13 ...azkaban

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sono finite le vacanze di natale e tutti gli studenti sono ritornati ad hogwarts, si ritorna alla solita routine, niente più bagni di notte al lago nero, niente più giornate intere alla torre di astronomia...

ero in corridoi con la testa bassa e lo sguardo sulle mie scarpe mentre camminavo, quando sento la mano di draco prendermi il viso e alzarlo per guardarmi negli occhi prima di piantarmi un bacio sulle labbra

-draco: sono in ritardo, ci vediamo dopo principessa

dice facendomi l'occhiolino mente se ne va lasciandomi spiazzata in mezzo al corridoio

mentre corro verso l'aula dove avevo lezione sento una voce quasi metallica risuonare in tutti i corridoi

《𝚒𝚕 𝚜𝚒𝚐𝚗𝚘𝚛. 𝚎 𝚕𝚊 𝚜𝚒𝚐𝚗𝚘𝚛𝚒𝚗𝚊 𝚛𝚒𝚍𝚍𝚕𝚎 𝚜𝚘𝚗𝚘 𝚙𝚛𝚎𝚐𝚊𝚝𝚒 𝚍𝚒 𝚛𝚎𝚌𝚊𝚛𝚜𝚒 𝚒𝚗 𝚙𝚛𝚎𝚜𝚒𝚍𝚎𝚗𝚣𝚊》

confusa cambio direzione per andare in presidenza e incontro nat con cui faccio l'ultimo pezzo insieme prima di bussare alla porta dell'ufficio

-silente: prego...

dice ed io e nat entriamo nell'ufficio

-silente: sedevi...

io e nat ci sediamo aspettando che silente ci spieghi il perché ci abbia convocati lì

silente fece un sospiro prima di parlare

-silente: vostro padre è morto...

disse con un tono triste e feci un sorrisetto

-nat: cosa!?

-silente: mi dispiace per la vostra perdita...nathan, tu sei quasi maggiorenne e perciò non ti serve un tutore...

-nat: e y/n!? chi penserà a lei?

sento la porta dell'ufficio aprirsi e piton entra e si mette di fianco a silente

-silente: il signor piton si occuperà di lei...dopotutto l'ha cresciuta fin da piccola

faccio scorrere lo sguardo tra piton e silente, sapevo che non avevano finito di dirci le cose...e infatti

-silente: y/n...sappiamo che l'hai ucciso te...sei minorenne ma devi lo stesso passare alcuni mesi ad azkaban...

-nat: no! mi prendo io tutta la colpa, ma per favore non rinchiudetela lì...

-silente: è la legge signor riddle...

appena usciamo dall'ufficio vedo due uomini in divisa venirmi incontro e prendermi le braccia per ammanettarle dietro la schiena

sento le urla di draco che stava assistendo alla scena nel corridoio...

-draco: dove la state portando!? lasciatela! ho detto lasciatela!

la sua voce rotta, urlava di lasciarmi andare con le lacrime che gli rigavano le guance mente nat lo teneva fermo prima che potesse fare altri passi verso di me

l'ultima cosa che sentii fu la voce rotta di draco che urlava straziato

-draco: lasciatela andare cazzo!

e poi buio...

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mi sveglio stordita, il pavimento sotto di me era gelido e stavo congelando

mi giro intorno, tre pareti di pietra e una di sbarre, un lettino senza cuscini né coperte, ed una finestra minuscola in alto che fa entrare quel poco di luce per non rimanere letteralmente al buio

ho imparato a mie spese che toccando le sbarre sarebbe partito un crucio...

due volte al giorno veniva una vecchia guardia a portarmi del cibo e l'acqua

lo sanno tutti che in questo posto si impazzisce rapidamente, cerco di pensare alle cose che mi rendevano felice...

...ma con il passare dei giorni i ricordi di nat, draco, fred e altri svanivano lasciando spazio al buio più assoluto, come se prima di venire qui non avessi vissuto da nessun'altra parte...

...cerco di aggrapparmi ai ricordi che man mano diventavano sempre più confusi e poi...svanivano

ho perso il conto di quanto giorni fossero passati, ormai era un loop, la mattina mi alzavo, mangiavo e mi sedevo per terra

se ero fortunata mi davano un libro per ammazzare il tempo, sennò mi mettevo ad uccidere gli insetti che c'erano

poi un giorno la vecchia guardia l'hanno sostituita con un uomo di 30anni...

veniva a portarmi il cibo e qualche libro ma andando avanti in cambio voleva dei favori "ehm" mi rifiutavo sempre, e lui dimezzò la mia razione di cibo...

passarono giorni così finché un giorno il muro dietro di me non si ruppe ed una piccola e magra mano prese la mia e mi portò fuori prima che ci potessero prendere...

ci smaterializziamo e una volta arrivati a destinazione mi sdraiai a terra con lo stomaco sottosopra e sentii la sua voce, un tono dolce che usava solo con me...

-bellatrix: riddle...

dice scuotendo leggermente la spalla e appena apro gli occhi la vedo sorridermi e mi abbraccia

-bellatrix: mi ha mandato tuo padre...

mi dice con tono triste mentre mi alzo da terra

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arrivate a casa di mio padre mi siedo controvoglia su una poltrona

-voldemort: oh...figlia mia...

dice e mi innervosii ancora di più

-y/n: non ho intenzione di rimanere qua seduta a sentire quanto tu sua deluso da me...quindi lasciami andare

-voldemort: io? deluso? al contrario...sono fiero di te..hai quasi ucciso tuo padre, complimenti...

dice con un sorrisetto e battendo leggermente le mani

-y/n: se bastava un tentato omicidio per avere la tua approvazione l'avrei fatto molto tempo fa

dico secca guardandolo negli occhi

-voldemort: non ho detto che hai la mia approvazione...dico solo che hai avuto coraggio a sfidarmi, hai vinto la battaglia figlia mia...ma non la guerra

dice avvicinandosi a me e puntandomi la bacchetta al collo

-voldemort: sectumsempra

un dolore lancinante mi percorse tutto il corpo, vedevo il sangue uscire da ogni parte del mio corpo

non emisi nessun lamento, non volevo dargli questa soddisfazione, quindi mi morsi l'interno della guancia e chiusi gli occhi

-voldemort: quindi non senti niente eh...

non gli rispondo, e non perché non volessi, ma perché non ci riuscivo, avevo la bocca secca e ormai anche l'interno delle mie guance sanguinava per la pressione dei denti

-voldemort: avada-

comincia a dire ma si ferma all'improvviso

apro gli occhi e vedo che la sua bacchetta era dall'altra parte della stanza, mi giro verso bellatrix, l'aveva disarmato...

la ringrazio con lo sguardo prima di rigirarmi verso mio padre

mi toglie la maledizione e finalmente riprendo fiato

-voldemort: vattene, e non dire a nessuno che sono tornato!

dice urlando e mi alzo a fatica, arrivo alla porta trascinando a fatica i piedi...

/time turner/ -draco malfoy-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora