Capitolo 27

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Arrivai all'aereoporto di Milano alle due e venti.
Presi il taxi alle due e quaranta e gli dissi di fare veloce per arrivare all'indirizzo che era distante almeno una quarantina di minuti.
Speravo di fare in tempo e di riuscire a fermarlo...
Arrivai alle tre e mezzo davanti al luogo che mi aveva indicato Tancredi.
Vidi già da subito che non c'era nessuno.
Controllai di nuovo sul cellulare, per vedere se ero arrivata al posto giusto, ed era la posizione esatta.
Chiesi ad un passante, se per caso c'era un matrimonio in corso, ma mi aveva detto che non ne sapeva nulla.
Provo ad aprire la chiesa, ma era chiusa.
Mi misi a sedere nei gradini e mi misi a piangere.
Pensavo di fidarmi di lui di nuovo e di nuovo mi aveva mentito.
Lo chiamai piangendo.
"Sono arrivata nel luogo che mi hai detto tu...non c'è nessuno! Mi hai mentito di nuovo! Cosa provi adesso? Felicità? Mi hai mandato in in altra parte di Milano, pur sapendo che non si trovava lì, la cerimonia...
Grazie Tancredi!
Grazie per aver rovinato la mia relazione.
Grazie..."
"Ti ho dato l'indirizzo corretto veramente"
"Non c'è nessuno qui"
"Non so il motivo, magari non si è sposato"
"Impossibile"
"Lucia ti dico la verità"
"Non so se crederti adesso...avevi una possibilità per rimediare a tutto ciò"
"Ti dico che era quello l'indirizzo"
"Non ti credo"
"Sono una stupida perché ancora mi sono fidata. Dopo tutto quello che hai fatto!
Ti odio con tutto il mio cuore...non ti voglio più vedere!"
Riattacco.
Provo a chiamare Lele.
Non mi rispondeva.
Così chiamo Diego e poi Olga.
Nessuno di loro mi risponde.
Quando mi arriva un messaggio.
"Sono in chiesa e non posso risponderti"
Era Lele.
Gli chiesi l'indirizzo, ma non mi rispose.
In quel momento non sapevo che fare, così decisi di provare a chiamare Valerio.
Era una scelta troppo azzardata, ma era l'unica cosa che potevo fare.
Lo chiamo, ma suona a vuoto.
Riprovo un'altra volta e questa volta risponde.
"Lucia..."
Era molto sorpreso della mia chiamata.
Sentivo molta confusione, quando lo sento dire "sei bellissima"
Nicole gli risponde "Grazie"
Potevo capire che era arrivata all'altare e che non avrei potuto intromettermi.
Rimango in silenzio.
"Adesso devo andare"
"Lo so...sii felice"
Non riesco nemmeno a finire la frase che mi riattacca in faccia.
Appoggia la testa fra le gambe e piansi molto.
Quando mi squilla il cellulare.
Era Jayred.
"Lucia dove sei?"
"Davanti ad una chiesa, poco distante dall'aeroporto di Milano"
"Che ci fai lì?"
"Mi vieni a prendere?"
"Perché piangi? Che succede?"
"Vieni o no?"
"Va bene, arrivo subito"
Riattacco e gli mando la posizione su Whatsapp.
Lo aspetto per un ora, finché non arriva.
Appena mi vede, esce dalla macchina e corre verso di me.
"Che succede?"
"Pensavo che Tancredi gli importasse veramente di me, invece mi ha mandato da un'altra parte di Milano, mentre Valerio si sta sposando.
Ero tornata per fermarli...ma adesso è tutto inutile.
Voglio solo tornare a casa!"
"Si, certo"
Monto in macchina e appoggio la macchina sul finestrino.
"Sai che su di me puoi contare"
"Lo so..."
Mi prende la mano.
"Sarò sempre al tuo fianco"
Mi asciugo le lacrime e lo guardo.
"Voglio ritornare a casa mia...ma in America! Non sto bene qui! Torniamoci insieme"
"Ok"
Gli stringo la mano.
"Grazie"
Ci abbracciamo forte.
Jayred era l'unica persona che in tutti in questi anni, era rimasto al mio fianco, nonostante i miei continui sbalzi di umore e di tutte le paranoie.
Conosceva ogni mio segreto ed era l'unica persona di cui mi potevo fidare veramente.
Chissà se Valerio in questo momento era felice veramente...chissà se lo avrei qualche volta rivisto.

5) L'amore vero ritorna sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora