Il bene e il male

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La filosofia insegna che la serenità è, come stato permanente, impossibile, perché non nasce dal carattere. Può essere solo una conquista temporanea e precaria. Detto questo, si può dire che il bene e il male esistono solo per noi. Noi che siamo uomini e, in quanto tali, soggetti a classificare i nostri sentimenti.

Pertanto, credo che bene e male siano in modo semplicistico i due antagonisti su cui ruota l'esistenza umana. Senza questi due fattori non sarebbe possibile attribuire alcun significato a nulla. Inoltre, affermare che bisogna vivere nel bene, direi che è pura utopia. Di fatto non è possibile, a dir poco inconcepibile. Se in noi esiste un lato oscuro (il male), significa che serve a qualcosa, in caso contrario non esisterebbe, nulla è dato al caso.. non credete anche voi?

Allora a che serve porsi tante domande su qualcosa che esiste, c'è e, se sussiste, è perché è necessaria; con la consapevolezza, inoltre, che sono concetti così "puri" e assoluti, che la mente umana, pur mettendoci tutta la buona volontà, non potrà mai comprendere.

Dunque direi che l'uomo, per poter arrivare alla concezione del tutto e del nulla, deve per forza passare nei processi che trasformano il male in bene e il bene in male; sì, è vero, il bene a volte può diventare male, per poi passare all'indifferenza di detti sentimenti, ma quest'ultima forse tra un migliaio di vite.

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