Giudicare gli altri

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E' una cosa che piace a tutti fare... dico giudicare. E' nell'intimo umano, non si può fare a meno di farlo: Il "giudizio" è una delle nostre attività preferite. 

E sì, è uno spasso per noi preconfezionare tutto con il dargli un'etichetta. Creiamo infiniti modi per catalogare buoni e cattivi, le cose che ci piacciono e non; e se non viene guarita, la nostra mente potrebbe svolgere questa attività all'infinito. 

Anche perché giudicare rafforza l'ego. Però quando lo facciamo dobbiamo tenere sempre presente che nella misura in cui giudichiamo il prossimo, giudichiamo allo stesso tempo noi stessi. Il classico effetto collaterale e si manifesta sempre: ne è testimone il detto espresso nel vangelo secondo Luca: "Non giudicate e non sarete giudicati... perché nella misura in cui misurerete sarete misurati". 

Riuscire a minimizzare questa ingerenza della mente nel giudicare tutto e tutti di sicuro porterebbe un rilassamento della stessa, fino al raggiungimento di quella pace da noi tanto anelata. E basterebbe solo un po' di pratica e quell'emozione interna che ci porta a giudicare, sempre, e che non ci lascia liberi di essere ciò che siamo, si acquieta... si placa. 

Badate, non va via del tutto, si attenua. 

Sapete, giudicare ci porta a non comprendere chi siamo. Lo so, è' inverosimile, ma la mente ha un gran desiderio di dare un'etichetta a tutto, lo fa perché è l'unico modo che ha per poter capire cosa la circonda, inconsapevole che nel momento in cui pensa d'aver capito ne perde la comprensione iniziale. 

Rammentate quelle persone che sanno sempre tutto e quindi danno giudizi su ogni cosa? Ecco, così siamo noi quando giudichiamo. 

Se solo ci rendessimo conto che non sappiamo nulla. 

Giudichiamo una persona e in fondo non sappiamo nulla di lei. E soprattutto non sappiamo cosa la anima. 

Tutte le volte che giudichiamo dovremmo chiederci: ma chi sono io per giudicare il percorso che anima quell'individuo? E dovremmo poi osservarlo per ciò che in realtà è: "l'immagine del nostro Ego inconsapevole".

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