Capitolo 10

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Stava arrivando Natale ed io non volevo rimanere in quella situazione, l'unica gioia era andare a fare skate con Nicolò ma le cose non erano facili, Rocco e mia madre mi stavano sempre addosso..
Decisi di chiamare mio padre per sapere dove si trovasse per Natale.
"Tesoro io sono a Los Angeles e ci rimarrô fino a febbraio per lavoro, se ti va di passare il Natale con me non c'è nessun problema okay?"
"Okay papà... lo chiedo a mamma se dice di si ti avviso"
"Certo, fammi sapere il prima possibile così prenoto i biglietti."
Ne parlai con mia madre che non la prese benissimo ma mi disse che erano scelte mie.
"Si può sapere perché stai piangendo?"
"... non ti volevo lontano da me, soprattutto nei periodi di festività"
"Hai ragione e capisco come stai ma papà allora? Lui ci tiene tanto a me e non mi vede MAI. "
"Già..."

L'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze andai con Sara a fare un po' di shopping per dei vestiti carini per me e per un regalo di Natale a mio padre.
Al ritorno mi incontrai con Nicolò per bere una birra.
"Quindi parti?"
"Eh già..."
"Come faccio senza di te? Con chi andrò in skate adesso?"
"Passerà in fretta te lo prometto."
Lo salutai e tornai a casa; chiamai mio padre per dirgli che lo avrei raggiunto a los angeles domani mattina.
Non vedo l'ora.

Mi svegliai, le valige erano pronte, io quasi.
Mia madre era a lavoro e mi aveva lasciato un biglietto con tutte le raccomandazioni, io presi le valige e chiamai un taxi.
Rocco mi vide aprì la porta e venne verso di me
"Che cosa vuoi tu?"
"Niente... solo sapere dove vai."
"Non sono affari tuoi."
"Vai via per sempre? Dove???"
"Lasciami in pace."
"Nelle tue condizioni non puoi viaggiare da sola... tua madre lo sa?"
"La prego parta. All'aeroporto"
Era davvero ossessivo quando ci si metteva.
Perché avrei dovuto dirgli qualcosa? Lui non è nessuno. Che pensasse alla sua ragazza.
Chiamate su chiamate da parte di Rocco, stavo quasi per bloccare il numero ma il volo era in ritardo di mezz'ora perciò decisi di rispondere
"Che c'è?"
"Che c'è??? Te ne sei andata senza dirmi niente... cazzo non puoi farlo"
"Perché no? Io sono la tua ragazza? Tua sorella? Non credo. Non ho nessun obbligo morale nei tuoi confronti "
"Ma come parli? Ti sei fottuta il cervello? Shory dimmi dove vai e ti raggiungo."
"MI DEVI LASCIARE STARE. Se parto è per colpa tua, ti sei fidanzato e continui a starmi col fiato sul collo. Smettila davvero."
"....cosa?"
"Cosa? Non te ne rendi nemmeno conto cristo..."
"Senti io ti sto semplicemente proteggendo, credi mi piaccia starti così addosso?"
"Non te lo chiede nessuno di proteggermi, LASCIAMI STARE!!!!! Me la sono cavata per 17 anni ora arrivi tu e mi rendi la vita un inferno."
"Shory...."
"Shory un emerito cazzo, NON CHIAMARMi, NON FARTI VIVO NON DIRMI NIENTE, fa finta che non esisto e lasciami stare."
Agganciai la chiamata e salii sull'aereo poco dopo.
Mi dispiaceva trattarlo così ma stava diventando un incubo quel ragazzo...

M E L A N C H O LY || CHIELLO|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora