Il Male è di questo mondo

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"Le ragazze crescevano in fretta, come erano cresciute in fretta Vaniglia e Pervinca, era tutto simile, troppo simile a quella giornata di venti anni fa...quando tutto venne modificato per sempre...."

Liliana e Samantha crescevano in fretta e presto Pervinca e Vaniglia vollero essere informate sul più piccolo gesto fatto dalle loro bambine. Ormai gli ultimi denti da latte delle bambine erano caduti e quello di Samantha stava già facendo capolino. Sebbene fossero due comuni ragazze, Vaniglia e Pervinca erano comunque preoccupate che non ereditassero i loro poteri.

Successe tutto un giorno di Estate, per la precisione il 20 Giugno. Ricordo perfettamente quella giornata, poiché tutto era perfetto. Il giorno dopo sarebbe stata la festa di compleanno di Tomelilla e noi saremmo andati a trovarla, come sempre. Liliana era su di giri per la gioia, adorava andare a trovare i nonni e Tomelilla, e come sempre amava costruire con le sue mani il regalo da dare alla prozia. Come sempre si svegliò emozionata e subito si fiondò fuori dal letto -Manca ancora una giormata intera!- dissi io vedendola così agitata -Infatti Feli! È pochissimo! Ed io non so ancora cosa fare!- disse lei esasperata -Io si però- dissi, lei si illuminò -Dato che è Domenica prima di tutto scendiamo a fare colazione! E poi vedremo di inventare qualcosa- dissi, lei parve un po' delusa ma poi annuì. Entrambe scendemmo e come tutte le Domeniche la tavola era imbandita di cose buone, le crepes erano la colazione preferita di Liliana, Vaniglia le faceva esattamente come quelle del signor Cicero. Tutti si sedettero a tavola e mangiarono allegri come sempre -Domani è la festa di zia Tomelilla!- esclamò Liliana entusiasmata -Lo sappiamo tesoro- disse Vaniglia sorridendo. Parlammo come sempre del più e del meno, edi cosa avremmo potuto fare durante la giornata. A fine colazione Liliana per poco non fece cadere i piatti che stava portando in cucina -Cosa c'è?- le chiese Vaniglia confusa -Il cesto delle cortesie! Me ne sono dimenticata!- esclamò Liliana posando i piatti e correndo fuori. Il cesto delle cortesie era una vecchia tradizione, ogni Domenica gli abitanti di Fairy Oak mettevano fuori un cesto e la mattina vi trovavano denteo molte cose. Liliana entrò in casacon il cesto e lo posò sulla tavola poi iniziò a frugarci dentro -Dei pesci- disse tirando fuori un pacchetto, i pesci erano stati sicuramente pescati da Scricciolo, o meglio Robin Windflower, che amdava tutti i giorni a pesca con il Santuomo, la vecchia barca appartenuta a Capitan Talbhoot. -Delle uova- disse Liliana continuando a frugare nel cesto -Uuu, c'è persino una fetta di dolce!- esclamò Liliana tirando fuori un altro pacchettino con attaccato un bigliettino -È da nonna Dalia!- esclamò contenta, Vaniglia sorrise -Eccola!- disse infine Liliana tirando fuori la molletta di legno intagliata con aria soddisfatta -Chi è?- chiese Vaniglia -Zia Vi!- esclamò Liliana sorridente -Tu dici che ci sono anche io su qualche molletta?- chiese Liliana curiosa -Certo! Ci sono tutti gli abitanti di Fairy Oak- disse Vaniglia -Anche quella cornacchia di Sandy?- chiese Liliana -Si anche lei, ed io non la definirei "cornacchia"- disse Vaniglia. Sandy non era altri che la figlia di Scarlet e suo marito, assomigliava molto alla madre e, se possibile, di carattere era ancor peggiore di lei da giovane, Liliana la detestava e spesso veniva offesa da lei, ma ormai si era abituata e non ci dava più molto caso. -Ora devo farmi venire in mente cosa regalare alla zia....- disse Liliana pensierosa camminando avanti e indietro -Ho trovato!- esclamò ad un punto e per poco non caddi dalla sua spalla -Oh, scusami fatina- disse -Papà!- chiamò e dopo poco Jim si precipitò dalla figlia -Ho trovato il regalo sa fare a zia Tomelilla! Potremmo costruire un pss psssshh- sussurrò al padre e non riuscì a capire cosa aveva in mente di regalare a Tomelilla -Cosa le costruirai?- le chiesi curiosa -Sarà una sorpresa anche per te Feli- disse lei sorridendo. Io e Liliana passammo la mattina a disegnare, a Tomelilla avrebbe regalato un innaffiatoio costruito quasi completamente da lei, disegnò vari prototipi prima di riuscire a farne uno che le piaceva. Prima disegnò un comune innafiatore ma poi mise da un lato il disegno e prese un altro foglio -È troppo...normale- disse disegnandone un'altro, Liliana era molto brava a disegnare e vederla mentrelo faceva era una cosa che mi piaceva, tracciava sicura le righe sul foglio e colorava con armonia che non si addicono ad una futura strega del buio. Anche il secondo tentativo fallì -È troppo colorato, non lo userebbe mai! Non è Flox!- disse Liliana mettendo da un lato anche il disegno che aveva appena finito, un innafiatore dalla forma bizzarra ed un vero tripudio di colori. Alla fine, soddisfatta, mi mostrò il disegno -Ti piace Feli?- mi chiese -È stupendo un vastosacco!- esclamai, l'innaffiatoio questa volta aveva un aspetto raffinato ed era abbellito con disegni di fiori. Dopo aver pranzato Jim e Liliana sparirono nel laboratorio di Jim a fabbricare l'innaffiatoio e, a tardo pomeriggio, finalmente uscirono e Liliana mostrò a tutti il bel regalo, era davvero molto bello. Dopo cena Liliana inpacchettò il suo regalo e andò a letto -Devo cercare qualcosa da leggere...- borbottò prima di spegnere la luce. In quel momento Vaniglia mi chiamò ed io scesi -Feli, tu mi avevi detto di aver scritto un diario, quando eri la nostra fata tata- mi disse -Si, perché me lo chiedi?- risposi curiosa -Beh, vedi, tu avevi detto di aver raccontato la battaglia contro il nemico ed io pensavo che magari, se tu vuoi, potresti darmi il tuo diario ed io potrei ricavarci una storia che magari i giovani di Fairy Oak potrebbero studiare- mi spiegò lei -Mi pare un'idea bellissima!- esclamai, lei sorrise e mi ringraziò. Quando tornai in camera Liliana si girava e rigirava. Nel silenzio della notte si udiva il richiamo disperato di un gufo, probabilmente rimasto intrappolato da qualche parte. Dopo una quindicina di minuti il gufo continuava a lanciare il suo richiamo, Liliana si alzò dal letto e si diresse verso il lucernaio che illuminava la stanza col chiarore della luna -Cosa fai?- le chiesi -Vado ad aiutare quel povero animale! Così la smette di disperarsi, ed io posso dormire- disse aprendo il lucernaio e salendo sul tetto -È pericoloso! Torna giù!- la rimproverai tirandola per la vestaglia -Feli! Non faccio niente di pericoloso!- esclamò -Si! Potresti cadere e...- dissi ma proprio in quel momento Liliana scivolò e cadde, chiusi gli occhi terrorizzata -Puoi aprire gli occhi fatina- mi richiamò Liliana, il mio cuore smise di battere per lo spavento, ma quando riaprì gli occhi riprese, Liliana stava volando -Voli!- esclamai -Già- disse lei sorridendo entusiasmata, volò fino all'albero vicino e liberò il gufo inpigliato in un ramo poi tornammo a casa e si mise a dormire, io corsi ad informare Vaniglia, impresa che non fu facile.

Il giorno dopo andammo da Tomelilla per festeggiare il suo compleanno. Il cielo era scuro e preannunciava pioggia, devo ammetterlo, avevo paura. Di cosa? Credo lo immaginiate già. Liliana corse ad abbracciare i nonni e la zia alla quale consegnò il suo dono che fu, inutile dirlo, molto molto gradito! Dopo pochi minuti dal nostro arrivo, quando Vaniglia stava aiutando mamma Dalia in cucina e Liliana era nello studio con Cicero (amava leggere le mappe e guardare con il telescopio), bussarono alla porta -Vado io!- disse Vaniglia correndo ad aprire, sulla porta c'era Pervinca con Grisam e Samantha, entrarono di corsa infreddoliti. Per inca abbracciò la sorella e andò a dare i suoi auguri alla zia, Grisam parlò un po' con Vaniglia mentre Samantha aveva l'aria un po' triste -Liliana è sopra, nello studio di Cicero- gli dissi avvicinandomi, lei annuì e poi sparì di sopra. Nei minuti successivi arrivarono anche Shirley, Tommy e i loro tre figli, mago Duff, Vic e Marta e per ultimi la famiglia Pollimon al completo. Quando la tavola fu pronta iniziammo a cenare, sulla tavola vi erano molte prelibatezze. Liliana raccontò a tutti cosa era successo la sera prima, del suo primo volo ma la delusione si dipinse sul suo volto quando Tomelilla le annunciò i poteri che aveva ereditato da Pervinca, e anche Samantha raccontò cosa le era capitato due giorni prima, lei era una strega della luce, ma anche lei non sembrava soddisfatta. Liliana aveva da sempre dimostrato di essere gentile, dolce e fragile come un magico della luce e invece madre natura le aveva dato un opposto potere, quello di distruggere, far marcire e addirittura uccidere. Stessa cosa valeva per Samantha. Fred, che aveva ereditato i poteri di magico della luce, rimase sorpreso quando scoprì che la sua migliore amica era una strega del buio.

La sera fu tempestosa e alle dieci di sera, la pioggia batteva forte contro il tetto come se volesse sfondarlo. Tomelilla mi fece segno di andare con lei nella stanza degli incantesimi ed io la seguì. Appena arrivati Tomelilla mi chiese subito in tono preuccopato -Hai notato qualcosa di strano? Qualcosa come....l'altra volta?- pensai a lungo prima di scuotere la testa -No, nessuno, la signora Pull è sana come un pesce e il topo di Shirley non ha la lingua blu, a dire il vero, non la mostra a nessuno- dissi -E poi, il nemico è stato sconfitto, per sempre- dissi sicura di me, Tomelilla si girò a guardarmi -Oh, Feli, abbiamo sconfitto un nemico...- disse Tomelilla -Ma, vedi, purtroppo il male è di questo mondo...- disse

Fairy Oak FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora