"Dove si trova?"
"Non importa, Hela."
"Certo che è importante, zio! Per favore, dimmelo!"
"Non dovresti soffermarti su questo, Hel, sai che è un criminale."
"Zio, per favore! Dov'è mio padre?"
Hela stava con i pugni chiusi davanti a suo zio. Tremava, metà per la paura del fatto che suo padre se ne fosse andato e non aveva idea di dove fosse, e metà per la rabbia per la situazione. Quella che una volta era la sensazione confortante di trovarsi nella sua stanza allo S.H.I.E.L.D. era freddo. Voleva tornare nella casetta in mezzo alla foresta.
Thor la fissò, un cipiglio sul viso. Sapeva che si stava chiedendo perché fosse così ansiosa di trovare il criminale di guerra che l'aveva rapita. Forse si stava chiedendo se le fosse stato fatto il lavaggio del cervello. Ma non lo era!
"Zio, per favore, dimmi dov'è mio padre, per favore!"
Quel giorno prima aveva pianto per suo padre. Il viaggio sul jet era stato uno di lacrime di rabbia e supplicava di essere ripreso. Aveva urlato a Tony, lo aveva implorato di girare il jet e aveva singhiozzato violentemente quando si era rifiutato. Aveva bisogno di sapere, adesso.
Cosa è successo a suo padre?
Il cipiglio di Thor era di preoccupazione e leggera confusione. Lui sospiro. "Loki sta bene, Hela. Non ha ricevuto ferite tranne alcuni tagli e lividi. Sta bene."
Hela sentì le sue spalle schiarirsi, ma non osava perdere lo sguardo torvo sul suo viso. "Allora fammelo vedere, zio, per favore! Fammi vedere!"
Thor la osservò per un momento prima di sospirare e scuotere la testa. "Non lo permetteranno, Hela, non lo faranno. Fury ti ha chiesto di essere chiuso prima che questo possa essere gestito. Non preoccuparti così tanto, cerca solo di riposarti. Io sarò qui per arrivederci." Fece un passo avanti e le baciò la fronte prima di voltarsi e uscire dalla stanza, chiudendola con un clic.
Non appena fu fuori, Hela sentì le lacrime riempirle di nuovo gli occhi. Si morse il labbro mentre lacrime calde le scendevano sulle guance e alla fine si lasciò sfuggire un singhiozzo. Si ritrovò seduta sul pavimento e singhiozzando di rabbia. Rabbia per suo zio, per Tony e persino per suo padre per aver lasciato che la prendessero. Rabbia con tutti.
Urlava e piangeva e singhiozzava nel silenzio della sua stanza. Ha gridato a gran voce per suo padre e ha provato un terrore sconosciuto quando non è venuto. Le pareti si mossero e si spostarono intorno a lei. La stanza sembrava allungarsi per sempre, una stanza senza fine. La porta sembrava impossibile da raggiungere.
Hela si gettò sul letto e seppellì il viso nelle coperte. Tremava di rabbia e paura. Voleva vedere suo padre. Aveva bisogno di vederlo. Proprio mentre Hela lanciò un altro grido di aiuto, qualcosa le toccò la parte posteriore dei capelli.
"Hela," sussurrò una voce. "Calmati, cara, stai bene." La voce era calma, familiare e accogliente. Hela non osava aprire gli occhi per paura che fosse un sogno. Lentamente, però, alzò la testa.
Il viso che vide fece svanire ogni paura. "Papà!" Balzò in piedi e guardò suo padre. Le sorrise dolcemente e si lasciò sfuggire una risatina sommessa. Rapidamente, Hela alzò la mano verso di lui, anche se passò attraverso il suo corpo. Ansimò e si tirò indietro.
"Non aver paura," sussurrò Loki, "Sto bene, e anche tu lo sei. Calmati." Si sedette a lato del letto e la guardò attentamente.
Hela si sedette in ginocchio e fissò suo padre. "Co-dove sei?" lei chiese. "Dove sei veramente?" Si asciugò gli occhi e lo guardò.
"Non preoccuparti," rispose dolcemente.
"Ma-"
"Hela, non farlo. Andrà tutto bene. Ti troverò. Lo giuro." Sorrise dolcemente alla ragazza e sospirò. "Devo andare, sta arrivando qualcuno."
Loki guardò alla porta e poi di nuovo a lei. Senza un'altra parola, se n'era andato. La porta si aprì ed entrò un volto familiare. Hela guardò l'uomo e sospirò piano. "Ciao, Steve," sussurrò.
Il super soldato si avvicinò e si sedette con lei. Hela si avvicinò rapidamente a lui e lo avvolse con le braccia. "Mi sei mancato," sussurrò. Si aggrappò alla sua maglietta e sentì lacrime fresche riempirle gli occhi.
Sospirò e la prese in braccio. "Mi sei mancato anche tu, ragazzo."
Hela trovò interesse per l'orlo del suo vestito e lo prese in silenzio. I suoi occhi erano sicuramente rossi per le lacrime e probabilmente era un disastro. Si spinse una ciocca di capelli neri dietro le orecchie con un sospiro e guardò l'uomo.
"Fury e tuo zio vogliono vederti," disse piano. Hela si morse il labbro e annuì. Afferrò la mano di Steve e la strinse per conforto mentre i due uscivano dalla stanza.
La mente di Hela vorticava e vacillava. Era nervosa. Cosa volevano Fury e lo zio da lei? Si ritrovò aggrappata alla mano di Steve per la vita cara e trascinando i suoi piedi. Il super soldato sospirò e la sollevò come per impedirle di trascinare i piedi e proseguì. Hela si morse il labbro.
La porta era chiusa quando arrivarono. Steve la mise a terra dopo averla stretta in un abbraccio. "Ti aspetto nella tua stanza. Non preoccuparti, rilassati. Non sono arrabbiati con te."
La ragazza annuì e fece un respiro profondo prima di entrare nella stanza.
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Figlia di Loki & lt; TRADUZIONE & gt;
Fanfiction"Il suo nome è Hela" rispose, guardando la bambina perdere interesse per lo scudo e passare a qualcos'altro. Hela alzò lo sguardo alla menzione del suo nome e lo stesso sorriso apparve sul suo viso. Il sorriso ricordò agli Avengers di Loki, era chia...