Capitolo 10

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L'ultima gara arriva presto, nonostante la tensione e una piccola discussione dovuta al fatto che Stiles aveva provato un'ultima volta di chiedere a Derek di essere presente. Ma il maggiore era stato irremovibile. "Ci saranno un sacco di giornalisti e persone che mi riconosceranno. La daranno in tv, questa volta ti guarderò in diretta" aveva detto per poi baciarlo e ritirarselo addosso sottile lenzuola. E Stiles aveva lasciato perdere.

Quando entra nel recinto, infatti, Stiles si concede di guardare diritto nella telecamera e fare un sorriso al limite del diabetico, ma se ne frega. Sa che Derek lo sta guardando e quello è il suo modo di salutarlo.

Raddrizza la schiena quando gli danno il via e comincia con il primo ostacolo. Appena salta l'ultimo, quello più alto, Stiles riprende di nuovo contatto con la realtà. Quasi non ricorda quello che ha fatto, sa solo che ha saltato tutto alla perfezione, ma è come se avesse scollegato il cervello. Non ha avuto la minima paura perché ha fatto tutto d'istinto. Per questo, per questa rivelazione, appena scende da cavallo afferra il cellulare e fa partire la chiamata.

"Pron-"

"MI HAI VISTO? VISTO CHE NON HO SBAGLIATO NULLA? Non pensavo a nulla come dicevi tu, non ho provato nessuna stretta allo stomaco prima di saltare. In realtà nemmeno mi ricordo di aver saltato!"

"Sei stato bravissimo, Stiles e ti stanno inquadrando con il risultato sotto il tuo faccione, smettila di saltellare"

"ODDIO! Non ho aspettato il risul- ODDIO SONO PRIMO! HO VINTO! DEREK, HO VINTO!"

~ Chiamata terminata.

Stiles si porta il telefono davanti agli occhi guardando lo schermo nero. È caduta la linea? Lo sblocca per richiamare Derek, ma qualcuno gli dà un colpetto su una spalla per farlo girare. Ma quando ai gira si pietrifica.

"Sì, direi proprio che vai alle olimpiadi, ragazzino."

Derek è lì, in piedi, che si regge ad un braccio di Vincent, ma è in piedi e Stiles sente le gambe cedere.

"Tu-tu... sei... Derek!"

Stiles sa che sta blaterando, ma non riesce a pensare, a parlare, a muoversi.

"Sì, quello è il mio nome" dice il bastardo ghignando.

"Stiles, posso lasciarlo nelle tue mani?" li interrompe Vincent e Stiles annuisce facendo un passo avanti e permettendo a Derek di afferrare un suo braccio, mettendoglisi di fronte.

"Ora sei tu a guardarmi dal basso, ragazzino"

Stiles ancora non riesce a parlare, ma alza una mano a sfiorare una guancia di Derek, perdendosi nel suo sguardo felice.

"Ci vieni con me a Rio?" è l'unica cosa che riesce a dire. E sa che potrebbe dirne altre tipo: come hai fatto a camminare? Perché non me l'hai detto? O più probabilmente qualcosa come: "sei bellissimo; Non sono mai stato così felice". Ma quella è l'unica domanda che gli esce e che fa sorridere Derek teneramente.

"Anche se ti sei qualificato alle olimpiadi, penso che tu abbia ancora bisogno di un allenatore, no?"

E Stiles sorride. Forse piange pure, ok, senza il forse e vorrebbe solo saltargli in braccio e allacciarglisi contro come un koala, ma sa di non poterlo fare, quindi continua ad accarezzargli una guancia piano, trasmettendo tutte le sue emozioni solo con lo sguardo. Derek si abbassa di poco, gli sfiora la fronte con un bacio e poi guarda oltre la sua spalla, chiedendo a qualcuno di avvicinarsi, sicuramente Vincent.

"Ora va sul podio, prendi la tua medaglia e poi andiamo a casa, okay?" gli dice e Stiles annuisce veloce, lasciandogli il braccio quando Vincent li raggiunge e correndo verso la postazione per la premiazione.



"Der... aaaaaah... sic-sicuro di po-poterlo fare?" domanda Stiles per l'ennesima volta diviso tra la preoccupazione per il suo fidanzato e il piacere che sta provando.

"È da quando ci siamo messi assieme che sogno di poterti scopare stando in piedi" ringhia affondando con violenza in quel corpo seduto sul ripiano della cucina e con le gambe avvolte alla sua vita, come per assicurarsi che non cada.

"A-allora p-più veloce"

"Sarai la mia morte" dice spingendosi al limite delle sue nuove possibilità.

Vengono poco dopo, colti dall'estremo piacere provocato più che altro dalla consapevolezza di quella situazione nuova e, per Stiles, del tutto inaspettata. Il membro di Stiles si sta ancora contraendo rilasciando gli ultimi schizzi quando lo stringe forte a se, affondando il naso nel suo collo. "Andiamo a letto" sussurra.

Derek gli passa una mano tra i capelli. "Sto bene, davvero"

"Ma io sono stanco"

"Sei pessimo a nascondere la tua preoccupazione"

Stiles sorride appena, senza sentire il bisogno di negare. Derek si sposta permettendogli di scendere dal ripiano. Le gambe gli tremano un po', ma afferra sicuro la vita di Derek e si dirigono nella camera. Dopo una veloce ripulita, sono sotto le lenzuola abbracciati. "Allora è questo che mi stavi nascondendo" comincia Stiles.

"Sì, e ammetto di essermi anche sentito un po' in colpa, ma la tua espressione sorpresa ne è assolutamente valsa la pena"

Stiles ridacchia. "C'è stato un momento in cui ho seriamente temuto che mi tradissi con Erica"

"Davvero? Quando?"

"Ricordi quando sono entrato e vi ho trovati abbracciati? Eravate così imbarazzati che pensavo di avervi interrotti in un momento poco opportuno"

"Oh, in effetti quella è stata la prima volta che sono riuscito a reggermi in piedi da solo per qualche secondo"

"Perché?"

"Cosa?"

"Hai sempre detto che non aveva senso tornare a camminare se non potevi più cavalcare. Cosa ti ha fatto cambiare idea?"

"Tu"

Stiles sente le guance andare a fuoco e il cuore rimbombargli nel petto. "Davvero?"

"Non voglio esserti di peso, anzi, voglio poter essere al tuo fianco nei momenti più importanti, e sostenerti nelle difficoltà. E non potevo farlo se fossi stato io il primo ad esserlo"

"Ti amo" soffia sgranando poi gli occhi appena resosi conto di ciò che aveva detto.

"Non so cos'ho fatto per meritarmi un ragazzino come te, ma... ti amo anch'io"

"Ehi, per essere un ragazzino devi ammettere che me la cavo piuttosto bene, specialmente in alcune situazioni" dice ammiccando e percorrendo con l'indice il suo torace.

"Ma sempre piccolo resti, specialmente adesso che dovrai alzare gli occhi per guardarmi"

"Non esiste prospettiva migliore" soffia Stiles prima di ricongiungere le loro labbra in un morbido bacio.

Tra gli ostacoli del cuore | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora