NON LASCIARE CHE MI PRENDANO....

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Hela si svegliò con gli occhi asciutti e si rannicchiò nel letto. Alzò lo sguardo e si rese conto che Loki era sdraiato accanto a lei, apparentemente addormentato.

Si guardò intorno lentamente. Era rannicchiata contro il suo petto, le sue dita intrecciate nella sua camicia. Si alzò leggermente, sentendosi confusa.

Come è arrivata qui?

Poi si ricordò. Ha causato la morte del vecchio. Hela si morse il labbro e sentì di nuovo le lacrime agli occhi. Li respinse velocemente e si lasciò sfuggire un sospiro.

Si raggomitolò più a fondo nel petto di suo padre e sentì la sua mano sulla schiena. Chiuse gli occhi e seppellì il viso nel suo stomaco. Si sentiva al sicuro.

"Hel?" mormorò. Hela alzò la testa per guardarlo. Stava fissando di rimando, gli occhi appena aperti in quel momento.

"Buongiorno," sussurrò.

Sorrise dolcemente. "Buongiorno." Hela balzò in piedi e si guardò intorno lentamente. Era nella sua stanza, se ne rese conto non appena vide le molteplici macchie di vernice sulle pareti e sul soffitto. Poi guardò suo padre.

"Quando mi sono addormentato?"

Loki pensò per un momento. "Verso le otto," disse e allungò una mano, lisciandole i capelli. "Non ci è voluto molto, eri così stanca."

Hela annuì leggermente e si strofinò la nuca. Loki sospirò e la prese in braccio. Le studiò il viso per un momento prima di rimetterla in piedi. "Vestiti e ci vediamo al piano di sotto per colazione," disse dolcemente prima di alzarsi ed uscire dalla stanza.

La bambina si guardò intorno nella stanza dai colori vivaci. Faceva freddo nella sua camicia da notte e nei suoi piedi nudi. In effetti, Hela non ricordava nemmeno di essersi vestita con una camicia da notte. Si strinse nelle spalle, decidendo che doveva essere il lavoro di suo padre, e si affrettò a vestirsi.

Ha preso il suo tempo con esso. Hela ha indossato un vestito blu scuro e calzini bianchi con scarpe nere lucide. Si avvicinò allo specchio e si spazzolò i capelli con cura, poi sospirò e si guardò. Aveva borse scure sotto gli occhi ed era anormalmente pallida. Sembrava malata.

Hela scosse la testa e si voltò, uscendo dalla stanza e percorrendo il corridoio. Suo padre era in cucina, seduto a tavola e già mangiava tranquillamente. Rimase un momento all'ingresso, guardò e poi entrò lentamente.

Si sedette e iniziò a mangiare in silenzio. La stanza era silenziosa ed era sicura che se fosse caduto uno spillo, l'avrebbe sentito. Gli occhi di Hela rimasero fissi sul suo cibo, anche se non aveva fame. Non aveva affatto fame. Si sentiva male.

L'odore del cibo cominciava a soffocarla. Sentì il suo stomaco agitarsi ed emise un respiro tremante.

Va bene, Hela. Calmati. Respirare.

Non riusciva a respirare, però. Provò e riprovò a riprendere fiato, ma non ci riuscì. La stanza stava iniziando a girare. Il volto del vecchio apparve nella sua testa.

"Hela?" Chiese Loki. Si fermò e la guardò. I suoi occhi incontrarono i suoi, ma non poteva parlare. Non riusciva nemmeno a respirare. Sentì la stanza girare e girare ancora di più. "Hela, cosa c'è che non va?"

All'improvviso si sentì diventare più leggera. Il pavimento le venne incontro velocemente e lei sentì debolmente il tonfo. Era sdraiata sul pavimento, incapace di respirare, muoversi o parlare.

Si sentiva come se stesse per morire.

Le lacrime le sgorgarono dagli occhi e le caddero lungo le guance. Era questo ciò che si provava a morire? Questa incapacità di respirare o muoversi mentre il mondo gira? Se lo era, allora che cosa orribile aveva fatto a queste persone!

Figlia di Loki & lt; TRADUZIONE & gt;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora