"Dove siete stati tutta la notte?"

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Era mattina,il cinguettio degli uccellini risuonava come una dolce melodia,aprì leggermente gli occhi e la luce del sole mi accecó tanto da costringermi a richiuderli subito dopo,feci un secondo tentativo aprendo gli occhi con più cautela,le immagini si mettevano lentamente a fuoco e piano piano cercavo di mettere insieme i pezzi della scorsa giornata,abbassai leggermente lo sguardo e lo vidi: Marcus era raggomitolato sul mio petto con gli occhi socchiusi,aveva la bocca quasi del tutto chiusa che veniva contornata dalle labbra screpolate,gli occhi erano delicatamente chiusi e il suo respiro era regolare.
Iniziai a muovere le mani che erano ancora aggrovigliate nei suoi capelli ricci,diedi uno sguardo al mio telefono totalmente ignara del fatto che fossero già le 9:55.
C'erano una decina di chiamate perse dai ragazzi,vari messaggi e solo allora mi accorsi del tardo orario, "Marcus svegliati è tardi" dissi inpanicata,aprì leggermente gli occhi "dai torna qui" disse con la voce ancora impastata dal sonno, "Marcus sono praticamente le 10:00 se non ti alzi ti lascio qui" dissi sistemando l'uniforme, "le 10:00? Tanto vale saltare la giornata no?" Disse ancora sfatto, "andiamo si chiederanno dove siamo stati tutta la notte" dissi rapida "appunto evitiamoli"
"Non abbiamo fatto nulla di male,perchè mai dovremo evitarli" dissi stanca di controbattere,lo presi per un braccio e lo costrinsi ad andare in camera a prendere i suoi libri,la prossima lezione sarebbe iniziata a breve.
Corsi rapida in camera,mi diedi una sistemata ai capelli, indossai una camicia e una giacca pulite,sull'ultima inserì una piccola spilla con forma di serpente e diedi una lieve passata di gloss alle labbra.
Una volta presi i libri incontrai Marcus fuori alla classe che ancora faceva fatica a tenere gli occhi aperti "ancora sicura di non voler saltare la giornata?" "Fidati meglio se ci sbrighiamo" dissi in fretta,entrammo nella classe mentre tutti gli altri erano già seduti ai propri posti,le uniche postazioni libere erano quelle in prima fila così feci cenno a Marcus di seguirmi, notai che il professore non era ancora arrivato,questo lasció il tempo di commentare la situazione a Viktor.
"Bene bene,ti sei fatta anche il nuovo arrivato y/n? Fai attenzione a non mischiargli qualche malattia" Disse in tono canzonatorio " quando è toccato a te non sembravi minimamente spaventato al contrario eri anche abbastanza felice di quello che stava accadendo" dissi aspra, non sapeva come controbattere e rimase in silenzio,entrò improvvisamente l'insegnante,uno dei miei preferiti a dirla tutta,il professor Jürgen Denke,insegna tossicologia alla king's da molto tempo ed è piuttosto accondiscendente con i suoi migliori alunni,nello specifico con me.
"Signorina y/l/n,e lei che ci fa lei qui?" Disse con tono piacevolmente  sorpreso
"Lo sa odio i cambiamenti,forse è giunto il momento di accettare che questo è il mio posto" dissi facendo un leggero sorriso
"Molto bene,spero non abbia perso il suo buon olfatto nel riconoscere i veleni" si fermó un attimo e notó che Marcus era seduto accanto a me "presumo conosca già il signor Lopez,che cosa ne pensa è stato un buon acquisto per la nostra scuola ?"
Mi girai sorridendo verso Marcus "mh non saprei professore,ha dei bei capelli ma per il resto non so quanto potrà esserci utile"dissi passandogli una mano tra i ricci,sorrise e mi guardò.
La lezione fu molto scorrevole e a dire il vero anche piacevole,non feci in tempo ad andare verso la porta che mi si pararono davanti Maria,Saya,Lex,Billy e Petra.
"Non così in fretta y/n" disse lentamente Lex
"Dove siete stati tutta la notte?" disse Petra con un piccolo sorriso malizioso sul volto,Marcus mi poggió una mano sulla spalla e mi sussurró all'orecchio "l'avevo detto io che avremo dovuto evitarli",la sua voce calda mi provocó un leggero brivido lungo il corpo, tornai lucida, "siamo stati sul tetto" dissi rapida, "immagino tu abbia visitato anche la sua camera" continuó Lex, "guarda che non sono come tua madre" obbiettai,non disse nulla ma sapeva che avevo ragione,più volte ha ribadito che sua madre abbandonó lui e i suoi fratelli,ma forse non sarei dovuta essere così dura con lui,infondo è sempre sua madre...
"Comunque no,ci siamo addormentati lì,mentre parlavamo" continuai, "farò finta di credevi" mi sussurró Maria all'orecchio facendomi l'occhiolino.
Ci incamminano verso la prossima aula dove il professore era in procinto di assegnare un progetto di coppia, "e prima che lo chiediate,le sceglieró io le coppie" taglió corto,sembra di stare in una scuola elementare,ancora con sti progetti di coppia,incrociai le braccia e aspettai che chiamassero il mio nome,eh niente come al solito quelli del mio gruppo erano già stati messi tutti insieme,incrociai lo sguardo con quello dei presenti nell'aula,fino ad arrivare a quello dell'essere più ripugnante lí presente,mi squadrò da testa a capo,facendo segno a Chico con un sorrisetto orribile,non smise di guardarmi,così decisi di renderegli più chiara la situazione,alzai in modo deciso il dito medio,mandandolo a fanculo,mi mandó un bacio e alzai gli occhi al cielo disgustata, "cazzo deve essere proprio masochista questo ragazzo" pensai
"Y/l/n con Juan forza",sembra lo facciano apposta, "oh se lo può scordare,non lavoreró con lui" dissi concentrando tutto il mio disprezzo nell'ultima parola "non era una richiesta adesso stia zitta e vada al suo posto" rispose di tutto tono l'insegnante, raggiunsi la mia postazione serrando la mascella,al mio fianco si sedette quella sottospecie di insetto e iniziai a fare la mia parte di progetto senza proferire parola, "sai,non mi è dispiaciuto affatto quello che è successo ieri" prese a sussurrare al mio orecchio "anzi l'ho trovato estremamente eccitante" continuó,
lo guardai alzando le sopracciglia in senso di sorpresa "di quale patologia soffri esattamente?" Dissi seria "ti faró sentire ció che ho sentito io ieri" disse tranquillo,fece scivolare la sua mano sulla mia gamba ,cercó di andare verso l'interno ma gli bloccai immediatamente il polso e lo forzai a rimanere sulla scrivania davanti a noi,sfilai delicatamente dalla tasca della giacca uno dei miei coltelli,decisi che non si sarebbe più dimenticato di me,
centrai con il coltello la sua mano,perforai il suo palmo fino ad arrivare al legno del tavolo dove scavai un solco con la lama, "la prossima volta che proverai a toccarmi non saró così gentile" gli dissi a bassa voce,presi le mie cose e andai in camera.
Le lezioni finirono poco dopo e aspettai i ragazzi per andare a mensa insieme, "tutto ok?" Mi chiese Marcus, "ne vuoi parlare?" continuó  "no,non ne ho proprio voglia,l'unica cosa che voglio è godermi il resto della  giornata,ma grazie",ci sedemmo al nostro tavolo e iniziammo a mangiare,
"ah quanto mi mancherà mangiare senza aver paura che ci sia qualcosa di strano nel mio piatto" disse tutto d'un tratto Billy, "che intendi?" Chiese confuso Marcus, "è la tradizione,il ballo degli eredi è la prossima settimana e si divertono a fare scherzi,specialmente a noi ratti" spiegai velocemente, "hanno addirittura un ballo solo per loro?" "Questo serve a farti capire quanto possano essere narcisisti questi bastardi,l'unica cosa bella di questo periodo è la sera della perdizione" conclusi


😼spazio autrice😼
Spero vi sia piaciuto il capitolo,mi raccomando continuate a supportare la storia inserendola nella vostra libreria per non perderne nemmeno un capitolo!
(In tutto questo ancora non riesco a postare in orari decenti😂)

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