Il nuovo diario

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"partì con immensa emozione, non veddvo l'ora di rivedere il villaggio della Quercia e sopratutto i suoi abitanti"

La mattina dopo non facevo che rileggere la lettera inviatami da Pervinca, ormai la sapevo a memoria! Ma non riuscivo a convincermi che Pervinca, proprio la mia Pervinca mi mandava a chiamare per la fiflia di sua sorella, la dolce e bella Vaniglia stava per avere un bambino o una bambina della quale mi sarei occupata con gioia. Chissà com'era cambiato il posto o era sempre lo stesso? come lo ricordavo dall'ultima volta. Feci per rileggere la lettera un'ultima volta prima di infilarla nella piccola valigia che mi accingevo a portare con me, e mi accorsi di una cosa di cui mi ero dimenticata, le foto allegate alla lettera di Pervinca! Le guardai subito e, con mio grande piacere vidi che esattamente niente era cambiato, era tutto come prima. Riguardo alla casa di Vaniglia, non la riconobbi, forse non ci avevo mai fatto caso, era una vecchia casetta che, dal modo in cui era costruita ne ero certa era una delle poche case che si trovavano in via delle botteghe poiché, come suggeriscd il nome, in auella via ci sono principalmente botteghe. Infilai svelta la lettera nel piccolo bagaglio pieno di vecchi ricordi che portavo con me e partì. Feci un lungi viaggio, come l'ultima volta, attraversai paesi molto diversi e distanti tra loro, fu un viaggio lungo come l'ultima volta, lo ricordavo bene quel viaggio, era stato stancante ma alla fine ne era davvero valsa la pena, quanti ne avrei fatti di viaggi in cambio di restare li persempre. Arrivai in uno degli ultimi paesi che mi separava da Fairy Oak, ero contentissima e non vedevo l'ora di arrivare, il sole era sorto da poco ed io decisi di fermarmi per mangiare qualcosa che mi ero portata dietro prevedendo la lunghezza del viaggio. Mi fermai all'ombra di un vecchio olmo, assomigliava molto a quello che sorgeva fiero nel giardino dei Periwinkle che dopo l'attacco del nemico era caduto al suolo, rimasi quelche momento a guardarlo poi tirai fuori un panino al miele e all'arancia, uno dei miei panini preferiti. Dopo aver finito di mangiare ritirai il tutto e stavo per riprendere il mio viaggio quando all'improvviso una voce roca, da gigante, mi salutò -Ciao fatina- mi disse, mi girai, era il vecchio mago errante che mi aveva accompagnato alla mia terra quindici anni prima, si sa che Barbo arrivava per dare il benvenuto ad una persona che è venuta per restare, e per dire addio ad una persona che se ne va per non tornare. Lo salutai anchio, con un sorriso di felicità -Ciao! mi accompagni a Fairy Oak?- gli dissi, sempre sorridendo -Si- rispose lui gurdando l'orizzonte. Partimmo sompra al suo carro dei ricordi con il vecchio Adagio che lo trainava. Parlammo di cosa era accaduto negli anni in cui io ero tornata a casa, non gli chiesi per quale motivo era venuto, i maghi erranti sono difficili da capire e chiederglielo mi avrebbe solo preoccupata, come l'ultima volta. Il viaggio fu piuttosto tranquillo e li mi venne l'idea di tenere un altro diario come l'ultima volta con tomelilla, non volevo commettere gli stessi errori che avevo commesso con loro quando erano piccole, me lo ero ripromessa. E, intanto, immaginavo i loro visini, come sarebbero cambiate dall'ultima volta che le avevo viste, chissà, alla mia vista loro sarebbero sempre rimaste le gemelle opposte, Vi il maschiaccio ma buona di cuore quanto dua sorella, Vaniglia, e quest'ultima la bella ragazzina gentile e sorridente.

Fairy Oak FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora