Capitolo 01

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I ventuno anni sono importanti per i ragazzi, sono una via di mezzo tra la fine dell’adolescenza e l’inizio della vita adulta e di tutte le responsabilità che essa comporta.
C’è chi vive questo periodo nel migliore dei modi; la vita agiata rende facile il cammino universitario per chi, come Krist, proviene da una famiglia benestante.  Krist era uno di quei ragazzi dediti allo studio, non aveva bisogno di pensare alla situazione economica e, ancor meno pensava ad intraprendere una relazione, al contrario dei suoi amici che avevano fatto della vita universitaria il palcoscenico di incontri amorosi e delle più sfrenate esperienze. L’unico suo obbiettivo era laurearsi e, finalmente, iniziare a lavorare nell’azienda del padre. Ma si ritrovava, ora, a ventuno anni senza alcuna esperienza con le ragazze e questo lo imbarazzava. Ogni volta che i suoi amici universitari parlavano di qualche “conquista” lui sorrideva semplicemente e, se qualcuno chiedeva a lui, lui cercava di sviare il discorso.
Erano seduti intorno al tavolo della mensa scolastica e Krist giocava con il cibo cercando di isolarsi dal racconto di Mike, il suo migliore amico, riguardante una ragazza con cui era uscito la sera scorsa. Non voleva partecipare a quei dialoghi ma, puntualmente, come un freccia che fa centro, ecco la fatidica domanda “e tu Krist? Sei uscito con qualcuno?”.
Sbuffò e nego con la testa.
<< Ma non è che sarai ancora vergine? >> chiese uno dei presenti ridendo seguito da tutti gli altri.
<< Sei gay? >> chiese un altro.
Krist alzò lo sguardo aggrottando le sopracciglia, era stufo di quelle domande ed era stufo di dover dare spiegazioni sulla sua vita sessuale. Del resto, agli altri, cosa doveva importare se lui non era mai andato a letto con qualcuno?
<< Non capisco la correlazione tra essere vergine e gay. Non sono gay e sì, sono ancora vergine. Qualche problema? Sto cercando di laurearmi con il massimo, non ho tempo per pensare a queste sciocchezze >> sbottò alzandosi e andandosene senza salutare.
Rimasero tutti in silenzio, Mike lo chiamò ma senza risultato. Ormai Krist si era allontanato a passo svelto.
<< Sentite, dobbiamo rimediare >> affermò uno dei presenti alzando le sopracciglia.
<< Cos’hai in mente? >> chiese Mike confuso.
Il diretto interessato sorrise, mostrando un ghigno che avrebbe fatto paura anche Norman Bates*

[Protagonista del film Psycho, famoso per il suo sorriso]
___

Krist si chiuse la porta alle spalle sbattendola rumorosamente.
Era arrabbiato, non pensava che i suoi amici potessero essere tanto stronzi. Oggi era il suo compleanno, aveva compiuto finalmente ventuno anni e loro invece di fargli gli auguri si erano presi gioco di lui. Non era giusto, lui era sempre gentile con tutti eppure gli altri lo prendevano in giro. Erano tutti ossessionati dal sesso e non pensavo a quanto, in realtà, potessero ferire gli altri con le loro battutine.
Si fiondò sul letto e si strofinò le mani sugli occhi, sospirando sommessamente.
Si addormentò facilmente, era il suo modo per non pensare. Che modo migliore per assopire i pensieri se non quello di dormire? Quello era il suo escamotage per placare i pensieri e il nervoso che continuavano a corrodergli la mente e il corpo.
Il bussare forte alla porta lo svegliò di soprassalto e imprecò nel sentire la voce di Mike chiamarlo ripetutamente.
Andò ad aprire e si vide tutti e cinque i suoi amici guardarlo con un sorriso sul volto.
<< Buon compleanno! >> urlarono tutti insieme. Krist sbatté ripetutamente le palpebre non capendo cosa stesse succedendo, era ancora mezzo addormentato ed inoltre era ancora arrabbiato con loro.
<< Per farci perdonare ti abbiamo fatto un regalo >> affermò un altro amico.
Krist sospirò, passandosi una mano sul volto e si spostò per farli entrare, senza però dire nulla.
<< Non ci tratteniamo. Dobbiamo uscire >> disse Mike sorridendo << è una sorpresa >> concluse facendogli l’occhiolino. Krist corrugò le sopracciglia e questa volta una punta di curiosità si impossessò di lui.
<< Ok ok >> annuì semplicemente andando a lavarsi il viso per togliersi il segno del cuscino sul suo volto.

Mi hai salvato [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora