E anche quell’anno il campionato era giunto al termine ed erano iniziati i ritiri della nazionale, sta volta in vista del mondiale.
in quegli anni avevo sempre evitato qualsiasi ritiro e qualsiasi partita, li seguivo da casa, senza il minimo rischio di ritrovarmi davanti Domenico.
quelle erano le mie intenzioni anche per quell’anno ma, da cretina, promisi a Manuel che sarei almeno andata a vedere tutte le partite dal vivo insieme a Chiara; ed era proprio per questo che in quel momento mi trovavo su un aereo alla volta di Dortmund dove si sarebbe giocata Spagna - Italia.
sapevo già che sarebbero stati giorni molto lunghi e avevo anche un brutto presentimento.
__________________________il giorno dopo lo passai chiusa in albergo, o almeno fino alle 19:00, quando era ormai ora di andare allo stadio dato che la partita sarebbe iniziata di li ad un’ora.
quest’ultima trascorse relativamente tranquilla fra urla di gioia, imprecazioni ed ansia che però portarono la nostra nazionale ad una vittoria per 3-1 con i gol rispettivamente di Ramos per la Spagna e di Insigne, Jorginho e Florenzi per l’Italia.
la partita era appunto finita quando mi vibrò il cellulare:
da αδελφός.👼🏻
perché non scendi a festeggiare con noi? anche gli altri vogliono vederti💘sospirai.
sapevo che sarei dovuta andare perché in ogni modo mi ci avrebbero trascinato lo stesso.
guardai Chiara e le riferii ciò che mi aveva scritto Manuel per poi incitarla ad andare avanti, io avevo bisogno di darmi una rinfrescata e di prepararmi psicologicamente.
andai in bagno e ci stetti per circa cinque minuti, poi mi diressi verso lo spogliatoio e proprio nella strada che mi divideva da esso, tutti i miei presentimenti si avverarono.
mi bloccai di botto nel corridoio per lo spogliatoio, lo avevo davanti, anche lui immobile che mi fissava, così come facevo io.
il silenzio fu spezzato da un bambino che corse verso Domenico per poi abbracciargli le gambe e dire:
"zio sei stato bravissimo!"
il ragazzo gli scompigliò i capelli con una mano e sorrise mentre io continuavo a fissarli, non fece in tempo a parlare però che riprese la parola il bambino:
"tu chi sei?" disse indicandomi
io sorrisi e mi abbassai all’altezza del bambino per poi dire:
"ero un’amica dello zio bellissimo,
e tu come ti chiami?""digli la verità dai, sai tesoro, lei è la ragazza di cui ti ha parlato tante volte lo zio prima di andare a letto"
parlò poi Domenico parlando per la prima volta.
io sospirai e poi riposai lo sguardo sul bambino che mi sorrise:
"tu sei Sophia! io sono Mattia invece"
non feci però in tempo a parlare che una figura si avvicinò a noi:
"Mattia ti ho detto che non devi allontanarti da me mai ok? potresti perderti o farti male!"
la ragazza poi si girò verso Domenico e gli lasciò un bacio a fior di labbra per poi sospirare:
"dio è una peste"
solo in quel momento però la guardai bene, era identica a me e appena la vidi la riconobbi, era Francesca, la ex di Riccardo.
anche lei mi aveva ovviamente notato e in quel momento mi squadrava in un modo non molto amichevole.
"beh, è stato un piacere rivederti, io vado da mio fratello e gli altri, ciao piccolino"
dissi, accarezzando poi i capelli di Mattia e dirigendomi verso gli spogliatoi.
appena vidi mio fratello mi buttai sul suo petto scoppiando poi a pingere e raccontandogli tutto, rivedere Domenico con la sua nuova vita mi fece malissimo, lui era riuscito ad andare avanti, io invece non riuscivo neanche ad andare in un posto dove ci sarebbe stata la possibilità di vederlo, ero patetica.
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Riccardo's pov
Stavo tornando nello spoiatoio per festeggiare con i ragazzi per la vittoria contro la Spagna.
Prima che tornassi dentro mi aveva fermato il mister per chiedermi se mi facesse male la caviglia.
Ero appena tornato da un infortunio alla caviglia e avevo giocato solo 10 minuti della partita.
Appena arrivai al corridoio per entrare nello spogliatoio, vidi Domenico che baciava Francesca a fior di labbra.
Mi bloccai all'istante.
Sentii una lacrima uscire dall'occhio sinistro.
Me lo dovevo aspettare che Domenico e Francesca si mettessero insieme dopo quello che io e Sophia gli avevamo fatto.
"Dio è una peste"
Disse riferita al bambino che avevo notato solo in quel momento.
Probabilmente hanno avuto un figlio così presto.
Indietreggiai e mi chiusi nel primo bagno che vidi.
Scoppiai a piangere senza sosta.
Se Francesca mi vedesse in questo stato, mi direbbe "sei patetico, Riccardo"
E avrebbe ragione.
Sembro patetico a ripensare com'è finita fra noi due.
È solo colpa mia se ora mi sono ridotto così.
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Instagram|| Domenico Berardi e Riccardo Sottil
Fanfic@berardi25 ha iniziato a seguire @sophh.loca @riccardosottil ha iniziato a seguire @fra.spano 2°storia su Riccardo Sottil su Wattpad. Storia in collaborazione con @sophjxx. AVVISO: nella storia, Riccardo Sottil e Giovanni Simeone giocheranno sempre...