CAPITOLO 19

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POV'S KELLY
Da quanto era cominciata la scuola le serate passate in giro buttata sul ciglio di una strada a bere erano diminuite,se non dimezzate,la dose della droga era aumentata tanto da farmi sentire i polmoni pesanti e la testa vuota.
Quindi passai l'ennesimo fine settimana tra uno spinello e l'altro alla bisca del mio quartiere,fottuti tossici immersi in cappe enormi che attiravano l'attenzione dei passanti,tanto da chiamare spesso la polizia.

"Corri"-la voce di Megan si fece sempre più tremolante accompagnata dal suo passo svelto,imbottita di stupefacenti cominciai a correre fino ad arrivare ad un vicolo stretto e buio per via dei palazzi altissimi,ero quasi sicura di avercela fatta,ma sentivo qualcuno starmi addosso,il rumore dei passi si fece sempre più nitido e presto sentii le manette gelide immobilizzare i miei polsi graffiandomi la pelle.
"Voltati"-la voce roca mi fece intuire che la sagoma che teneva i miei polsi immobili era un uomo,cazzo,ero fottuta..mi voltai di scatto e sbattei gli occhi,la sua espressione si addolcì e mi guardó malizioso,
"Svuota tasche e borsa"-dovevo uscire fuori da quella situazione di merda,cosí come in quei vecchi film anni '80 cominciai a puttaneggiare,fingendomi follemente innamorata di quel viscido davanti a me,nonostante l'enorme divisa riuscivo a vedere quanto fosse ben piazzato,alto snello e lineamenti marcati,forse non sarebbe stato un grande dispiacere...
"Un ragazzo così bello,sprecato a fare lo sbirro"-arrossì ma si riprese subito dopo,cazzo,dovevo essere più convincente,
"Ho detto svuota tasche e borsa"-insistette,
"Fallo tu"-affermai palpeggiandomi il sedere,facendogli notare che le tasche erano completamente piene,
"A che gioco stai giocando?"-mi si avvicinó puntandomi il dito come segno di disapprovazione,ma nel suo sguardo vidi un briciolo di eccitazione così gli presi le mani e le posizionai sul mio seno,
"Ho detto,fallo tu"-ritrasse le mani all'istante scuotendo la testa,
"Dai tagliamo corto cosa porti con te?"-mi disse continuando a guardare basso,mi avvicinai decisa e gli tirai su il mento sussurandogli all'orecchio,
"Sai,ho tanta voglia"-le sua labbra arrivarono irruente nelle mie e sentivo le sue mani ovunque,non mi dispiaceva,era un gran figo ed io dovevo togliermi dalla testa Aaron,
ci baciammo per un pó continuando a toccarci,
"Ora non posso"-ammise con un filo di voce,così gli afferrai il libretto delle multe dalla tasca e cominciai a scrivere il mio numero e glielo porsi,
"Risparmia la multa a qualcuno e chiamami"-.
Camminai a paso svelto fino alla mia auto,certa che lo sbirro fosse rimasto lì impalato.
Megan mi aspettava accovacciata sul marciapiede che ospitava la mia auto,era trementamende sudata e mi uscì un risolino,
"L'hai scampata?"-la sua faccia era pallida,
"Ho rimorchiato lo sbirro"-scoppiammo a ridere insieme e salimmo in macchina.

Aaron era costantemente nella mia testa,ma oggi era domenica e lui era ancora a DownTown insieme a lei,tornata a casa versai la mia prima lacrima per lui,mi guardai insoddisfatta alla specchio per la prima volta in quegli ultimi mesi,il pensiero di Chantal che conficcava i suoi lunghi artigli sulla pelle di Aaron mi mandava in bestia e presto la parete del bagno si ribbelló ai miei continui pugni aprendomi le nocchie,
"Cazzo!",imprecai tanto da farmi sentire da mia madre che entró di scatto al bagno e mi guardó con aria spaesata richiudendo la porta.
Io e mia madre non avevamo mai avuto un bel rapporto,entrambe eravamo fredde e schive scambiandoci si e no qualche parola al giorno,eravamo uguali e se finivamo per dilungarci troppo in chiacchiere saremmo finite a litigare come sempre,ma lei c'era stata quando avevo lasciato Luke e piangevo ogni singola notte,lei c'è sempre stata e nel profondo del mio pazzo cuore sapevo che mi amava,tanto quanto io amavo lei.
"Non ha niente di diverso dagli altri",tentavo di ripetere a me stessa guardandomi allo specchio,ed era così lui non aveva niente di diverso,se non il modo in cui mi guardava,in cui mi sorrideva,in cui mi accarezzava dolce i capelli e perfino il modo in cui mi baciava,lui era come tutti gli altri,ma il resto da quando era entrato nel mio letto era scomparso in una nuvola,come il fumo che dava sollievo alle mie lacrime amare.

Il mio intimo nero,la tua collana d'oroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora