3 - Messaggi

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Davanti casa nostra ci attende la madre di Marta, che è venuta a riprenderla. Suppongo che non sia proprio soddisfatta del ritardo immenso, ma probabilmente ci passerà sopra. Ci sono state volte in cui è tornata anche più tardi, per cui questa non è nulla. Ovviamente le due mamme si fermano a parlare, cosa tipica, così io e la mia amica abbiamo un po' di tempo per parlare tra noi. Organizziamo un pigiama party a casa sua e parliamo dell'incontro di poco fa. In realtà mi piacerebbe dire che parliamo, ma di fatto non sto dicendo nulla. Non penso sia il caso di nominare l'etichetta della mia nuova felpa, prima vorrei sapere perché avrei dovuto scrivere a Stefano. Circa un quarto d'ora dopo saluto Marta, mia madre apre la porta ed entriamo in casa. La prima cosa che faccio è attaccare il cellulare alla presa ed accenderlo. Purtroppo il rumore dell'accensione richiama subito mia mamma che me lo prende.

:- Sei troppo stanca per questo, adesso riposa che sei stata male. Te lo restituisco domani.

:- Mamma, stare qualche minuto al telefono non mi cambia nulla.

:- E invece si. Buonanotte.

Accosta la porta e capisco che finché lei è sveglia non posso recuperarlo. Decido di provare a dormire e spoiler: non ci riesco. Sarebbe stato meglio scrivere a Stefano direttamente questa sera, così mi sarei tolta il pensiero. Si fanno le due di notte e non smetto di rotolarmi tra le coperte. È il momento di recuperare il telefono: mi alzo attenta a non far scricchiolare il letto, afferro la torcia che ho nel cassetto della scrivania e apro piano piano la porta. Non vedo alcuna luce e non sento alcun suono provenire dalla stanza dei miei genitori, questo vuol dire che dormono entrambi. Sarebbe stato più strano che siano svegli a quest'ora, adesso che ci penso. Con un passo prudente entro nella loro camera da letto, e con la luce a laser punto in qua e in là per vedere qualche schermo riflettente: ce ne è uno sul comodino di mio padre, che probabilmente è il suo tablet. Un altro si trova su quello di mia madre, che suppongo essere il mio telefono. Mi avvicino e lo afferro, e come avevo intuito è proprio quello. Mi faccio scappare un sospiro di sollievo. Sento mia mamma rigirarsi nel letto e mi abbasso di fretta, sperando che il cornicione del letto mi copra. Aspetto qualche secondo: nessun suono. Strisciando a terra me la svigno verso l'uscita, riuscendo nella mia missione. A passo svelto rientro nella mia camera e mi nascondo sotto le coperte, accendo il cellulare e apro immediatamente Instagram. Scrivo nella barra di ricerca "stefanolepri" e il suo profilo appare. Gli invio un messaggio in privato.

:- Alberello (02:12)

Soddisfatta del mio misfatto, spengo lo schermo e faccio per appoggiarlo sul cuscino, ma una vibrazione mi avverte di un nuovo messaggio: è Stefano.

:- Vedo che non sono il solo che non riesce a dormire :p. (02:12)

:- A quanto pare ahah, che ci fai sveglio a quest'ora? (02:13)

:- Aspettavo un tuo messaggio, cominciavo a pensare che non avessi letto quello che avevo scritto nell'etichetta. (02:13)

:- Beh è stato un po' vago, menomale che ho controllato la taglia XD. Ma poi non potevi aspettare domani per il messaggio? (02:13)

:- Potevo. Ma ero preoccupato e volevo sentire se stavi bene :p. (02:13)

:- Sto bene adesso, sono contenta che ti sia interessato a me :D. (02:14)

:- Figurati, per così poco ahaha. Adesso però mi è preso davvero sonno, ci si sente domani bischera :)). (02:14)

:- Buonanotte Stefano <3. (02:14)

Chiudo l'applicazione e spengo il cellulare. Appoggiato quest'ultimo nella scrivania, mi copro fino alla testa e mi muovo tutta nel letto. Questa breve conversazione mi aveva resa davvero felice, così tanto che sentivo una sorta di dolore allo stomaco. Però la parola dolore non rende bene, sembrava più tipo qualcosa che ti scuote ma non fa male, una sorta di solletico violento. Insomma, ero davvero su di giri. Anche la coperta inizia a farmi caldo nonostante sia ormai autunno inoltrato. Sono sempre stata freddolosa, infatti questa cosa non me la spiego. Mi riprometto di guardarmi qualche video di Stefano domani. Con questi dolci pensieri che fanno casino nella mia mente, riesco ad addormentarmi.

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