Capitolo 68

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"Damon, ho vinto. Ora possiamo fare una sorpresa a Krystal".

Mi passo le mani sul viso mentre la Morris mi guarda come se al posto degli occhi avesse due fiamme ardenti.

Evelyne mi sorride ampiamente, e saltella nella mia direzione come se non mi avesse appena consegnato nelle mani del nemico.

"Vorrei pensare di star sognando", la Morris sospira lentamente mentre pronuncia queste parole, "ma sono sveglia da un bel po'".

"Quando andiamo da Krystal?" Afferro la mano di Evelyne, e le chiederei aiuto in aramaico se solo entrambi lo conoscessimo.

"Evelyne, perchè non vai a giocare con le tue amiche. Io e Damon dobbiamo parlare di questa famosa sorpresa". Lei non ne sembra molto convinta, ed io mi sento abbastanza ridicolo a desiderare che lei mi protegga da questa brutta strega, ma poi mi riprendo.

Non ho mai avuto paura di questa vecchia, e non inizierò ad averne proprio oggi.

"A dopo", mi saluta con la sua piccola manina, ed io ricambio come un gran coglione.

"Damon", chiude la porta alle sue spalle, e penso che solo uno di noi due uscirà vivo da qui.

"Morris", incrocio le braccia al petto e lei mi guarda male.

"Potresti almeno fingere di mostrarti dispiaciuto per averti trovato qui?" Spalanca le braccia andandosi a sedere su una vecchia sedia troppo impolverata. Rabbrividisco ma lo tengo per me.

"Non pensavo che questa stanza fosse top secret, avrei potuto aprirla con un'unghia", resto in piedi perchè questo mi fa sentire più sicuro. E' una cazzata, ma al momento mi aggrappo a qualsiasi cosa per non finire nei guai.

"Cosa stavi facendo?" Sospira con aria stanca. "E no, questa stanza non è top secret ma è abbastanza ambiguo quello che ho visto, non trovi. Se volevi vedere qualcosa sul passato di Krystal potevi farlo senza coinvolgere una bambina".

"In questo modo suona male, stavamo giocando a .... nascondino?" Azzardo, non ho molti ricordi dei miei giochi d'infanzia. Lei alza gli occhi al cielo, ma stavolta non posso darle torto.

"Cosa vuoi sapere? Posso raccontarti qualcosa?" Mi sorprende con questa reazione, nella mia testa immaginavo che mi avrebbe cacciato da questo posto a calci nel sedere.

Non sono quel tipo di persona che si fida di qualcuno, e non voglio farlo neppure con lei ma quello che ho appena scoperto, o almeno credo sia così, mi ha sconvolto e fatto incazzare.

Se davvero Samuel è il fratello di Krystal, lei ha il diritto di conoscere la verità.

"Krystal ha un fratello?"

"Che?" Mi guarda come se fossi pazzo.

"Perchè questo era nella sua cartella personale?" Urlo mostrandole quel bracciale. Sembra sorpresa almeno quanto lo sono io.

"Cos'è questo coso?" Me lo sfila dalle mani. "Dove lo hai trovato?"

"Lì, proprio lì. Krystal ha un fratello, e la Red lo sapeva", sbotto perdendo il lume della ragione. "E lei, lei lo sapeva?"

"Damon, aspetta un attimo", sospira. Sembra spaesata e molto confusa, molto più del sottoscritto, "ma cosa stai dicendo?"

"Lei non sa nulla", dico e non è una domanda. Continua a guardarmi con aria interrogativa, è inutile mentirle, così le racconto tutto quello che c'è da sapere su questa storia.

Le parlo di Samuel, e di tutto quello che è successo quel giorno con la Red.

Le racconto tutto, ogni dettaglio, e lei ad ognuno di questi si sconvolge sempre di più.

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