Vincerò il tuo amore

Cap 17

Todoroki POV

il diavolo

Nei suoi occhi un odio glaciale si stava facendo strada dentro di me, cercava di guardare nelle profondità della mia anima
Di trovare ogni singola briciola di paura che lui potesse usare a suo vantaggio
Quel verde così tranquillo e lucente era solo una bolla che conteneva il nero degli abissi più profondi
Dove si trovano bestie pronte a mangiarti

La sua voce era un misto tra la luce e le tenebre
All'apparenza così innocente e docile ma che dentro nascondeva un mostro incatenato a catene d'oro
Affamato di morte

Ne ebbi paura, ma in un certo senso quelle tenebre mi affascivavano, mi rendevano schiavo del loro potere
Ma c'era un muro a dividermi da tutta quella furia, quella collera
E quel muro mi stava guardando in cagnesco proprio in questo momento

<<Stacca gli occhi bastardo a metà.>>

Mi disse Bakugou mimando con le labbra le parole
Ormai in classe tutti avevano intuito che c'era qualcosa di speciale tra loro due, ma nessuno aveva avuto il coraggio anche solo di bisbigliare al vento ciò che avevano visto

"Perché sta con uno così?" Mi chiesi, come poteva un essere così perfetto e freddo trovato attrazione in un ragazzo così rozzo e confusionario, così violento..così animale

Bakugou POV

Nessuno in quella stanza fiatava

Mentre il nerd sbadigliava beato, tra me e il bastardo a metà c'era una tensione che si poteva scalfire con un coltello
Quella sua merdosa faccia era rimasta troppo a lungo ad osservare quella di Deku
Ne era spaventato, ma anche affascinato

E sta cosa non mi piaceva affatto

<<Kacchan sono annoiato, c'è ne andiamo? Qua dentro puzza>>

Disse Deku afferrandomi il braccio mentre osservava con sguardo felino le comparse intorno a noi

Io gli presi semplicemente la mano e facendo il dito medio al bastardo a metà me ne andai aprendo la porta con un calcio che la ruppe sonoramente

<<Kacchan che hai?>>

<<Niente>>

Risposi secco al verdino camminando a passo pesante nel corridoio

<<Non dire cazzate, cosa c'è che non va?>>

<<Il bastardo a metà>>

Risposi distaccato mentre il suono dei miei passi riempiva completamente il silenzio nelle miei orecchie

Il verdino non disse altro, semplicemente mi sorrise dolcemente e fece più stretta la presa sulla mia mano
.
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Ormai mi ero definitivamente trasferito nella stanza di Deku, in cui avendo scaraventato lo zaino in un angolo sperduto della stanza, ora me ne stavo sdraiato nel grande letto con il verdino sopra di me, che mi disegnava pigri cerchi sul petto mentre si stava per abbandona al dolce richiamo di Morfeo

Avvicinai pigramente la mano al viso di Deku e cominciai ad accarezzarli la guancia

Lui alzò la testa e prese la mia mano nelle sue lasciando piccoli baci all'interno di essa