La fuga di Sam

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Erano due giorni che Lily rimaneva chinata in un angolo nascosto dagli altri, con le mani incrociate in grembo, mentrele lacrime le rigavano le guance ormai livide. Erano due giorni che soffriva e non sapeva perché, sentiva solo un dolore sordo al petto che le impediva di fare qualunque cosa, ultimamente anche di vivere. Era seduta in un angolo come sempre quando Simon la trovò e la guardò severamente -Che hai?- chiese -Il solito- rispose Lily, lui sbuffo e la sollevò prendendola per le braccia -Senti, non puoi soffrire solo perché...solo...- iniziò ma non seppe come finire, Lily però non lo stava ascoltando -Non lo so cosa ho, e da due giorni fa, quando ho avuto quella fitta al petto, da allora è sempre così- disse evitandp di guardarlo, il suo sguardo era lontano, dopo la Rocca, dopo i Boschi alti, nel villaggio. Simon scosse la testa -Io so...o almeno credo...perché stai così, ma non so come dirtelo...- iniziò lui e Lily spalancò gli occhi -In ogni caso non posso vederti così, non che mi importi, dico che così non servi a nulla, quindi...forse...starai meglio se tornassimo al villaggio- disse e Lily sorrise debolmente, poi però, il suo sorriso si spense e lei si premette le mani al petto -Lui lo sa?- sussurrò -Accetterà- disse Simon convinto e, silenziosamente com'era comparso, sparì. Riapparì davanti a Lily una ventina di minuti dopo, lei si alzò subito in piedi e lo guardo esitante, lui annuì e lei sorrise, un'altra fitta l'attraversò -Partiamo subito- specificò lui prendendo il sentiero che portava a Fairy Oak, Lily, dolorante, gli andò dietro.

Sam era sdraiata sul suo letto, in mano aveva un disegno, vecchio e ingiallito, e lo osservava da quasi un'ora. Raffigurava due bambine, una con i capelli biondi e l'altra con i capelli castani, che si tenevano per mano, tutt'intorno vi erano dei cuori, poi una scritta "Amiche per sempre". Si soffermò ancora su quella scritta tutta fronzoli e curve, la scrittura di Lily, "per sempre" aveva scritto. Però non era Lily ad averla mollata, era stata una sua scelta, e ne era sicura, non avrebbe cambiato le cose. Si sentiva tradita, e non le piaceva. Aveva deciso di perdonarla, ma poi lei se n'era andata di nuovo. Sollevò il disegno, strinse con due dita un angolo e con due dita l'angolo opposto, poi, con un respiro profondo, tirò. Il rumore di carta strappata rimbombò nella stanza, il disegno era stato diviso in due, da una parte vi era raffiugarata Sam, e dall'altra Lily, separate, come sarebbe stato d'ora in poi. Poi decise di alzarsi, raccolse i due fogli e li posò sulla scrivania, poi prese un foglietto ed una penna e iniziò a scrivere.

Lily era in cammino da una decina di minuti, ne mancavano ancora trenta ad arrivare a Fairy Oak, non ci sarebbe mai arrivata, camminava lentamente e con passo incerto mentre Simon sembrava non accorgersene. Le fitte aumentavano sempre di più e, dopo altri dieci minuti di camminata, Lily si lasciò cadere a terra, stanca, triste, senza forze, non ne poteva più. Sarebbe rimasta li, sola, Simon era troppo avanti per vederla, non se ne sarebbe nemmeno accorto, mentre pensava ciò si sentì un urlo -Lily!- e dei passi veloci, poi Lily si ritrovò Simon davanti -Lily alzati- disse cercando di essere severo, ma il suo tono tradiva un po' di preoccupazione -Non ce la faccio- disse lei in un sussurro -Su, dobbiamo andare- insistè lui ma lei scosse la testa, Simon si alzò e la sollevò tenendola in braccio e riprendendo a camminare, dopo un'altra decina di minuti Lily si addormentò. Simon arrivò a Fairy Oak a sera inoltrata, stanco e preoccupato, bussò al grande portone cercando di fare il più rumore possibile, poteva volare ma con Lily in braccio non gli sembrava una buona idea. Nessuno rispose. Bussò di nuovo. Niente. Lily appariva ancora più pallida al colore della luna. Doveva entrare. Bussò e bussò ancora, ma sempre invano. Alla fine si decise. tenne forte con una mano Lily e si alzò in volo, con un po' di difficoltà riuscì ad atterrare dentro Fairy Oak, sospirò. Lily aveva ancora gli occhi chiusi, doveva trovare aiuto, ma appena fece un passo due uomini gli furono davanti e lo presero per le braccia -Lasciatemi!- urlò Simon cercando di liberarsi mentreun terzo uomo correva incontro agli altri due -Sta male! È Lily Burium!- urlò, il terzo uomo la prese dalle sue braccia con delicatezza -La porto a casa- disse allontanandosi -Devo andare con lei! Lasciatemi!- continuò Simon ma fu inutile, i due uomini lo portarono in una cella dove lo chiusero.

Sam, dopo aver scritto un biglietto, usci calandosi dalla finestra e, lentamente e con molta attenzione, riuscì ad uscire dal villaggio. Era buio ormai, ma sapeva dove andare. Corse.

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