Il fuoco è un elemento che mi ha sempre spaventata; non perché definito pericoloso, e non perché emana immenso calore, ma perché brilla.
Si, brilla, così tanto che si rivela essere l'unico spiraglio di luce evidente alla tua vista, che è in grado di farti trovare la via d'uscita senza troppe difficoltà.
Perché la gente deve dar per scontato che voglia essere salvata? Che raggiungere la luce e redimermi dai miei peccati è il solo modo per andare avanti nella vita? Quella fiamma di speranza è insopportabile, vorrei spegnerla, vorrei che sparisca, ma a differenza di questi pensieri una parte di me, forse quella meno razionale, non può fare a meno di continuare ad osservarla.
Ogni secondo di più pare ingrandirsi, diventare più ardente e luminosa, come se fosse impossibile eliminarla dalla faccia della Terra.
Una volta, lo confesso, tentai di avvicinarmi, ma la distanza stava diventando così inesistente che alla fine non ho retto e sono fuggita.
Ho corso, corso e corso.
Sono inciampata innumerevoli volte e mi sono rialzata, senza guardarmi più indietro.
Tuttavia, non appena fui convinta di essere lontana, quel fuoco incessante mi sbarrò la strada all'improvviso, con un tale calore da farmi inumidire gli occhi.
Sarei potuta scappare di nuovo, ma il mio corpo semplicemente si rifiutava anche solo di muovere un muscolo. E fu così che mi lasciai avvolgere, ispirando ed espirando con irreale lentezza.
E mi feci avvolgere da quel calore, da quella luce.
"Semmai si spegnerà il calore del tuo sorriso, Kyojuro, vorrà dire che il freddo glaciale tornerà ad avvolgere il mio cuore. Quindi, ti scongiuro, non smettere mai di sorridere."
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