Cap 4

513 28 9
                                    

Izuku POV

Bisbigli

Erano l'unica cosa che quei maiali riuscivano a fare
Dopo la mia entrata nessuno osava alzarsi dal banco o neanche fiatare

Il prof in tutto ciò era rimasto nel suo sacco a pelo giallo aggomitolato ad un angolo mentre mi guardava negli occhi, in quel momento era l'unico a riuscirci
Mi avvicinai lentamente a lui sotto lo sguardo impaurito di tutti
Mi abbassai cercando di arrivare alla sua altezza e con un bel sorriso stampato in faccia dissi

<<Mi dispiace tanto per lei, dover insegnare a questi ricconi senza cervello>>

<<Mi dispiace di più per te per doverci stare tutto l'anno>>

Disse guardandomi con occhi stanchi, aveva dei bellissimi occhi neri che riuscivano ad afferrarti nel loro vortice macabro e i suoi capelli del medesimo colore gli cascavano leggeri sulla faccia mentre alcuni spuntavano dall'interno del sacco a pelo

<<Non si preoccupi per me mi divertirò tanto a giocare con loro!>>

Dissi alzandomi di scatto e guardandoli tutti molto attentamente mentre la maggior parte distoglieva lo sguardo

お粗末。

(Osomatsu=schifoso) Solo uno non distoglieva lo sguardo, il "grande" Katsuki Bakugou ovvero uno degli ultimi che avrei dovuto distruggere secondo il piano
Era uno dei primi nella gerarchia di quella scuola così marcia
Ed io ero il verme che l'avrebbe uccisa definitivamente al costo di avvelenarmi con essa

I nostri guardi si incrociarono per un'istante, i rubini e gli smeraldi si incastonarono gli uni agli altri
Fui però io a porre fini e quel contatto riposando il mio sguardo sul sensei

<<La divisa giusto?>>

Mi chiese mentre io gli sorrisi sereno annuendo con la testa

<<Troverai tutto nel tuo dormitorio, io ora schiaccio un pisolini cerca di non distruggere la scuola il primo giorno>>

Feci una sonora risata, distruggere
Che parola meravigliosa e in quel momento così adatta
Sorrisi felice e poi in modo divertito risposi al professore

<<Non posso prometterle nulla sensei~>>

Dissi osservandolo mentre si appisolava beato
Era bizzarro come professore ma proprio per ciò mi piaceva mi ricordava, anche se a grandi linee, Tenko e le sue strane lezioni
Ricordo che una volta per una lezione di fisica mi aveva costretto a prendere una delle mie vittime e farla appendere a testa in giù al soffitto della grande sala del casinò dove facevamo le nostre lezioni
Era assolutamente assurdo e senza un qualsiasi senza logico, ma era anche grazie a loro se ero chi ero
Se ero il principe

In quella situazione mi veniva un pò da ridere, loro tutti belli vestiti con le loro divise da maiali miliardari e allineati in file perfette davanti a me, mentre io ero vestito con una maglia rosso sangue da cui spiccavano due collane a cui ero affezionato da morire
Una me l'aveva regalata mio padre mentre l'altra Dabi
I pantaloni erano un nero intenso e lasciavano intravedere le gambe attraverso degli strappi
Le scarpe andavano a contrasto con i pantaloni ed erano di un bel bianco purezza
Un colore che non mi si addiceva proprio
In tutto incorniciato da una giacca di jeans

Ci furono dei lunghi minuti di silenzio mentre i quali sul mio volto scompariva lentamente il sorriso per dare spazio a uno sguardo glaciale e le labbra formavano una linea dritta
Odiavo il silenzio e in quel momento stavo cominciando a perdere la pazienza
Alla fine per miracolo un ragazzo dalla corporatura ben lineata, occhi e capelli di un blu limpido e con degli occhiali che si risistemò sul naso iniziò a parlare

飯田天哉

Tenya Iida

<<In quantità di rappresentante di classe ti dò il benvenuto e prometto che ogniuno di noi cercherà di dare il meglio per aiutarti>>

Disse inclinando leggermente la schiena e parlando con voce dalle tonalità robotiche
Io non risposi e semplicemente mi diresse verso una ragazza dai capelli marroni a calcetto e dei grandi occhioni dello stesso colore
麗日お茶子
Uraraka Ochako

Era la prima che avrei dovuto distruggere, non sarebbe stato un grande problema
Mi avvicinai a lei, vedevo che il suo sguardo saettava in tutte le direzioni pur di non incrociare il mio

Non dissi nulla semplicemente le sorrisi e mi diversi verso l'unico banco libero e sedermi facendo un gran rumore che ruppe il silenzio che si era formato nella classe

Poi appoggia le braccia sul banco mettendoci sopra la testa, chiusi gli occhi e poi tutto buoi

Mi risvegliò la campanella che annunciava la fine delle lezioni, non mi aveva nemmeno svegliato per la pausa
Questi inutili maiali ipocriti
Ma non importava tanto non ero mai stato uno molto attaccato al cibo e poi, mi sarei sfamato tra poco con quella piccola ingenua
Sarebbe stato il primo pranzo di tanti

Mi diresse verso il club a cui sapevo lei giocava, era un gioco stupido come lei e per quanto sapevo che la mia vittoria sarebbe stata sciapa mi ero rubato un lecca lecca da un ragazzo nel corridoio, non se ne era nemmeno accorto ma ciò non mi stupiva, in quella scuola era già un miracolo se trovavo qualcuno con la metà del mio Qi anche se..quel Katsuki Bakugou non sembrava così stupido
Forse avrebbe reso la mia vittoria su di lui più avvincente di quello che mi aspettavo

                     <<Permesso~>>

Dissi felice entrando nella stanza, c'erano molti ragazzi e alcuni di loro portavano delle catenelle al collo
Cani e gatti
Chi andava sotto un certo numero di yen diventava lo schiavo della persona che lo aveva sconfitto
Trovavo questa cosa disgustosa e allo stesso tempo elettrizzante
Mi avvicinai furtivamente alla mia penosa vittima e con fare dolce le dissi all'orecchio

<<Giochiamo insieme Uraraka-san!>>

.
.
.

Pianto
Un grande e profondo pianto proveniva dalla ragazza davanti a me mentre intorno a noi il vociferare diventava sempre più intenso
Aveva perso immediatamente

Era un gioco semplice
Sasso, carta, forbici
Carte disegnate dagli schiavi che noi dovevamo prendere e la sorte decideva il vincitore
Ma lei era stata una ragazza un pò monella, voleva fregarmi facendosi dire le carte dai suoi schiavi che si trovavano dietro di me
Allora io decisi di prendere le carte direttamente nel momento in cui dovevamo lanciarle sul tavolo e così perse subito
Aveva puntato tutto, proprio come avevo fatto io
L'unica differenza era che uno di noi ora aveva tutti e due i gruzzoli, l'altro nulla
Nessuno osava applaudire o controbattere, tutti sapevano che ciò era solo l'inizio

<<Oh Uraraka-san non piangere~! Io voglio vederti urlare>>

All'inizio della frase alcuni si addolcirono ma sentendo la seconda parte un gelo freddo e travolgente invase la stanza

<<T-tu sei il diavolo..>>

Disse Uraraka cercando di guardarmi negli occhi anche se a causa delle lacrime la vista gli si era uffuscata
Io risi a pieni polmoni per poi guardarla con gli occhi sgranati e dire

<<Questo è solo l'inizio~!>>

Anche lui era lì,
Percepiti un sorriso apparire sul suo volto

Angolo autrice
こにちわ! Ciao a tutti miei bei lettori!
Vi ringrazio per aver letto anche questo capitolo e se vi è piaciuto per favore mettete una stellina o un commento per farmi sapere cosa ne pensate ^^

Vi abbraccia tutti e al prossimo capitolo!♡ (っ'w')╮=͟͟͞͞💌

Vincerò il tuo amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora