9°CAPITOLO

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Era notte fonda ormai, la ragazza con cui aveva passato il resto della serata era andata via e lui era sul suo letto sfatto fumando la terza sigaretta. La finestra della sua camera era aperta, le tende erano scostate e la luce della luna gli illuminava il profilo.

Era particolarmente pensieroso e c'era una persona causa di questi suoi continui e tormentosi pensieri.

Aveva dei grandi occhi verdi, capelli neri, era testarda e sapeva suonare la chitarra. Gloria. Possibile che una ragazza lo portasse a stare sveglio tutta la notte?

Jimmy si autoconvinceva che non era per la ragazza ma per il fatto che con lei si fosse aperto e avesse raccontato la parte più dolorosa della sua infanzia. Gli mancava tantissimo suo padre e non parlava di lui mai con nessuno, neanche con Will e Jhonny.

Pensando ancora il suo sguardo cadde nell'angolo della stanza dove c'era la sua chitarra.

Un po' titubante si alzò la prese. Si diresse verso il letto e iniziò a pizzicare le corde. Lo strumento era scordato quindi lo accordo' prima. Dopo prese a suonare la prima canzone che il padre gli insegnò.

Jimmy aveva gli occhi lucidi, strano, lui non si emozionava mai.Troppe emozioni in una sola serata. Tutta colpa sua,dei suoi occhi e della sua testardaggine. Non era la ragazza per lui, era troppo buona e innocente. Lui era un tossico non adatto ad amare, però non smetteva di pensarla.

Dopo un po' mise la sua chitarra a posto e si mise sotto le coperte.

Tutti quei pensieri e quelle emozioni gli avevano fatto venire mal di testa. "Meglio dormire" penso'

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Jimmy.

L'unico nome a cui riusciva a pensare in quel momento.

I suoi occhi verdi e il suo sorriso l'avevano fottuta.

Era un ragazzo così duro all'esterno, però con lei si era aperto e le aveva raccontato un po' del suo passato. Chissà cos'altro ancora aveva da scoprire su di lui.

Mentre suonava sapeva che la stava osservando, ma non le dava fastidio. Stava facendo una cosa che le piaceva e che le aveva chiesto di fare Jimmy, quindi andava bene.

Non voleva essere influenzata così, però non poteva farne a meno.

Quel ragazzo era sbagliato per lei eppure tutte le sue imperfezioni lo rendevano perfetto agli occhi di Gloria.

La ragazza non riusciva a dormire. Forse per i pensieri che le affollavano la mente, o forse per il mal di testa o solamente perché se chiudeva gli occhi vedeva i SUOI.

Volse un ultimo sguardo alla luna che si intravedeva dalla finestra e poi si rimboccò le coperte aspettando che il sonno fosse arrivato.

Heyyy.
Buon san Valentino. Scusate il ritardo, però non ho molte idee di come scrivere infatti le sto riordinando. Volevo dirvi che non so quando aggiornerò di nuovo e mi scuso se il capitolo è corto. Detto questo vado a deprimermi.
Bye xx

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