7. And no man is an island

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Con un fuoco, l'uomo
non si sente mai solo.

Oswald Spengler


Per Chloe era una novità.
Essere cercata da qualcuno.
Non che nessuno la chiamasse mai. Si era solo abituata a ignorare il cellulare, lasciarlo vibrare senza risposta finché la pressione sociale non si faceva troppo forte. Allora dava un'occhiata ai vari messaggi accumulati e rispondeva. Non a tutti, solo a quelle pochissime relazioni che aveva bisogno di tenere in vita. Come quella con Justin e Trevor, o con Frank. Eliot poteva essere ignorato senza conseguenze. Tanto il ragazzo non avrebbe mai mollato l'osso.
Chloe ammirava e detestava la sua tenacia con la stessa intensità. Di tanto in tanto lo degnava di una risposta, perché in fondo l'idea che là fuori ci fosse qualcuno che teneva a lei, che la desiderava, le faceva piacere.
In generale, però, non aveva nessun motivo per dare attenzione al telefono. Nessun messaggio era mai davvero importante.
Almeno, così era prima di Rachel.
Dopo quella serata trascorsa a parlare in spiaggia e poi a trangugiare hamburger all'ACFC, qualcosa era cambiato. No... in realtà il cambio radicale avvenne la mattina successiva, quando Chloe si svegliò sulle le note di One In The Million, provenienti dalla radiosveglia.
Notò la spia del vecchio cellulare lampeggiare e decise di controllare chi le avesse scritto.

Rachel

Buongiorno rockstar!Ho passato davvero una bella serata ieri! Dovremo rifarlo!A proposito... com'è andato il ritorno a casa??


Chloe rimase diversi minuti a fissare il cellulare, mentre sentimenti confusi si agitavano dentro di lei, come scimmie ubriache. Rachel le aveva scritto. Ok...
Quindi era tutto vero. Siamo amiche adesso?
Chloe si grattò la testa e poi fissò la foto di suo padre e Max, attaccata accanto al letto.
Il loro sorriso sembrava incoraggiante, anche quello di Max... Sembravano dire qualcosa come "Vai! Che aspetti?? Rispondi!!"

Chloe

Hey!Vedo che la bettola per camionisti ha funzionato!Ho subìto un'estensione della pena di una settimana...Ma sono viva e illesa! Non hanno neanche urlato, mi hanno solo informata. Strano ma ok!


La risposta di Rachel non si fece attendere.

Rachel

Uhm... mi dispiace.Che ne pensi di fare colazione insieme?


Chloe avrebbe potuto abituarsi molto facilmente a qualcuno che rispondeva immediatamente ai suoi messaggi. Anche ad avere qualcuno cui inviarne regolarmente...


Chloe

Va bene!Mia madre fa il turno pomeridiano, possiamo andare al Two Whales.

Rachel

I migliori pancake di Arcadia Bay o forse dello Stato!

Chloe

Vorrai dire del mondo!Vediamoci lì tra mezz'ora.

Rachel

A dopo! xoxo! (e non è un'emoji!!)

Chloe

È un po' borderline, ma posso tollerarla!


Da quel giorno, le colazioni al Two Whales divennero una specie di abitudine di questo nuovo e strano sodalizio ChloRachel.

-

Megan era in caffetteria da almeno quaranta minuti. Aspettava Rachel.
In realtà non avevano nessun appuntamento, ma supponeva che sarebbe venuta a fare colazione lì. Anche se in realtà non lo sapeva con certezza. Da qualche tempo Rachel si era decisamente eclissata e non riusciva a togliersi dalla testa che fosse a causa di Halloween. Già... Quella fottuta serata...
Due ragazze le passarono accanto dirigendosi al bancone, un paio di metri dietro di lei. Non poté evitare di notare lo sguardo che le lanciarono, seduta da sola al tavolo a guardare il cellulare con disperata aspettativa. Le sentì bisbigliare. Ridacchiare...
Ma che cazzo di problemi aveva la gente?
Si sentiva di colpo gettata in una specie di soap opera.

Life is Strange: UntoldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora