Capitolo 08

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Krist era seduto al solito tavolo della mensa, parlava tranquillamente con i suoi amici. Tutti avevano finalmente finito gli esami e stavano organizzando qualcosa per festeggiare.
<< Arriva il Boss >> affermò Bank indicando con la testa Singto che si avvicinava al loro tavolo. Krist alzò immediatamente la testa verso quella direzione e sorrise nel vederlo avanzare verso di loro.
<< Com’è andata? >> chiese subito Krist toccandogli il braccio.
Singto gli sorrise a quel gesto, << Sono ufficialmente libero per questo semestre! >> rispose con enfasi.
Krist si alzò di slancio e lo abbracciò forte facendo rimanere Singto un attimo sconcertato per poi ricambiare l’abbraccio affondando il suo viso nell’incavo del collo di Krist; chiuse gli occhi beandosi del profumo che emanava il suo Nong.
Si staccarono quando sentirono Mike schiarirsi la voce.
<< Kit, com’è che a noi non ci hai abbracciati? >> chiese con un sorriso sul volto.
Krist corrugò le sopracciglia non capendo il perché di quella domanda e rispose nel modo più ingenuo possibile << perché voi non siete P’Sing >>.
<< Aaah, beh, noi non siamo P’Sing >> lo prese in giro Mike indicando i presenti con il dito. Tutti risero e Singto si portò il dorso della mano alla bocca per nascondersi dall’imbarazzo. Poteva essere un’affermazione normalissima, ma per Singto valse tanto. Quello che aveva capito di provare per il più piccolo non gli sembrava tanto sbagliato ora perché Krist, con quella frase, gli stava dando una piccola possibilità, una fiocca luce in un tunnel completamente buio.
Krist ci rimase male nel vedere i suoi amici ridere e notò, girandosi verso Singto, nascondere un piccolo sorriso dietro la sua mano.
<< Perché state ridendo? >> chiese arrabbiandosi.
<< Dai, Kit, l’abbiamo capito tutti. Solo tu non ci sei arrivato >> affermò Bank.
Ed era vero. I suoi amici avevano capito che la loro non era una semplice amicizia. Oltre a Mike nessuno sapeva del vero motivo per cui Singto fosse diventato il coinquilino di Krist ma a tutti era palese che le attenzioni che si riservavano a vicenda andavano oltre. Mike lo conosceva dall’università ma Bank da molto più tempo, eppure con loro, per quanto Krist fosse una persona empatica, non aveva riservato gli stessi atteggiamenti. A nessuno aveva amorevolmente messo del cibo sul piatto, quando era con loro in ogni frase nominava Singto e quando andavano a cena fuori se ne usciva ogni due per tre con “Quando lo cucina P’Sing ha un altro sapore e mi piace di più”. A nessuno di loro aveva comprato un gatto per tirarli su di morale e quando stavano a casa loro sembravano una coppia sposata. Tutti vivevano con un coinquilino ma nessuno aveva il rapporto che avevano Krist e Singto, neanche tra quella cerchia di amici.
Era per quello che tutti avevano pensato che, in realtà, stava nascendo qualcosa tra di loro.  Bank e Mike, i più vicini a Krist, ne avevano parlato ed erano giunti alla conclusione che forse stava nascendo un forte sentimento tra quel Phi e quel Nong. Ma non l’avrebbero detto, sarebbero rimasti a guardare per vedere come si sarebbe evoluta la situazione. Anche se tra loro due avevano scommesso, entrambi volevano vedere felice il loro amico e se Singto lo rendeva felice avrebbero accettato senza esitare. Il problema, per loro, era che il loro amico non era pratico in queste cose e non era facile per lui capire determinati sentimenti.
<< Nulla, Nulla >> Mike si intromise, guardando male Bank per l’uscita che aveva appena fatto, << Quindi stasera andiamo a festeggiare la libertà raggiunta? >> chiese.
<< No, non sono libero >> affermò Krist guardando Singto che annuì e sorrise << noi andiamo >> concluse salutando tutti e mettendo un braccio intorno alla spalla di Singto.
Mike e gli altri si guardarono, Krist non aveva mai detto di no per festeggiare la fine degli esami. Quella, per loro, era l’eccezione che confermava la regola.

Mi hai salvato [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora