1.7 Il Cappello Parlante

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|29 Ottobre 1977|

Cassiopea era concentrata sul suo amato libro babbano "La Canzone di Achille" che Harry le aveva portato tempo prima, la storia che raccontava era così struggente che ne era ossessionata. Era già la terza volta che lo leggeva e se dico che lo leggeva ovunque intendo proprio OVUNQUE come in quel momento che lo stava leggendo nei corridoi di Hogwarts mentre, molto lentamente, si avviava al settimo piano per la lettura giornaliera del libro su Harry Potter rischiando di inciampare un paio di volte, prendendo in pieno la gente e in quel momento esatto si stava aggiungendo un'altra avventura, cadere dalla scale in movimento. Infatti, se il misterioso salvatore non l'avesse presa in tempo, la nostra amata Cassiopea (perché lo so che già la amate tutti) sarebbe caduta nel vuoto, geniale vero?

X: Sissy ma che diamine!? Vuoi stare attenta a dove metti i piedi!?

Quella voce così mascolina e profonda la risvegliò facendole capire chi fosse il suo salvatore e l'odore di pozioni e whisky incendiario le diede solo la conferma, facendola arrossire di botto, che a non farla cadere era stato il suo ragazzo

Cassiopea: stavo... ehm...

Severus rise al balbettare della ragazza: smetterai mai di imbarazzarti di fronte a me?

Cassiopea: probabilmente no chéri, comunque stavo leggendo ed ero molto presa dalla lettura, non mi sono accorta delle scale

Severus: oh si, ho notato, cosa ha preso così tanto la tua attenzione?

E così Cassy introdusse un discorso sul libro babbano che durò fino alla stanza delle necessità... Quindi fu un discorso mooooolto lungo visto che erano ancora al primo piano, la stanza delle necessità era al settimo e loro avevano deciso di diventate due lumache, non che a Severus dispiacesse comunque sentirla parlare

Niente da fare, li adoro

Tu che adori una coppia? Che ti sta succedendo?

Ehm... Perché?

Perché quando mai ti piace qualcosa che sia anche solo vagamente romantico?

Vero ma loro sono loro

Va beh, torniamo alla storia va

|nel frattempo nel futuro|

X: ti prego Harry portami con te

Harry: ho detto di no

X: ma perché!?

Harry: perché no!

X: non è una spiegazione Harry!

Harry: non ci ho portato nemmeno Ron ancora, Hermione ci va solo perché io non sempre posso, perché dovrei portarmi te?

X: perché io sono io Potty, perché se no?

Harry: sei esasperante, neanche Teddy fa i capricci come te e lui ha 14 anni... tu 32

X: se non mi ci porti di tua spontanea volontà ci vengo con la forza

Harry: e come vorresti fare sentiamo?

X: così

"L'interlocutore" o come voleva definirlo Harry, "lo stressatore" gli saltò sulle spalle attaccandosi con le gambe alla vita di Harry in modo da non scivolare

X: ok ora o mi porti con te o resti qui perché tanto lo sai che non riesci a staccarmi

Harry: oh e va bene, andiamo

Harry finalmente si decise a portarsi "lo stressatore" e fece girare la giratempo

Quando i due arrivarono nella stanza delle necessità la stanza era ancora vuota

𝑻𝒉𝒆 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒚 𝒐𝒇 ~ 𝑳𝒂 𝑷𝒊𝒆𝒕𝒓𝒂 𝑭𝒊𝒍𝒐𝒔𝒐𝒇𝒂𝒍𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora