continuavo a girarmi per vedere se marcus fosse ancora dietro di me,non che vedessi molto ma ne riuscivo ancora a distinguere la sagoma nel buio.
Marcus tiró fuori un accendino per farci un po' di luce
"non potevi accenderlo prima vero?" dissi sottovoce-urlando
"me ne sono ricordato solo adesso" rispose con lo stesso tono.
mentre camminavo guardando lui mi scontrai contro qualcosa,ci mettemmo sulla difensiva e io tirai fuori i coltelli,inutilmente dato che erano gli altri che ci stavano venendo a cercare.
"Dimmi che è un falso allarme ti prego" mi sussurró saya all'orecchio
" ne so quanto ne sai tu fidati"
arrivammo nella sala principale dove si erano riuniti tutti gli studenti,alcuni con gli occhi socchiusi per proteggersi dai fari e altri che si coprivano le orecchie per il rimbombo dell'allarme.
Dal balconcino superiore ai divanetti uscì fuori il Maestro Lin
"avete una missione,nell'aria che state respirando è stato inserito un gas letale che vi ucciderà,ecco l'indizio: 'sono in vita senza respirare e sono freddo come la morte,sono senza sete ma bevo sempre,che cosa sono?' per sopravvivere al gas letale dovrete raggiungere la classe di botanica e risolvere l'indovinello in cinque minuti"
la voce di Lin si dissolse e alcuni di noi presero a sanguinare
presi marcus sotto braccio e lo avvicinai
"respiri brevi,controlla il battito e stai calmo"
annui velocemente e ci avvicinammo ai cancelli che ci tenevano confinati nella piccola sala,dove brandy si lamentava per il sangue che le stava sporcando la divisa,rapidamente marcus estrasse una forcina dai suoi capelli
"tieni le mani lontane da me!"
si fece strada tra gli altri e iniziò a scassinare il cancello,che dopo cinque secondi si aprì
"togliti ratto"Scendemmo le scale lentamente,il gas ci stava intossicando i polmoni e iniziammo a tossire sangue.
Chico era quello davanti a tutti, aprì le porte e ci trovammo nel corridoio degli armadietti, stranamente silenzioso. Prendemmo tutti a camminare lentamente,facendo attenzione a dove mettevamo i piedi,fin quando marcus non posó il piede sulla mattonella sbagliata,le entrate iniziarono a chiudersi lentamente e comparirono gli incapucciati con delle stecche di ferro, eravamo pronti a combattere.Uno degli incappucciati mi prese di sprovvista,tirandomi un pugno sul naso,gli occhi mi iniziarono a lacrimare per il forte impatto,tiró un calcio ma mi avvicinai e lo bloccai e atterrai,lo privai della sua stessa stecca e colpí nello stomaco di un altro incappucciato, mi girai attorno per vedere gli altri e il resto degli incappucciati era per terra,corremmo giusto in tempo e riuscimmo a passare dalle porte semi chiuse.
Percorremmo la strada che ci portava alla serra,nel frattempo diedi uno sguardo ai miei amici e vidi che billy barcollava
"hai avuto di peggio sopravvivrai" dissi con un mezzo sorriso,mentre gli diedi una mano a camminare.
Arrivammo poco dopo alla serra,sfiancati e ricoperti di sangue,si faceva fatica a respirare, Marcus fu il primo a capire "sono in vita senza respirare...sono freddo come la morte...sono senza sete ma bevo sempre...il pesce...il pesce" disse mentre il gas stava facendo già effetto e lo stava facendo piegare sulle ginocchia,eravamo tutti a terra,probabilmente ero l'unica ancora cosciente,Marcus si stava avvicinando alla pianta ma Chico lo fece cadere,anche se poco dopo lui fece la stessa fine,riuscì a mettere insieme le forze e ad alzarmi,presi la pianta e la mangiai ,la distribuì iniziando da marcus."Ve lo giuro mi ha buttato lì per terra come se fossi un sacco" disse marcus facendo girare la forchetta tra la pasta,
"Verrà anche il suo momento di sanguinare Marcus,li gli restituiremo tutto quello che ha fatto" gli rispose billy
shabnam si avvicinò a marcus sorridendo
"sai i miei oggi non ci sono e io e ragazzi pensavamo di rispolverare la vecchia 64 e se proprio vogliamo esagerare mio padre ha lasciato dell'amaretto"
io nel frattempo presi a far finta di prendermi a coltellate per la noia che mi dava quel ragazzo,pensai che marcus non accettasse ma
"noi ci stiamo" lo guardai con gli occhi spalancati e lui con un sorriso ironico sulle labbra disse "andiamo y/n la scuola è noiosa e tu di certo non vorrai restare qui stasera,per di più il nostro amico qui ha intenzione di dare una festa no?" "i miei avevano detto solo pochi intimi in realtà"
"non è con pochi intimi che si fanno degli amici non credi?" aggiunsi.
STAI LEGGENDO
nothing moves without you
Fanfiction"immagina di essere a mollo in acqua,sospeso tra il pensiero negativo di affondare e la dolce sensazione di riuscire a scappare dalla morte,in quel preciso istante siamo estramente vulnerabili ma la tranquillità che ci dà quella posizione ci permett...