò ad avvicinarsi, Rachel sentì i peli drizzarsi su tutto il corpo nonostante fosse in acqua.
Merda, arriva davvero una barca! E se mi ammazza?!
Mentre si teneva a galla con fatica, si guardò intorno in cerca della fonte del rumore. Vide una moto d'acqua rossa avvicinarsi, un ragazzo a petto nudo alla guida. Capelli neri ricci, abbronzato. Spense il motore e la moto si avvicinò per inerzia.
"Hey tu! Stai bene?!" preoccupazione nella voce.
"Si si! Stavo nuotando fino alla boa!"
"Ma lo sai che qui è vietato?" il tono si rilassò vedendo la bambina nuotare agevolmente.
"Davvero?!"
Il ragazzo inarcò un sopracciglio e poi sorrise compiacente.
"Certo! Immagino che non lo sapessi!" Gettò uno sguardo alla boa poco lontana e ai tre ragazzini ancora aggrappati ad essa. Tese una mano a Rachel, invitandola ad avvicinarsi. Lei la afferrò e si aiutò a rimanere a galla con la salda presa dell'uomo.
"Hai fatto qualche scommessa o roba simile?" chiese lui.
"Si! Di arrivare a quella boa laggiù!" fece un cenno.
"Beh... mi spiace deluderti, non ti posso lasciare andare. Qui passano le barche a motore, rischi di farti male. Però... hai vinto un giro in moto fino a riva. Che ne dici?" Il sorriso del ragazzo era contagioso e Rachel si sentì sciogliere. Aveva otto anni, ma iniziava a notare i ragazzi. Questo sembrava il principe della Sirenetta!
"Certo! Ho vinto comunque!"
"Direi di si!"
Rachel quel giorno non raggiunse a nuoto la boa proibita, ma rimase al sicuro fra le braccia di un bagnino figo fino a riva, sotto lo sguardo attonito dei suoi amici. Il ragazzo, che si chiamava Lewis, chiamò con la radio un'altra vedetta perché andasse a recuperare anche gli altri bambini. Quella sera furono tutti invidiosi perché Rachel si era fatta un giro in moto d'acqua e Cindy ancora di più perché quel bagnino era davvero figo! Peccato che mamma e papà non furono altrettanto felici della sua impresa e le fu proibita la spiaggia per una settimana.
Ne era valsa la pena...

Life is Strange: UntoldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora