/time turner/ -draco malfoy-

4. scusa...

~giovedì~

so cosa mi aspetta stasera...un'altra fottutissima ora con malfoy, per tutta la settimana non ha fatto altro che darmi fastidio, dimenticandosi però che se la prende con una riddle...

i miei "codici a barre" sulle braccia si stanno cicatrizando, ed harry ogni mattina controlla che non ce ne siano di nuovi...

ho dovuto spremere le meningi per trovare una soluzione, le mie cosce, tanto chi le vede? siamo in inverno e i pantaloni lunghi coprono tutto

alzo lo sguardo sull'orologio, le 20.57 mi cambio velocemente, metto nello zaino i compiti che non ho ancora fatto ed esco di corsa dalla mia camera

appena arrivo vedo già draco e silente, possibile che sia sempre in ritardo?

ci fa entrare e ci chiude dentro, mi siedo ad un tavolo e tiro fuori i miei compiti cercando di ignorare draco..

cosa alquanto difficile dato che si siede di fronte a me e comincia a parlare...la sua voce...la sua fottutissima voce che mi faceva venire le farfalle allo stomaco ogni volta senza motivo...

-draco: cosa stai scrivendo?

alzo, a mio rischio e pericolo, lo sguardo dal figlio

-y/n: mi hanno assegnato un compito orribile...devo scrivere un tema su una persona di cui ho timore, mi fa paura o mi fa del male psicologico o fisico

-draco: e a che punto sei?

-y/n: ne ho scritti due...devo decidere quale approfondire..

perché stavo continuando quella conversazione? dovevo assolutamente finire il compito e non cianciare con malfoy!

allunga la mano verso i miei figli

-draco: dammi, fa' leggere..

scuoto la testa e mi strappa uno dei fogli di mano e comincia a leggerlo, fa un sorrisetto malvagio e sbuffa ironicamente

-draco: pff..tuo padre?

ghigna e allunga di nuovo la mano

-draco: dammi l'altro

-y/n: no

-draco: ho.detto.dammi.l'altro!

-y/n: ho detto di no cazzo!

con uno scatto improvviso mi prende il foglio di mano e comincia a leggerlo, il sorrisetto che aveva sulle labbra si trasforma in una linea sottile e dritta e dopo aver finito di leggere mi ridà il foglio

-draco: io?

il suo tono era cupo..quasi triste non sono in grado di definirlo precisamente, era la prima volta che lo vedevo così

annuisco senza proferire parola

si avvicina lentamente a me e mi accarezza la guancia, fa scendere la mano sul mio collo dove erano ancora visibili i lividi

li osserva attentamente facendoci scivolare delicatamente le dita e tracciare i contorni prima di alzare lo sguardo e incrociare il mio